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1) Dizion. 5° Ed. .
ISTITUITO, INSTITUITO, e talvolta, con forma latina, o prossima ad essa, anche INSTITUTO e ISTITUTO
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ISTITUITO, INSTITUITO, e talvolta, con forma latina, o prossima ad essa, anche INSTITUTO e ISTITUTO.
Definiz: Partic. pass. di Istituire e Instituire.
Lat. institutus. –
Esempio: S. Ag. C. D. 3, 110: Adunque promette (Varrone) paurosamente sermone di cose non intese, nè da credere fermamente, ma opinate e dubbie, avendo a dire le cose istitute dalli uomini.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 308: Gli furono (al Savonarola).... aboliti, con le cerimonie instituite dalla Chiesa romana, gli ordini sacri, ec.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 359: Mi piace.... toccare un poco della Basilica instituita qui da sant'Ambrogio, e per ciò detta Ambrosiana.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 6: Creata la setta, entravano anche gli addetti nei magistrati instituiti dai Tedeschi, quando questi riusciti superiori inondarono il paese.
Definiz: § I. In forma d'Add. Detto di governo, stato, città, e usato con un avverbio qualificativo, vale Ordinato, Regolato, Retto, nel modo determinato dall'avverbio; anche figuratam. –
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 127: La mente allora è ben disposta e ordinata quando è instituta e ordinata a somiglianza d'un regno, il quale allora si dice essere bene instituto, quando bene vi si consiglia, e bene vi si comanda, e bene vi si ubbidisce.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 2: Nè può l'ozio con il maggiore e più pericoloso inganno che con questo (delle lettere) nelle città bene istituite entrare.
Esempio: Varch. Stor. 1, 192: Ne' governi rettamente istituiti, non mai gli uomini, ma sempre le leggi, giudicare debbono.
Esempio: E Varch. Stor. 1, 399: Tommaso.... cominciò a dire con alta voce: Questi non esser modi civili; così non doversi usare nelle repubbliche prudentemente istituite; ec.
Esempio: Car. Arist. Rett. 2: Se in tutti i giudizj si fusse usato come ancora adesso in certe città, e massimamente ne le bene instituite, costoro non arebbon che dire.
Esempio: Parut. Oraz. 1, 19: Onde ne nacque, che nella loro (degli Spartani) ben instituta città fu sempre in maggior prezzo avuto il morire onestamente, che 'l vivere con vergogna.
Esempio: Cocch. Matrim. 56: Onde non è maraviglia se tanti valenti e savj uomini si astennero dal matrimonio, non ostante gli allettamenti della dote, o de' privilegj che la consuetudine o la legge hanno annessi a quella condizione di vita, in molti governi bene instituiti.
Definiz: § II. E per Educato, Ammaestrato, ed altresì Assuefatto con accurata educazione, Disciplinato, e simili; usato così assolutam., come con un compimento retto dalla particella In. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 63: Platone ed Aristotele vogliono che l'uom bene instituito sia ancor musico.
Esempio: E Castigl. Corteg. V. 265: La intelligenza.... dà modo di fruir più perfettamente le virtù a chi ha bene instituito l'animo dai costumi.
Esempio: Parut. Disc. polit. 2, 114: La seconda età trovò la città già bene instituita nell'armi e nella religione.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 347: Bastaci di dire che siamo instrutti ed instituiti nella dottrina della Santa Chiesa.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 318: Gli uomini male allevati facilmente muoversi a contraffare anco alle leggi accuratamente scritte, dove che i beni instituiti volere osservare eziandio le non bene ordinate.
Definiz: § III. Costruito con un termine retto dalla particella Istituito Di, vale Adorno, Corredato, Fornito, e propriamente per mezzo dell'educazione, di ciò che il compimento significa; anche figuratam. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 4, 428: Considerato che la repubblica vostra è di buone e sante leggi bene instituta ed ordinata circa l'amministrazione della giustizia, e che gli manca solo il provvedersi bene dell'arme,... giudicano ec.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 259: Un re di nobil stirpe, inclinato alle virtù dal suo natural instinto.... ed instituito di buoni costumi, ec.
Definiz: § IV. E per Creato, Formato, Ordinato, in tale o tal modo, con tale o tal condizione, ovvero a tale o tal fine. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 150: La parola dunque dell'Apostolo, per la quale dice che per natura siamo figliuoli d'ira, non s'intende della natura in prima instituta, ma della natura dopo il peccato corrotta e destituita.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 501: San Tommaso acutamente ci fa vedere come in tanto odiamo un obbietto, in quanto è impeditivo del bene che amiamo; onde lo stesso odio è più principalmente amore che odio; e solo perchè ha l'esser d'amore, egli nella nostra volontà, meramente instituita ad amare il bene, è possibile, e alcune volte laudabile.
Definiz: § V. Detto di erede, vale Nominato, Designato, nel testamento, A cui dal testatore è lasciata l'eredità, Destinato ad essere erede. –
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 82: Pose a guardia di quel luogo cinquemila e cinquecento Nairi sotto la condutta di Naramnino, figliuolo d'una sua sorella, giovinetto d'eccellente speranza e di sommo valore, instituito erede del regno.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 162: Il testatore, più de' sostituiti e di quei che vengono ab intestato, prediliga i figliuoli dell'erede istituito.
Definiz: § VI. In forza di Sost. e come Term. legale, vale Erede istituito, o designato nel testamento; ma non è di uso comune. –
Esempio: Crusc. Vocab. III: Fedecommesso.... Sust. Una certa ultima volontà, nella quale si dà l'eredità all'instituto, sotto la fede di restituirla al sostituto.