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1) Dizion. 5° Ed. .
ERA.
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Dizion. 5 ° Ed.
» ERA.
ERA.
Definiz: Sost. femm. Term. di Cronologia. Serie di anni che si comincia a computare da un tempo fisso e memorabile che chiamasi Epoca.
Dal basso lat. aera. –
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 19: I quali [anni Olimpiaci] essendo l'era de' Greci, in queste Vite spesso ci verranno alle mani.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 370: Dionisio Esiguo, non volendo servirsi della memoria d'un persecutore della Chiesa, introdusse la sua era ab incarnatione l'anno 525, o, secondo altri, il 526, di cui presentemente ci serviamo.
Esempio: Manfred. Inst. astron. 135: Quel tempo fisso, da cui qualche nazione comincia a contare il numero de' suoi anni civili, chiamasi epoca, e la serie degli anni contati da una epoca, suol dirsi era.
Esempio: E Manfred. Elem. Cronol. 4: La serie de' giorni, mesi ed anni, che si va contando dopo un'epoca, addimandasi era.
Esempio: Giust. Vers. 168: Piacque sotto la Genesi il mangiare, E piace adesso nell'era volgare.
Esempio: E Giust. Vers. 228: E poi tutti si trovino al lavoro.... Nel giorno da Mosè dato all'altare, Ed alle streghe nell'era volgare.
Definiz: § E figuratam. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 148: Or che Filantropia con lieti auspici Segna nel mondo novo era novella, Diavol! non troverò novanta amici, ec.