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1) Dizion. 5° Ed. .
AMMANNARE.
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AMMANNARE.
Definiz: Att. Far manne, o mannelli, o manipoli di biade. −
Esempio: Salvin. Nicandr. 106: Ov'uomini che ammannan senza falce Civaie, ed altro che si coglie a mano.
Definiz: § I. E per Dare l'ultimo apparecchio al terreno prima di seminarlo. −
Esempio: Lastr. Agric. 1, 100: Con questo [spianuccio].... entra [il contadino] nel campo, spianando per questo mezzo, uno sì e l'altro no, quei lembi o spigoli, secondo che gli chiamano i contadini, rimasti dopo la costeggiatura, che si dice Ammannare.
Definiz: § II. Vale anche Ammannire, Apparecchiare. −
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 348: Le ricevette.... con grandissima allegrezza ne' padiglioni che per loro aveano ammannati.
Esempio: Dant. Purg. 23: Ma se le svergognate fosser certe Di quel che 'l ciel veloce loro ammanna ec.
Esempio: E Dant. Purg. 29: La virtù, ch'a ragion discorso ammanna, Siccom'egli eran candelabri apprese.
Esempio: Dav. Tac. 1, 405: Che gl'iddii non pure gli faceano nella faccia della terra nascer le solite biade, e nelle viscere tra i metalli generar l'oro, ma con fecondità nuova gli ammannavano i tesori.
Definiz: § III. E Neutr. pass. ammannarsi Apparecchiarsi, Prepararsi. −
Esempio: Giamb. Oros. 247: E le femmine, quasi come fuori della mente per paura, corsero alle bertesche delle mura della cittade, e recaro i sassi in sulle mura, e ammannârsi in prima elle di combattere.
Esempio: Liv. Dec. 2, 384: In quello medesimo anno gli Etrurj s'ammannavano di muovere guerra contro le tregue.
Esempio: Franc. Son. 17: Luigi Pulci, or fa' che tu t'ammanni Disfare il parentado or da buon senno: Egli è scoperto qua che tu se' menno.
Definiz: § IV. E in proverb. ironicamente: Ammanna, ch'io lego; si dice a colui che s'affolta a contar qualche gran maraviglia; presa la metafora da' mietitori, quando fanno le manne, cioè i covoni. −
Esempio: Varch. Ercol. 129: Dire farfalloni, scerpelloni e strafalcioni, si dice di coloro che lanciano, raccontando, bugie e falsità manifeste;.... e talvolta mentre favellano, per mostrare di non le passare loro, si dice: ammanna o affastella, chè io lego.