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ABBEVERATOIO
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ABBEVERATOIO.
Definiz: Sost. masc. Vaso qualunque o Ricettacolo d'acqua, ove beve il bestiame. −
Esempio: Cresc. Agric. volg. 456: Spargere [si dee] spesse volte del sale ne' luoghi delle pasture, o mischiarlo con quel che pascono [le pecore], o ne' loro abbeveratoi.
Esempio: Soder. Agric. 90: Son cattive quelle [acque], che dalle piogge si mettono insieme per riempirle [le gore], siccome quelle dei trogoli o abbeveratoi, comuni anco alle bestie.
Esempio: Salvin. Callim. 96: Lavoravan essi al Dio Nettunno, Un abbeveratoio pe' cavalli.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 179: Si aggiungano le fontane, gli abbeveratoi, le piantate d'alberi per far ombra, i tempj, le botteghe,.... che rendevano queste vie [militari romane] magnifiche insieme e comodissime.
Definiz: § Più specialmente Abbeveratoio, o Beveratoio, dicesi quel Vaso che si tiene agli uccelli nelle gabbie, o ai polli, e ai colombi ne' serbatoi e simili. −
Esempio: Firenz. Pros. 1, 14: Guardate adunque quelle gretole che sono sotto l'abbeveratoio della vostra gabbia, che per la molta acqua che vi si versa sopra, sono infradiciate.
Esempio: Soder. Agric. 178: I beccatoi e gli abbeveratoi per gli uccelletti piccoli, si tengan continuamente netti nelle loro stanze con i canali lungo al muro.
Esempio: Monigl. Poes. dram. 3, 196: La gelosia m'indiavola, Lo credo; via, via vadia in malora La colombaia, l'abbeveratoio, Le cassette, i cestin, l'appaiatoio.