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Dizion. 5° Ed. .
CONSCIO.
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pag.499
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CONSCIO. Definiz: | Add. Lo stesso che Consapevole; ma è voce del nobile linguaggio. |
Dal lat. conscius. – Esempio: | Bocc. Filoc. 659: Questo gli recitò Venere conscia, siccome io aveva voluto di lei fidandomi, de' miei segreti. | Esempio: | Guicc. Stor. 2, 109: Conscio della inubbedienza passata e dei sospetti ec. | Esempio: | E Guicc. Op. ined. 3, 174: Il quale [Fra Silvestro], se bene non predicava, era intimo di Fra Ieronimo, e si reputava conscio d'ogni suo segreto. | Esempio: | Alf. Trag. 5, 265: Io conscio appieno Degli alti sensi che a spiegar si appresta Cesare a noi, mal trattener di gioia Gl'impeti posso. |
Definiz: | § Figuratam. e poeticam. detto di cose. – |
Esempio: | Mont. Poes. 1, 378: Sola di livor tinta e di sdegno Del celeste Lïon parve la luce Del suo scorno già conscia. | Esempio: | Pindem. Poes. 392: Pure in quell'ora ancor gelida e bruna, Di che pascere il duol giammai non pago, Trova nel volto della conscia luna. |
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