Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ADULTO.
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ADULTO.
Definiz: Add. Cresciuto, arrivato al debito compimento del crescere. E dicesi comunemente dell'uomo; nel qual caso s'usa spesso anco in forza di Sost.
Dal lat. adultus. −
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 62: Se noi vogliamo parlare de' soli adulti, quanto radi sono coloro, i quali non perdano con qualche peccato mortale la grazia ricevuta già nel battesimo!
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 134: Errar d'intorno Vedrà la moglie afflitta, i figli grami, E le adulte figliuole.
Esempio: Metast. Dramm. 2, 237: Altro a' fanciulli, Altro agli adulti è d'insegnar permesso.
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 140: Aviamo altresì fino dal febbraio in qua un'influenza di febbri scarlattine, non solamente ne' ragazzi, ma anche negli adulti ed in età virile.
Definiz: § I. Dicesi anche dell'età, delle fattezze, delle membra e d'altro, che s'appartenga all'uomo. −
Esempio: Sannazz. Arcad. 46: Con gli anni crescendo l'umore, in più adulta età ed alli caldi desii più inclinata pervenimmo.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 140: Le fattezze del viso eran sì belle, Ch'ogni volto più bel fean parer nullo; Erano in modo adulte e tenerelle, Ch'io non so s'era giovane o fanciullo.
Esempio: Parin. Poes. 155: Ecco se n'ugne [col tabacco] La panciuta matrona intorno al labbro Le calugini adulte.
Definiz: § II. E detto degli animali e delle piante. −
Esempio: Rucell. G. Ap. 211: Adunque l'api ne l'aprir de l'anno Son tutte di dolcezza e d'amor piene: Allor son vaghe di veder gli adulti, E la dolce famiglia, e i lor figliuoli.
Esempio: Segner. Pred. 7: Cadendo i più di loro quasi lambrusche, prima fracide che mature, o quasi loglio, prima inaridito che adulto.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 138: Cangian l'erbe color, e omai rivolto Han gli adulti germogli il fiore in grano.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 214: I quali [piantoni] si staccano già adulti dalle ceppaie degli ulivi.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 7: Due selvaggi susini.... sul ruvido tronco eransi alzati Grandetti sì, ma non adulti ancora.
Definiz: § III. E figuratam. −
Esempio: Dant. Parad. 7: Questo decreto, frate, sta sepulto Agli occhi di ciascuno, il cui ingegno Nella fiamma d'amor non è adulto.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 187: Non è adulto; cioè cresciuto nella fiamma del divino amore.
Esempio: Torric. Lez. 18: I secoli d'Archimede e d'Euclide furono gli anni dell'infanzia per la scienza della nostra adulta geometria.
Esempio: Pap. Cons. med. 1, 198: Verisimil cosa è che il detto male sia per ancora nascente, e non adulto.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 231: E l'empia fellonia Che forse volgi in niente, Prima che adulta sia, Nascente opprimerò.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 49: Erano appunto i dì D'aprile adulto.
Definiz: § IV. Adulto, Term. de' Legisti. Dicevasi Colui che, compita l'età pupillare, rimaneva tuttavia soggetto al curatore. −
Esempio: Legg. Tosc. 8, 38: Volendo ancora ovviar alli adulti, quali arrivati all'età di 18 anni e usciti della cura e protezione de' prefati officiali de' Pupilli, dilapidano il loro ec.
Esempio: E Legg. Tosc. appr.: Hanno provvisto e deliberato, che per l'avvenire tutti li adulti.... non possino in alcun modo.... concedere, e in altri transferire beni immobili, se non hanno finiti anni 22 della loro età.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 13: Il curatore non può fare contratto alcuno senza il consenso e senza la presenza dell'adulto; altrimenti il contratto sarà invalido.