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OSTRICA.
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OSTRICA.
Definiz: Sost. femm. Mollusco marino a conchiglia irregolare, piuttosto tondeggiante, con due valve disuguali, esternamente laminose e scure, il quale vive a poca profondità, attaccato agli scogli o ad altri corpi solidi, ed è cibo ricercato e costoso. È l'ostrea edulis dei Naturalisti. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 471: Come fungo marino, ec., il quale è come una ostrica di mare, che ha sentimento e movimento non processivo.
Esempio: Gell. Circ. 13: Nell'uno è una ostrica, e nell'altro una talpa; che già furono uomini.
Esempio: E Gell. Circ. 27: E vedi anco, quanta poca cognizione e' dovette aver de' piaceri del mondo, poi che gli baratterebbe a un poco di rugiada, che gusta ora, essendo così ostrica.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 141: V'ha abitatori che in questo esilio del mondo vivono sì contenti, che in doverne uscire per andarsene altrove, dorrebbonsi come chi va in esilio. L'esservi nati ve li tiene col naturale amor della patria appiccati, come le ostriche a gli scogli.
Esempio: Red. Lett. 3, 196: Quelle madornali ostriche, inviatemi da V. A. S., io me le trangugio a più non posso, e le trovo grasse e saporite.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 253: Messe o su la graticola, o nella padella, o intinte in un po' d'aceto con sale e polvere di pepe bianco, e mangiate crude come le delicatissime ostriche di Colchester in Inghilterra, ec.
Esempio: Vallisn. Op. 2, 137: Vide di più nelle ostriche, come molti (vermi) s'abbracciavano, e così abbracciati nuotavano, come se avessero (dic'egli) atteso all'opera della generazione.
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 47: Eliogabalo, uomo dissoluto e perdutamente abbandonato al piacere della gola, dell'ostriche faceva fin la salsiccia, ed il ripieno pe' polli.
Esempio: Fag. Comm. 3, 220: Ho scritto a Livorno, che ogni settimana mi venga un cestino del miglior pesce, con cento ostriche del fosso.
Esempio: Lung. A. Cels. 113: Muovono il corpo il pane fermentato..., le ostriche, le peloridi ec.