Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
OPPILATO.
Apri Voce completa

pag.562


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
OPPILATO.
Definiz: Partic. pass. di Oppilare.
Lat. oppilatus.
Definiz: § I. In forma d'Add. Pieno, Turato. –
Esempio: Marchett. Lucrez. 425: Putrido un sangue Grondar solea dall'oppilate nari In sí gran copia, che ec. (il lat. ha: plenis).
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Dav. Mon. 449: Ogni stato vuole una quantità di moneta che rigiri, come ogni corpo una quantità di sangue che corra, perchè standosi nel capo e ne' grandi oppilata, lo stato ne cadrà in atrofia, ec.
Definiz: § III. E per Che è in stato d'oppilazione, Che patisce di oppilazione; detto così di persona, come di parte malata. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 263: Quando altri dorme in sul lato destro, quando il fegato fosse riscaldato o oppilato, sogna la persona d'essere riscaldata di febbre.
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 343: Alla mia venaccia oppilata, se non secca in tutto, è tutto tempo perso mettere innanzi eccitamenti (qui figuratam.).
Definiz: § IV. Più particolarmente si dice di donna oppilata, per Che non ha, o ha insufficienti, le mestruazioni a causa di malattia. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 828: In questo caso leva ella (la verità) molto di quell'acerbo che piace a lui più che alle donne oppilate.
Esempio: Nell. Iac. Amant. 1, 2: Così facesser tutti! chè delle povere fanciulle non ne morirebbe tante delle tisiche ed oppilate, come ne muore.
Esempio: Grazz. Rim. V. 65: E fra sè dice (l'Accademia Fiorentina): S'io sono oppilata Ed ho la febbre ognor, che m'assassina, Messer Pietro è dottor di medicina, Diavol, ch'io non guarisca a questa fiata? (qui in locuz. figur.).
Definiz: § V. In forza di Sost. masc. Chi è malato di oppilazione, nel senso generale; e in forza di Sost. femm. Colei che è malata di oppilazione, in senso particolare. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 114: Come se noi a similitudine di pallore battessimo e coniassimo di nuovo la voce verdore male proprio degli oppilati ed oppilate, che hanno il viso verde anzi che no.