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1) Dizion. 5° Ed. .
DIACCIATO.
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DIACCIATO.
Definiz: Partic. pass. di Diacciare.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Rappreso in ghiaccio, Congelato. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 2: I geografi.... scrivono che di là da queste [parti non conosciute] altro non è che diserti arenosi,... lacune immense, gelo di Scizia, o mar diacciato.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 14: Si governano [le pecore] con buona diligenza, menandole solo a bere ove non sia l'acqua diacciata.
Esempio: Red. Lett. 1, 337: Il mio bagaglio.... con quelli di tutti gli altri era rimasto all'Ambrogiana, a cagione d'Arno diacciato.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 13, 18: Ma le fontane tutte son diacciate.
Esempio: Targ. Alimurg. 263: Il Po a Ferrara, e le Lagune di Venezia per molti giorni stettero diacciate, e furono disseccati ed abbruciati dal freddo gran parte de' grani.
Definiz: § II. Diacciato si dice di liquidi, frutti, divenuti freddi per essere stati entro il ghiaccio, o in acqua freddissima. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 6: Poi seguirem, come in quel grecaiuolo Noi mangiammo, rinvolto tre dì stato Nella neve in camicia, Quel cocomer diacciato.
Definiz: § III. E per Compreso da forte freddo, detto del corpo sì dell'uomo, sì de' bruti. –
Esempio: Casott. A. Celid. 299: E lo scottarsi i piè, benchè diacciati, A un fuoco uguale a quel d'una fornace.
Esempio: Fag. Pros. 267: A molti nella Pollonia vidi accadere.... di morir diacciato, o perlomeno di perder affatto l'estremità de' piedi.
Definiz: § IV. Per similit. e scherzevolmente. –
Esempio: Fag. Rim. 3, 365: Se però non sarà costì la posta Diacciata, come suol restare il naso Di chi presto alla stufa non s'accosta.
Definiz: § V. Aggiunto all'adiettivo Freddo diacciato, gli dà valore come di superlativo, quasi dicesse Freddissimo. –
Esempio: Fag. Pros. 266: Questa rigida stagione più del solito fredda, non meno la mano allo scrivere, che que' po' di spiriti nell'affaticata mia mente rimasti addiacciando, mi rende affatto inabile e senza calore; onde è, che quando io pur voglia, non possa far cosa che non sia fredda diacciata, e che non faccia gli uditori, ascoltandola, intirizzare.
Definiz: § VI. Ed è aggiunto di pietra dura, alabastro diacciato, vetro diacciato, cristallo diacciato, ed altresì di cosa fatta con tal materia, che contengano parti trasparenti e luccicanti, come se fossero composti di minuti pezzettini di ghiaccio. –
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 175. È similissima al cristallo di que' bicchieri che, per l'artifiziosa similitudine ch'egli hanno col diaccio, si chiamano volgarmente diacciati.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 279: Alabastro.... bianco, trasparente, diacciato, simile all'alabastro orientale.
Definiz: § VII. Detto delle macchie che si vedono nelle pietre dure, vale Trasparente come il cristallo. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 44, 2: Pietra durissima di color rosso, alquanto macchiata con piccole macchie di forme diverse, tutte diacciate, altre rosse sbiadate, ec.
Definiz: § VIII. Si usa pure come aggiunto di vetro o cristallo ridotto in guisa che, senza impedire il passaggio dei raggi luminosi, non lasci distintamente vedere gli oggetti.
Definiz: § IX. E Term. de' Naturalisti. Dicesi di quegli insetti, o altre piccola cose, che si trovano dentro a pietre preziose, ambra e simili, a significare Rinchiuso in esse e insieme con esse consolidato; Congelato. –
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 172: Pareva in ciascuna caraffa un riccio di castagno diacciato in un pezzo di cristallo di monte.
Definiz: § X. Si disse figuratam. parlandosi di porta, uscio, e simili per Chiuso, Serrato. –
Esempio: Lipp. Malm. 4, 69: E qui s'aggiugne ancor male a malanni, Ch'io trovo l'uscio, ma 'l trovo diacciato.
Esempio: Viv. Lett. 28: Sentir serrare su quell'ora nella Segreteria del serenissimo Gran Duca armadj e usci da quei serventi, e trovar diacciata quella della Serenissima.
Definiz: § XI. In forza di Sost., parlandosi di pietre dure e simili, vale Qualità per cui esse si stritolano a somiglianza del ghiaccio. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 44, 2: Serve [il diaspro] solamente per lavori di quadro, perchè quel diacciato che ha in sè, impedisce il poterne far lavori di commesso gentile, schiantando con facilità.