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1) Dizion. 5° Ed. .
LEPORE
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LEPORE.
Definiz: Sost. masc. Garbo, Grazia, Avvenenza; detto di checchessia.
Dal lat. lepor. –
Esempio: Marchett. Lucrez. 91: E dell'aureo pavon l'occhiute penne Di ridente lepor cosperse intorno.
Esempio: E Marchett. Lucrez. 201: Tanto più cosperse Di grazia e di lepor ridon le cose Di dentro.
Esempio: E Marchett. Lucrez. 345: Splendea d'un vivo e chiaro Lume (un ruscello) e d'un liscio e nitido lepore.
Definiz: § Spesso riferiscesi a scritture o scrittori, e vale Sapore, Grazia, Festività, Garbo, e simili. –
Esempio: Fag. Comm. 2, 446: Voglio comporre un'elegia, ch'abbia tutto il lepore ovidiano.