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1) Dizion. 5° Ed. .
DIMINUIRE.
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DIMINUIRE.
Definiz: Att. Render minore di quantità, di numero, di grandezza o di estensione; Scemare, Ridurre a meno.
Dal lat. diminuere. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 190: Alla quale, non che io diminuissi gli anni suoi, ma io l'aggiugnerei volentieri de' miei.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 351: E poi dicono disse: Questi (argenti e altre gioie) non voglio diminuire per pagarvi.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 376: Già in buona parte diminuto avea La facoltà ricchissima paterna.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. 4: Un'altra [scatola aovata] ne mettessi sopra questa, che fusse tanto minore per ogni verso, che in sulla prima di sotto avanzasse tanto piano, quanto vuole il piè per salire, diminuendole e ritirandole verso la porta fra l'una e l'altra, sempre per salire.
Esempio: Cocch. Cons. med. 1, 150: Tumefazione straordinaria dei vasi emorroidali, che ne diminuisse la capacità, e ne difficoltasse l'azioni.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 126: Il basso prezzo delle derrate diminuisce il salario degli operanti.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 85: L'altro modo, che la confessione diminuisce e scema la pena, si è per la erubescenzia.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 55: Pensando il Papa in che modo potesse diminuire la potenza di Ladislao, operò ec.
Esempio: Tass. Lett. 3, 135: È ufficio de la ragion ben composta o schivare il male quando egli viene per assalirci, o correggerlo quando ci ha offeso, e diminuirlo e quasi ridurlo a nulla, e con la pazienza forte e generosa dimostrarsi.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 34: Mostrando doversi sumministrare a poco a poco la moneta, e così lentamente consumargli e diminuir loro le forze.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 134: S'obbligò nondimeno [la Regina] con qualche dilazione di tempo e con destra maniera andar loro (ai Signori di Guisa) del continuo diminuendo l'autorità e la potenza.
Esempio: Segner. Mann. apr. 22, 2: Quando Iddio ti manda quale travaglio, hai da procurare di renderlo a te più soffribile con diminuirne la stima.
Definiz: § II. E figuratam., riferito a fama, onestà, virtù, e simili, vale Menomare, Offendere. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 88: Nè ancora dar materia agl'invidiosi....di diminuire in niuno atto l'onestà delle valorose donne con isconci parlari.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 141: Ma il generoso animo, dalla sua origine tratto, non aveva ella in cosa alcuna diminuito.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 8, 3: Avviene alcuna volta che l'uomo proffera parola, per la quale la fama altrui è diminuta.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 433: Quella [maldicenza] che toglie occultamente la fama al prossimo, o almen la diminuisce, e chiamasi detrazione.
Definiz: § III. Riferito a persona, vale Farla apparire o giudicare da meno di ciò che ella è. –
Esempio: Dant. Conv. 340: La nona [virtù] sì è chiamata Verità, la quale modera, noi dal vantare noi oltre che siamo, e dal diminuire noi oltre che siamo, in nostro sermone.
Definiz: § IV. Neutr. e Neutr. pass. diminuirsi Farsi minore in quantità, numero, grandezza od estensione; Ridursi a meno, Scemare: detto anche figuratam. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 55: Per sè medesimo in processo di tempo si diminuì in guisa, che sol di sè nella mente m'ha al presente lasciato quel piacere.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 151: Perciò che a lui, che da quello che egli era si teneva, niente era donato, estimò che molto ne diminuisse la fama sua.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 181: Degli altri santi ordinamenti del monasterio nullo.... consenti che preterisca o diminuisca, ma più tosto del contrario gli tieni, siccome è fatto in fino a qui.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 245: La prospettiva diminuita ci dimostra per ragione che le cose, quanto più son lontane dall'occhio, più diminuiscono.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 228: La bocca le sue labbra assottigliando, e i suoi denti diminuendo, rividono l'usata bellezza.
Esempio: Guiducc. Disc. Com. 42: Uscita dall'albore del crepuscolo, s'andrà ella (la cometa) sempre diminuendo.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 83, 1: Sene fanno (delle linee) di più sorte.... e di più grandezze; la maggiore per lo più larga quanto due dita; e vanno diminuendo a proporzione fino alla minore.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 179: La mole dell'acqua, ancor digiuna del nuovo freddo, non si diminuisce.
Esempio: Pap. Cons. med. 2, 295: Sarebbe però cosa molto considerabile che.... la quantità degli sputi medesimi cominciasse a diminuire insieme colla diminuzione e colla maggior radezza del tossire.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 18: Le ombre del sole a mezzodì vanno regolarmente crescendo dalla minima alla massima, e con eguale regolarità vanno diminuendo da questa a quella.
Definiz: § V. Figuratam., detto di persona, vale Scemare di gloria, potenza, autorità, e simili. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 39: Santo Giovanni colla carità perfetta gli riprese, ed umiliossi dicendo che Cristo doveva crescere, ed egli diminuire.
Definiz: § VI. Diminuire, Term. dell'antico linguaggio Musicale. –
Esempio: Not. Malm. 1, 65: Sminuire o Diminuire uno strumento, altro non è che Passeggiare sopra le corde di quello colle dita, unghia, penna o cose simili, che si dice ancora Arpeggiare.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 7, 159: Evvi un san Bartolomeo,... insieme con due fanciulli che suonano uno il liuto e l'altro la lira, all'un de' quali ha fatto raccorre una gamba, e posarvi su lo strumento, le man poste alle corde in atto di diminuire, l'orecchio intento all'armonia.