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1) Dizion. 5° Ed. .
CAPITANATO.
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CAPITANATO.
Definiz: Sost. masc. Dignità ed Ufficio di capitano di milizia. –
Esempio: Guicc. Stor. 4, 52: In questo stato delle cose sopravvenne la spedizione data da Cesare a Lopez Urtado, il quale essendo ammalato in Savoia, la mandò subito per messo proprio a Milano con la patente del capitanato nella persona del Marchese di Pescara.
Esempio: Nard. Stor. 2, 39: Nel giorno del pigliare il bastone e l'insegne del capitanato, fu con la solennità e pompa consueta, accompagnato per tutta la città con gran festa.
Esempio: Varch. Oraz. I, 6, 10: A cui commettesse non solo il generalato di tutta la cavalleria della Chiesa romana, ma ancora il capitanato della guardia.
Esempio: Tass. Lett. 1, 117: In quel caso non dovrebbe andare, se vi fossero altri capaci del capitanato.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 170: Non ebbe sommo e assoluto capitanato, se non ne l'ultimo del viaggio, e quando avea già fatte tante battaglie.
Definiz: § I. E per l'Autorità di quell'uffiziale civile che si chiamava Capitano; ed anco per la durata dell'ufficio di lui. –
Esempio: Vill. G. 335: Rimessosi in lui, gli tolse la signoria del capitanato.
Esempio: Vill. M. 220: Saviamente mantenea il titolo del capitanato della terra alla corona.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 32: Nel principio del suo capitanato apparve un caso.
Definiz: § II. Ed anco per il Distretto della giurisdizione di esso uffiziale. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 476: Come noi diciamo oggi vicariato, e capitanato, e podesteria i luoghi, secondo che vi si manda o vicario, o capitano, o podestà.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 454: Li guadi, poi che saranno macinati e appanati, si debbino macerare e affinare nel capitanato, vicariato o podesteria, dove saranno nati e macinati.