Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
RETA.
Apri Voce completa

pag.696


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
» RETA.
RETA.
Definiz: V. A. Da REO, reezza, malvagità, scelleratezza. Lat. nequitia, scelus.
Esempio: Salust. Iug. R. E così li Vacchesi, solamente due dì della loro retà, rallegrati.
Esempio: E Salust. Iug. R. appresso. Questo, fra li buoni huomini, è amistà, fra li rei, è lega di tradigione, e fabbrica di retade.
Esempio: E Salust. Iug. R. altrove. Poi di tutte altre retadi, e male arti.
Esempio: Dial. S. Greg. M. Non si curò di por fine alle sue retadi.
Esempio: Liv. M. Allora potrete voi fare giudicamento de' nostri corpi, e de' nostri beni, secondo la retade, e lo merito di ciascun di noi.
Esempio: Passav. 51. Peccando, e faccendo le retadi, diventa reo.
Esempio: Cavalc. med. cuor. Questa è dunque gran pazzia, e retà, lasciar la battaglia d'Iddio.
Esempio: Lab. num. 146. Per uno spergiuro, per una retà, per mille sospiri infinti.
Esempio: G. V. 4. 1. 3. Per la retà de' malvagi Romani, e de' Tiranni d'Italia, che l'occupavano.