1)
Dizion. 5° Ed. .
GARGARIZZARE.
Apri Voce completa
pag.64
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
GARGARIZZARE. Definiz: | Att. Mandare giù e su per la gola, o dall'una parte all'altra della bocca, una qualche bevanda medicata, a fine di sciacquare la parte malata: Prendere o Adoperare per gargarismo, o come gargarismo; e riferiscesi a bevande. |
Dal lat. gargarizare, e questo dal grec. γαργαρίζειν. – Esempio: | Cresc. Agric. volg. 229: I rami del fico hanno in loro tanta virtù d'assottigliare, che quando con essi la carne si cuoce, si dissolve, e la loro decozion vale alle posteme del gozzo e a quelle delle radici degli orecchi, se sarà gargarizzata. | Esempio: | E Cresc. Agric. volg. 335: Si faccia decozione delle sue foglie (del lentisco) in aceto, la quale lo 'nfermo spesso gargarizzi. | Esempio: | Domen. Plin. 750: È utile allo stomaco di molti gargarizzarlo (l'aceto). | Esempio: | E Domen. Plin. appr.: Gargarizzandolo (l'aceto scillino), purga la tardità de gli orecchi. |
Definiz: | § I. Vale altresì Preparare o Ridurre a uso di gargarismo. – | Esempio: | Mattiol. Disc. 1, 622: Gargarizzasi il succhio [del ciclamino] con acqua di piantagine per tutti gl'impedimenti delle fauci e del gorgozzule. |
Definiz: | § II. Neutr. pass. usato anche in forma di Neutr. Risciacquarsi la bocca o la canna della gola con gargarismo. – | Esempio: | Benciv. Mes. 119 t.: Le mignatte nelle nari e gli starnuti, e gargarizzare, e provocare, ec. | Esempio: | E Benciv. Mes. 120: Fassi questa seconda cosa anco con starnutare e gargarizzare. | Esempio: | Niccol. Cost. Med. Z. 180: Bolli la polvere de la radice de la vallerana col vino, e tieni questo vino un poco in bocca, e gargarizza, e incontanente sana li dolori de li denti. | Esempio: | Mattiol. Disc. 1, 628: Imperochè mangiandone abbruscia e punge così fissamente loro la lingua, il palato e il gorgozzule, che non possono in modo veruno più mangiare un boccone, se prima non togliono l'ardore gargarizzandosi con latte. | Esempio: | Crusc. Vocab. I: Gorgogliare. Mandar fuora quel suono strepitoso che si fa nella gorga gargarizzandosi, o favellando in maniera che, ec. |
|