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CONCAVITÀ, CONCAVITADE eCONCAVITATE.
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CONCAVITÀ, CONCAVITADE eCONCAVITATE.
Definiz: Sost. femm. L'esser concavo; ed anche La parte concava di checchessia.
Dal lat. concavitas. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 388: La cagione della ingenerazione d'essa [grandine] è il vapore ricevuto nelle concavitadi della nuvola.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 382: Tanto più abbondante è il terreno di grassezza, quanto esso è più propinquo alle concavità delle valli.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 252: Per caldo naturale s'intende, secondo Ippocrate,... non solamente lo spirito, ma ancora il sangue e quel vapore aereo, che è contenuto nelle concavità delle membra.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 4, 44: La campagna piana d'ogni intorno ed aperta, non ingombrata da siepi, nè interrotta da argini nè da fosse, ha solamente un poco di concavità naturale, la quale s'estende per poco spazio quasi nel mezzo della pianura.
Esempio: Guiducc. Disc. Com. 10: Una candeletta accesa, abbassata dentro alla concavità del vaso.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 178: La parte superiore [dell'osso del fianco] ha tre processi;... il primo è il capo massimo e rotondo, fatto d'un'appendice che s'incastra nell'acetabolo o concavità dell'osso cossendico.
Esempio: Bottar. Lez. Trem. 82: Le cupole.... prendono colla loro concavità assai più di aria, che le volte comuni.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 49: Una nuova struttura Ritrovò pel suo nido; e questa fu Con la concavità rivolta in giù.
Definiz: § I. E per Luogo concavo, Cavità. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 10, 306: Tu, fiume, allor che così limpido esci Dalle concavità di questo monte ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 287: Se un elefante cade in un fosso, tutti gli altri accorrono pronti,... e s'ingegnano ad empir di terra e di tronchi quella concavità, sinchè ne veggano il compagno caduto venir su libero.
Definiz: § II. Trovasi detto per Ciascuna di quelle parti interne, quasi incavate, del corpo umano, dove stanno i visceri principali, e che dicesi comunemente Cavità. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 5: Gli corrompe [gli umori], e mandagli alle concavitadi, e alle membra deboli.
Esempio: Bocc. Fiamm. 109: Quasi come se nella concavità del mio cerebro raccolti si fossero quelli [sospiri] che uscire doveano fuori, convertiti in amarissime lagrime per li miei dolenti occhi spiravano.