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1) Dizion. 5° Ed. .
NUMEROSITÀ, NUMEROSITADE e NUMEROSITATE.
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Dizion. 2 ° Ed.
NUMEROSITÀ, NUMEROSITADE e NUMEROSITATE.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Numeroso. L'essere numeroso, cioè in molto numero; Gran copia o quantità, detto di cose; e, detto di persone, Gran numero o Moltitudine; ma oggi non è voce comune.
Basso lat. numerositas. –
Esempio: S. Ag. C. D. 5, 40: Però che 'l cessare di Dio dal creare l'uomo è tant'addietro senza principio e sì eterno, che quantunque grande ed ineffabile numerosità di tempo, pur che sia finita, non è tanta, ec.
Esempio: Giannott. Op. 1, 309: E quelli capitani che sono entrati con tanta violenza e rovina nelle provincie esterne, sono stati tanto gagliardi e possenti, o per virtù o per numerosità di soldati, che hanno pensato non trovare opposizione che gli possa resistere.
Esempio: Galil. Op. VI, 237: La magnificenza de' titoli, la grandezza e numerosità delle promesse, attraendo la natural curiosità de gli uomini, ec.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 48: Sì che quelle (monete) di rame per la loro numerosità divenner notabili.
Esempio: Segner. Incred. 66: Aggiungete alla numerosità de' Portati, la lor bellezza, e dite poi se può rimanere alcun dubbio, che non sia ciascuno fattura di man celeste.
Esempio: Red. Cons. 1, 192: Lo assalisce (la difficoltà del respiro) allora quando si espone in qualche stanza ben calda e piena di numerosità di gente.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 3, 36: Trascelgo quella sorta di terra, la quale unica e sola e non altra fuori di lei può col mio lavorarsi divenire e ridursi in tutta quella tanta e sì varia numerosità di congegnamenti e di tempere, che risiedono in tutta quella tanta e sì varia numerosità di architettamenti e di membra, delle quali ec.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 1, 88: I nomi dunque de' numeri sono una specie ch'esprime non pure una collezione, ma ben ancora quanto questa collezione sia numerosa; esprimono questa sua numerosità.
Definiz: § Parlandosi di prosa, o di poesia, e anche di parole, denota L'avere in sè numero, cioè suono o armonia quasi musicale. –
Esempio: Varch. Ercol. 379: Agguaglia la numerosità dell'orazione e del verso della lingua volgare al suono de' tamburi e delle campane.
Esempio: Speron. Op. 1, 178: Altrettanto si può dire della numerosità dell'orazione e del verso di questa lingua.
Esempio: Tomm. Diz. estet. 20: Se ciascuna sillaba, in quello spazio ch'ella suona, vivesse e sentisse la numerosità e la bellezza dell'intero costrutto, ec.