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1) Dizion. 5° Ed. .
ATTENENTE e ATTINENTE.
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ATTENENTE e ATTINENTE.
Definiz: Partic. pres. di Attenere. Che attiene.
Definiz: § I. E in forma d'Add. per Appartenente, Spettante. –
Esempio: Guicc. Stor. 2, 192: L'archivio pieno di scritture attenenti alla Repubblica andò totalmente in terra con subita rovina.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 203: Tolse loro tutte le cose, che dal naufragio si salvarono, come a sè di ragione attinenti.
Esempio: Instr. Cancell. 35: Non resti alcuno indebitamente aggravato della porzione attenente ad altri.
Definiz: § II. Vale anche Che risguarda, Che si riferisce. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 215: Uno spagnuolo.... venne in disparer col vicerè per la faccenda attenente a messer Bernardo.
Esempio: Varch. Stor. 2, 180: Ma per venire a cose più particolari e più attenenti alla storia nostra ec.
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 152: Ma perchè questa opinione mi fa condescendere in un'altra attenente a tal materia, perciò non giudico fuor di proposito il raccontarla.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 5: Si cavano dagli arbori utilità grandissime attenenti a remedj.
Esempio: Paolett. Op. agr. 1, 38: Era solito [Socrate] dire, essere una stolidità il trascurare le cose all'umana vita attenenti, per attendere a ciò che all'uomo nulla appartiene o non giova.
Definiz: § III. Attenente, usato per lo più in forma di Sost., vale anche Affine, Parente. –
Esempio: Segner. Pred. 731: Chiamò le amiche, e convocò le attenenti.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 439: Non le andate raccontando ad alcuno, nè in casa a' vostri domestici, nè fuori agli amici ed agli attenenti.
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 3, 11: Egli è un mio attinente, al quale penso fare una burla.