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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPRESARIO.
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Dizion. 5 ° Ed.
IMPRESARIO.
Definiz: Sost. masc. Chi, a certe date condizioni, prende sopra di sè l'obbligo di condurre un lavoro, o si addossa qualche azienda, o piglia in appalto la fornitura di checchessia, e simili. –
Esempio: Montecucc. Op. 2, 168: Nelle cose della vettovaglia il miglior modo si è l'avere impresarj, i quali piglino in appalto a fornir pane per tutto il durar della campagna, obbligandosi a somministrarne tanto e di tal qualità e a tal prezzo.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 375: I possessori e gl'impresarj delle semente si trovavano obbligati nelle vendite a ricever la legge dal compratore.
Esempio: E Paolett. Oper. agr. 1, 379: Se queste [moggia] o non si trovi da venderle, o, vendendosi, non rendano i 60 scudi, resta in perdita l'impresario.
Esempio: Capp. Econ. 372: Vediamo se convenisse coltura più in grande per via d'impresarj o di più ricchi capitalisti.
Definiz: § I. In senso particolare chiamasi Impresario Colui che a proprio rischio e pericolo, e a fin di guadagno, imprende pubblici spettacoli. –
Esempio: Salvin. Disc. 3, 164: Ricordati che sei attore di dramma, quale vorrà l'impresario, se breve, di breve, se lungo, di lungo (qui in locuz. figur.).
Esempio: Bandin. Disc. econ. 25: Se i nobili restano senza frutto de' lor terreni, sarà il teatro forse la prima bottega che resti senza avventori:... se perderanno l'arti più nobili il loro guadagno, l'impresario all'aria.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 9: Se v'è un soldato più del necessario, Son cagion ch'è fallito l'impresario.
Esempio: E Panant. Paret. 46: Non bisogna esser tirchi, essere avari,... E far siccome fan tanti impresari, Che danno ogni stagion spettacolucci.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 102: E tragedie da rider.... con scenarj Con mille navi. Poveri impresarj!
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 273: Ne tracannano a fiaschi gl'impresarj.
Definiz: § II. Impresario, si disse Colui al quale l'Amministrazione del giuoco del lotto affida, sotto certe condizioni, l'incarico di prendere le giocate, e che oggi chiamasi comunemente Prenditore. –
Esempio: Legg. Tosc. 10, 152: Perchè poi quei che ricevono il danaro, che si domandano volgarmente prenditori o impresarj, facendo bottega sull'idiotaggine de' mettitori, sono la principal cagione di tanto male, ec.
Esempio: E Legg. Tosc. appr.: Per le trasgressioni che seguiranno dopo la pubblicazione del presente bando, questi prenditori o impresarj, ancorchè pagassero o respettivamente ricevessero il danaro per altri, ec.