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FRATELLANZA.
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FRATELLANZA.
Definiz: Sost. femm. Consuetudine, Intrinsechezza, come tra fratelli; ed altresì Vincolo, Affetto, quasi fraterno; ed anche Maniera amorevole, e quasi fraterna, di trattar con alcuno. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 272: Una fratellanza ed un'amicizia sì grande ne nacque tra loro, che mai poi da altro caso che da morte non fu separata.
Esempio: Guidicc. Op. M. 1, 255: Dolcissima ricordanza.... dell'antica nostra fratellanza, della stretta conversazione e della conformità de' costumi e degli studj nostri.
Esempio: Firenz. Op. 1, 135: Fra le altre cose che erano da esser lodate in loro, era un certo amore, una certa fratellanza così da cuore, che ec.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 88 t.: Fu eziandio consigliato, per mantenersi Verona, che sotto spezie di amore, e di una quasi che fratellanza, se ne menasse di là dalle Alpi il signore di quella città.
Esempio: Bellin. Bucch. 98: E l'affabilità, la cortesia, Il rispetto, l'amor, la fratellanza, Con cui tratti chiunque vienti attorno, Sono in te sol di notte e di giorno.
Definiz: § I. Per estensione, riferiscesi a popoli, stati, ed altresì a tutti gli uomini, in quanto si considerano come una famiglia. –
Esempio: Salvin. Disc. 1, 7: Chi in queste tenebre, di cui siamo circondati, ci fa scorgere un barlume, per così dire, e uno spiraglio di quell'antica, umana, ingenua, schietta semplicità e fratellanza, se non questa?
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 144: Si ricordassero [le popolazioni] del dolce dominio col quale la Francia le aveva sempre rette, della fratellanza nata, degl'interessi fatti comuni.
Esempio: Giust. Vers. 305: La concordia, l'eguaglianza, L'unità, la fratellanza, Eccetera, eccetera, Son discorsi buoni e belli.
Definiz: § II. Figuratam., per Analogia, Affinità, Conformità, Rassomiglianza, e simili. –
Esempio: Deput. Decam. 80: Egli si sa bene che dalla convenienza e fratellanza degli studj ed esercizj, nelli animi gentili.... per lo più suol nascere amore.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 12: Dalla cui dottrina si può molto ben conoscere qual sieno le fratellanze, le conformità e le somiglianze dell'erbe.
Esempio: Segner. Pred. 400: Se pur è vero che l'omicidio e la fraudazione ingiuriosa della mercede son due peccati sì conformi tra sè, che non si ravvisano; tanto hanno di fratellanza.
Definiz: § III. Per Unione, Accordo, amichevole, fra Comuni, Principi, Stati. –
Esempio: Dant. Conv. 273: Ancora la Città richiede alle sue arti e alla sua difensione avere vicenda e fratellanza colle circonvicine cittadi, e però fu fatto il regno.
Esempio: Vill. G. 106: I sindachi a ciò mandati per lo Comune di Firenze, a perpetua memoria, e segno d'amicizia e fratellanza.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 593: Pensavamo non avea avuto intendimento di lega; ma per avventura, di buona e intima amicizia e fratellanza.
Esempio: Capp. N. Comment. 48 t.: Eravamo contenti a quelle condizioni di pace paressi loro, e ricevere i Lucchesi in buona fratellanza.
Definiz: § IV. Si usò come Titolo che si davano vicendevolmente le signorie dei Comuni ed i Principi indipendenti gli uni dagli altri, e di pari, o quasi pari, potenza. –
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 2, 378: Affermava la magnifica loro Signoria avere risposto essare contra loro intenzione, dovessimo mandare nostro Ambasciadore alla fratellanza loro.
Definiz: § V. Fratellanza, vale anche Tutti i fratelli e tutte le sorelle d'una data famiglia. –
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 493: Giunto che ei fu all'età di quattro anni, restò senza padre, e conseguentemente obbligato con sua fratellanza a vivere in istato di molta necessità.
Definiz: § VI. Per Sodalizio, Compagnia, e simili; ed altresì Relazione, Vincolo, fra i componenti esso sodalizio o compagnia. –
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 26: Qualunche.... la sera fussi mancato di venire a onorare quel corpo, fusse sbandito dal consorzio loro; giudicando che non fussi degno della loro fratellanza chi non concorresse prontissimamente a onorare tanta virtù.
Definiz: § VII. Figuratam. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Quando l'uomo, chè può operare il bene, si diparte dalla fratellanza di tutti i buoni.
Definiz: § VIII. Fratellanze dicevansi nelle Confraternite laicali Quelle dimostrazioni di reciproco affetto che i confratelli si ricambiavano in alcuni esercizj di pietà, o le confraternite fra loro in certe solenni ricorrenze; e più spesso si usò nella maniera Far le fratellanze. –
Esempio: Not. Malm. 1, 58: Far le fratellanze. È tratto dall'uso che è nelle nostre Compagnie o Confraternite di secolari, nelle quali a' tempi determinati si vanno tutti ad abbracciare l'uno coll'altro: e questa azione dicono far le fratellanze.
Esempio: E Not. Malm. appr.: Propriamente Far le fratellanze, nelle Compagnie de' secolari, è quell'uso che passa fra due Compagnie (come, per esempio, fra quella di San Domenico e quella di San Francesco) d'andare processionalmente l'una Compagnia al luogo dell'altra, una volta l'anno, cioè nel giorno della festa principale di ciascuna: e quivi, dopo essere stata da' fratelli della medesima con ogni solennità accolta, far tutte le sacre funzioni, come se fosse nel proprio luogo, e con ogni precedenza ed onoranza: mescolandosi del restante insieme, tanto nel cantare l'ufizio, che nel comunicarsi; e licenziandosi in ultimo con abbracciamenti ed atti d'amorevoli fratelli.
Definiz: § IX. Onde, per similit. e in ischerzo, vale Accoglienza, Abbracciamento, e simili. –
Esempio: Lipp. Malm. 1, 35: Poichè le fratellanze e i complimenti Furon finiti, a lei fece Baldone Quivi portare un po' di sciacquadenti, O volete chiamarla colazione.