Lessicografia della Crusca in rete

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GARGARIZZARE.
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GARGARIZZARE.
Definiz: Att. Mandare giù e su per la gola, o dall'una parte all'altra della bocca, una qualche bevanda medicata, a fine di sciacquare la parte malata: Prendere o Adoperare per gargarismo, o come gargarismo; e riferiscesi a bevande.
Dal lat. gargarizare, e questo dal grec. γαργαρίζειν. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 229: I rami del fico hanno in loro tanta virtù d'assottigliare, che quando con essi la carne si cuoce, si dissolve, e la loro decozion vale alle posteme del gozzo e a quelle delle radici degli orecchi, se sarà gargarizzata.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 335: Si faccia decozione delle sue foglie (del lentisco) in aceto, la quale lo 'nfermo spesso gargarizzi.
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 77: Gargarizzare il latte giova alle piaghe della bocca.
Esempio: Domen. Plin. 750: È utile allo stomaco di molti gargarizzarlo (l'aceto).
Esempio: E Domen. Plin. appr.: Gargarizzandolo (l'aceto scillino), purga la tardità de gli orecchi.
Definiz: § I. Vale altresì Preparare o Ridurre a uso di gargarismo. –
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 622: Gargarizzasi il succhio [del ciclamino] con acqua di piantagine per tutti gl'impedimenti delle fauci e del gorgozzule.
Definiz: § II. Neutr. pass. usato anche in forma di Neutr. Risciacquarsi la bocca o la canna della gola con gargarismo. –
Esempio: Benciv. Mes. 119 t.: Le mignatte nelle nari e gli starnuti, e gargarizzare, e provocare, ec.
Esempio: E Benciv. Mes. 120: Fassi questa seconda cosa anco con starnutare e gargarizzare.
Esempio: Niccol. Cost. Med. Z. 180: Bolli la polvere de la radice de la vallerana col vino, e tieni questo vino un poco in bocca, e gargarizza, e incontanente sana li dolori de li denti.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 628: Imperochè mangiandone abbruscia e punge così fissamente loro la lingua, il palato e il gorgozzule, che non possono in modo veruno più mangiare un boccone, se prima non togliono l'ardore gargarizzandosi con latte.
Esempio: Crusc. Vocab. I: Gorgogliare. Mandar fuora quel suono strepitoso che si fa nella gorga gargarizzandosi, o favellando in maniera che, ec.