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1) Dizion. 5° Ed. .
CIGNO.
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CIGNO.
Definiz: Sost. masc. Uccello aquatico, assai grosso, di collo molto lungo, e di penne copiose e per lo più bianchissime.
Dal lat. cycnus. –
Esempio: Dant. Purg. 19: Con l'ale aperte, che parean di cigno.
Esempio: Petr. Rim. 1, 27: Ond'io presi col suon color d'un cigno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 53, 14: Fra tanti augelli son duo cigni soli, Bianchi, Signor, come è la vostra insegna.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 53, 23: Son, come i cigni, anco i poeti rari, Poeti che non sian del nome indegni.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 260: Come se dicendo l'uccello ferito, volessi intendere d'un cigno o d'un airone.
Esempio: Cellin. Vit. 48: Dentro iscolpito in essa medaglia si era Leda col suo cigno.
Esempio: Fosc. Poes. 239: Da' fiumi algenti ov'hanno patria i cigni, Alle virginee deità consacra L'alta regina mia candido un cigno.
Definiz: § I. E figuratam. vale Poeta, dal dolce canto che gli antichi attribuivano al cigno. –
Esempio: Cas. Rim. 1, 36: Ippocrene il nobil cigno alberga, Che 'n Adria mise le sue eterne piume.
Esempio: Buonarr. Descr. Nozz. 24: Si accorgevano essere stati soavi ed alteri cigni in dir le lodi di Maria Medici.
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 6: L'anime a te congiunte peregrine Ben son canto da cigni.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 187: Acciò che io possa imparare da questi cigni canori lo bello stile.
Esempio: Dat. Selv. 80: E dal candido seno a' Toschi cigni Puri versar dell'eloquenza i fiumi.
Esempio: Mont. Poes. 1, 251: È costui di Ferney l'empio e maligno Filosofante, ch'or tra' morti è corbo, E fu tra' vivi poetando un cigno.
Definiz: § II. Cigno è anche una Costellazione del nostro emisfero. –
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 113: Vedi là il cigno, in cui trasformò (si trasformò) Giove.
Definiz: § III. Si disse anche per Una specie di collirio, descritta da Galeno. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Vi adoperi il cigno di Galeno, che ne riscoterà molto utile.
Definiz: § IV. Cigno orecchiuto, detto in ischerzo per Asino, e figuratam. pure in ischerzo per Cattivo poeta. –
Esempio: Menz. Sat. 230: Non fia però che l'indagar si neghi, Se non a te che sei cigno orecchiuto.
Definiz: § V. Ultimo canto del cigno, o solamente Canto del cigno, o di cigno, vale figuratam. L'ultima e più bella, o semplicemente L'ultima, composizione di un poeta, di un oratore, e simili; dall'antica credenza, che i cigni cantassero più dolcemente presso al morire. –
Esempio: Bellinc. Rim. 106 t.: A me ti volgi ed odi il mio martoro, E s'io fo versi, il mio canto è di cigno.