Lessicografia della Crusca in rete

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INFACCENDATO.
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INFACCENDATO.
Definiz: Add. Occupato in molte faccende, Che ha molte faccende alle mani, o Che nel farle si dà molta premura, molto moto, e simili: oggi comunemente Affaccendato. –
Esempio: Bibb. N. 10, 259: Alla perfine alquante volte vi ricordaste di me, e sentiste per me sì come sentivate; ma voi eravate occupati e infaccendati.
Esempio: Ovid. Art. Am. 57: Con ciò sia cosa che la giovane guati volentieri li cavalli legati insieme. Che farà il guardiano, quando quella sederà infaccendata nel sagrificio della dea Isis?
Esempio: Vill. M. 133: Rinieri, come li vidde infaccendati, e occupati intorno all'accamparsi,... uscì loro addosso.
Esempio: Bocc. Laber. 209: Io non avea in Firenze speziale alcuno vicino, nè in contado alcuno ortolano, che infaccendato non fosse, quale a fare ariento solimato, a purgar verderame, a far mille lavature; e quale ad andare cavando, e cercando radici salvatiche, ec.
Esempio: Libr. Astrol.: Ed è vestita e cinta, come se fosse infaccendata, per andar tosto.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 8: Non ti maravigliare s'io non ti scrivo ispesso, chè sono infaccendata ne' fatti della Caterina.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 72: L'ho trovato tutto infaccendato a cercare d'una casa per una signora che gli è capitata di nuovo alle mani.
Esempio: Cellin. Vit. 483: Ancora ei mi disse, che io chiamassi a tavola la moglie dello Sbietta, la quale, lei e quel Cecchino Buti, correvono innanzi e indietro, tutti infaccendati istrasordinatamente.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 430: È ver che questa infaccendata etade In panche acculattar, facendo guerra D'assi, di re, di fanti e di cavalli, Ed in sempre fiutare orme di donne, Tempo non ha da ec.
Definiz: § II. In forza di Sost. Persona molto affaccendata, che ha molte faccende alle mani. –
Esempio: Porz. C. Op. 228: Aveasi per suo diporto edificato un sontuoso e dilettevol palagio a canto a Pozzuolo...; ed ivi il più del tempo, con gran rammarico degl'infaccendati, seco soggiornava.
Esempio: Cas. Pros. 3, 322: Oltre a ciò bisogna avere risguardo al tempo, all'età, alla condizione di colui con cui usiamo le cirimonie, e alla nostra; e con gl'infaccendati mozzarle del tutto, o almeno accorciarle più che l'uom può, e più tosto accennarle che isprimerle, il che i cortigiani di Roma sanno ottimamente fare: ma in alcuni altri luoghi le cirimonie sono di grande sconcio alle faccende, e di molto tedio.