Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CONSCIO.
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CONSCIO.
Definiz: Add. Lo stesso che Consapevole; ma è voce del nobile linguaggio.
Dal lat. conscius. –
Esempio: Bocc. Filoc. 659: Questo gli recitò Venere conscia, siccome io aveva voluto di lei fidandomi, de' miei segreti.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 109: Conscio della inubbedienza passata e dei sospetti ec.
Esempio: E Guicc. Op. ined. 3, 174: Il quale [Fra Silvestro], se bene non predicava, era intimo di Fra Ieronimo, e si reputava conscio d'ogni suo segreto.
Esempio: Alf. Trag. 5, 265: Io conscio appieno Degli alti sensi che a spiegar si appresta Cesare a noi, mal trattener di gioia Gl'impeti posso.
Definiz: § Figuratam. e poeticam. detto di cose. –
Esempio: Mont. Poes. 1, 378: Sola di livor tinta e di sdegno Del celeste Lïon parve la luce Del suo scorno già conscia.
Esempio: Pindem. Poes. 392: Pure in quell'ora ancor gelida e bruna, Di che pascere il duol giammai non pago, Trova nel volto della conscia luna.