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DISFAVILLARE.
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DISFAVILLARE.
Definiz: Neutr. Mandar faville luminose, Risplendere luminosamente; detto così di corpo luminoso, come di luce, splendore, e simili. ‒
Esempio: Dant. Parad. 28: Non altrimenti ferro disfavilla Che bolle, come i cerchi sfavillare.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 266: Oltre alla pietra da fuoco vi sono alcuni corpi, ne' quali par che si faccia maggior conserva di luce, imperocchè a batterli insieme, o a romperli al buio, ne disfavillano.
Definiz: § I. Per similit. ‒
Esempio: Dant. Parad. 27: Ond'io sovente arrosso e disfavillo.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 716: Sovente, cioè spesso; arrosso, imperò che di ciò mi coruccio; e disfavillo, gittò raggi: e questo è.... per mostrare lo fervore della carità di San Piero.
Esempio: Mont. Poes. 2, 349: Or ratto L'occhio dall'ira disfavilla e trema.
Definiz: § II. E figuratam. ‒
Esempio: Sanleol. Oraz. I, 1, 213: Per tutto il sacro poema isfavillano splendori della maraviglia, della bellezza,... del sapere infinito.
Definiz: § III. Pur figuratam. e poeticam., detto di scienza. ‒
Esempio: Dant. Purg. 15: Del cui nome ne' Dei fu tanta lite, Ed onde ogni scïenzia disfavilla.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 357: Et unde ogni scienzia disfavilla; cioè e da la quale città d'Atene risplende ogni scienzia.