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1) Dizion. 5° Ed. .
MARTORIATO e MARTORATO
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MARTORIATO e MARTORATO.
Definiz: Partic. pass. di Martoriare e Martorare. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 104: Per altra malvagia opera fu presa la vecchia che alla Ninetta l'acqua avvelenata composta avea; la quale, tra gli altri suoi mali, martoriata, confessò questo, ec.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 4, 12, 296: Martoriato (il tiranno) a sembianza di Tizio, non vive un sospiro in riposo.
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 25: Forte gridando i poverelli giacciono In ogni membro martoriati a un tratto.
Definiz: § I. In forma d'Add. Posto ai tormenti, Tormentato; e in più largo senso, Afflitto, Maltrattato. –
Esempio: Alf. Sallust. 128: Qual si fa scudo dei trucidati tribuni; qual degli ingiustamente martoriati cittadini.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Rim. Ant. F. Giann. Lap. 2, 126: E tu, martorїata mia soffrenza, Con questa mia figliuola va' plorando Avanti a quella donna ove ti mena.
Definiz: § III. Per similit., trovasi detto di cose comecchessia battute, sbattute, e simili, e propriamente con molta forza. –
Esempio: Vill. M. 354: E però non è maraviglia perchè gran moltitudine stieno (gli Ungheri), e passino lungamente per li diserti sanza trovare foraggio; chè i cavalli si nutricano coll'erba e col fieno, e gli uomini con questa carne martoriata.