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Dizion. 5° Ed. .
AMMICCARE.
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pag.448
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AMMICCARE. Definiz: | Neutr. Accennare, Far cenno, propriamente con gli occhi, o con certi movimenti del viso. |
Dal lat. adnictare. − Esempio: | Dant. Purg. 21: Io pur sorrisi, come l'uom ch'ammicca; Per che l'ombra si tacque. | Esempio: | Varch. Ercol. 86: Solemo ancora, quando volemo essere intesi con cenni senza parlare, chiudere un occhio; il che si chiama far d'occhio, ovvero fare l'occhiolino,.... cioè accennare con gli occhi; il che leggiadramente diciamo ancora noi con una voce sola, usandosi ancora oggi frequentemente il verbo ammiccare in quella stessa significazione che l'usò Dante. | Esempio: | Bard. P. Avinav. 1, 37: Poi alza il capo, e verso Astolfo ammicca, Che gli si ponga ivi a sedere al fianco. |
Esempio: | Fag. Comm. 6, 306: Ora bisogna ch'i'aspetti ch'ella m'ammicchi. |
Definiz: | § I. E attivam. − |
Esempio: | Pass. G. Cr. 225: Giovanni allora Nicodemo ammicca, Che gli dia chiovi, senza dirgli verbo. |
Definiz: | § II. Ammiccare a sè alcuno, trovasi per Fargli cenno che venga a lui, che gli si accosti. − |
Esempio: | Pass. G. Cr. 63: E poi [G. C.] quel servo Malco a sè ammicca; L'orecchia sana al capo gli rappicca. |
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