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1) Dizion. 5° Ed. .
FIORAME.
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Dizion. 5 ° Ed.
FIORAME.
Definiz: Sost. masc. Unione di più e diversi fiori; e usasi più specialmente parlando di disegni, tessuti, ricami, ec. –
Esempio: Pallav. Stil. 366: Il ricamo non che ricoprir il fondo,... ma ove sia di pannaccio, niun riprende ch'egli tutto rimanga ascosto sotto i fiorami di seta.
Esempio: Giulianell. Mem. Intagl. 143: Assai felicemente i cristalli di monte intagliava, e diversi lavori, come ciotole, fiorami e bassi rilievi.
Esempio: Maff. Anfit. 330: A' fori interni corrispondono le esterne fenestre, serrate da pietra vagamente traforata a fiorami.
Esempio: Targ. Viagg. 2, 121: Fanno buonissima prova ne' giardini di Pisa i fiorami, particolarmente di cipolle e radiche, e vi si mantengono lungo tempo doppj.
Esempio: Memor. Bell. Art. 4, 209: Cosa più significante sarebbe di quelle incrostature di marmi a disegno di fiorame da dommasco, ovvio nelle chiese di Napoli.
Esempio: Lanz. Vas. ant. dip. 23: I fiorami son meno studiati, e le persone vestite di pallio hannol fino a mezza gamba.
Definiz: § A fiorami, usato a modo di aggiunto, e detto di stoffe, carte, pietre, e simili, vale Che è tessuto, dipinto, stampato, intagliato, a fiori, ovvero a rabeschi tanto o quanto somiglianti a fiori. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 267: Abbigliata [l'Eloquenza] con un drappo a fiorami di leggiadrissima dicitura (qui figuratam.).
Esempio: Bart. D. Op. mor. 25, 1, 86: Vedeste mai il bel magistero ch'è lavorar drappi ad opera, massimamente a fiorami d'oro, e sete di svariati colori?