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1) Dizion. 5° Ed. .
DIVARIATO.
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Dizion. 5 ° Ed.
DIVARIATO.
Definiz: Partic. pass. di Divariare.
Definiz: § I. In forma d'Add. Differente, Dissimile; ed anche Diverso. ‒
Esempio: Marc. Pol. Mil. B.: Elli hanno tutte cose divariate dalle nostre, e non hanno niuno frutto che si assomigli ai nostri.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 221: Gli Inghilesi usano legni divariati dagli altri naviganti, che sono più grossi di legname, e più corti, e più alti.
Definiz: § II. E per Mutato, Variato. ‒
Esempio: Pucc. A. Centil. 60, 48: Pognam che 'l verso (cioè la leggenda di certi fiorini) fosse divariato: Dicea, dal giglio, San Piero e san Paolo: E 'l verso ch'era d'intorno al Batista, Papa Giovanni ricordava solo.
Definiz: § III. E per Mutato d'aspetto, di sembianza; detto di persona. ‒
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 53: Aiolfo s'inginocchiò al padre: e appena lo conobbe Elia e la madre, tanto pareva loro divariato.
Definiz: § IV. Per Vario, Svariato, Multiforme. ‒
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 3: Ha (la lucertola) il nome acconcio al colore, abiendo stellato il corpo di divariate macchie.
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 36: Tutti i cammelli erano coverti di drappi di seta insino in terra, ed erano in colori divariati.
Definiz: § V. E per Molteplice. ‒
Esempio: S. Bern. Serm. R. 70 t.: Queste sono quelle due virtudi, le quali nascondono dagli occhi di Dio ogni grande e divariato monte di nostre scelleraggini.