Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
CONSOLARE
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CONSOLARE.
Definiz: Alleggerire il dolore altrui, dar conforto, contento, e consolazione, contentare. Latin. consolari, consolationem adhibere.
Esempio: Boc. Nov. 17. 20. La cominciò per sì fatta maniera a consolare, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 27. 28. Madonna, acciocchè io vi consoli del vostro marito.
Esempio: E Bocc. Nov. 50. 5. Indarno mi dorrò d'aver la mia giovanezza perduta, alla qual dover consolare, m'è egli assai buon maestro.
Esempio: E Bocc. Nov. 67. 10. Ed io ti consolerò, di così lungo disio, come avuto hai.
Esempio: Dan. Par. 20. Colui, che più al becco mi s'accosta, La vedovella consolò del figlio.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 15. L'una vegghiava al studio della culla, E consolando usava l'idioma, Che, ec.
Esempio: E Dan. Inf. 2. L'aiuta sì, ch'io ne sia consolata.
Esempio: Petr. Son. 23. Consolate lei dunque, ch'ancor bada.
Esempio:
Esempio: E Petr. Canz. 11. 1. Talora è consolata D'alcun breve riposo.
Esempio: E Petr. Cap. 5. Faccendomi profitto l'altrui male In consolare i casi, e i dolor miei.
Definiz: §. In signific. neut. pass.
Esempio: Boc. Nov. 29. 17. La donna rispose, che niuna cosa disiderava, quanto di consolarsi onestamente.