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CIUFFO.
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CIUFFO.
Definiz: Sost. masc. Que' capelli insieme raccolti che stanno sopra alla fronte, e che sono più lunghi degli altri.
Dal tedesco schopf, che ha lo stesso significato, o da zopf, Ciocca o Treccia di capelli: ne' dialetti milanese, parmigiano, modenese, zuff zuff zuff; nel veneto, zufo. –
Esempio: Soldan. Sat. 49: E faccia prova ancor, se colla mano Afferrar può lo sventolante ciuffo Di lei che fugge, e poi s'attende in vano.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 10: S'io ti piglio quel ciuffo tuo canuto,... Ben tel diveglierò.
Esempio: Fag. Rim. 3, 191: Teneva [la Fortuna] sotto il piè per origliere Una gran ruota; ed avea 'l capo raso, Usando in fronte un ciuffo sol tenere.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Presomi pel ciuffo, Il capo mi sbacchiò nella muraglia.
Definiz: § I. E giocosamente per Capelli in generale. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 3, 2: Che legno non potea giovargli, o cina, A fargli ritornar barba nè ciuffo.
Definiz: § II. Parlandosi di donne, Gruppo di capelli acconciati in modo che si rilevino sulla fronte. –
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 69: Voglion [le mogli] su quei capacci tante sorte Di cupole, di ciuffi e simil tresche, Ch'a dirle tutte sarebbe una morte.
Definiz: § III. Per similit., dicesi Quel gruppo di piume più lunghe delle altre, che certi uccelli hanno sul capo.
Definiz: § IV. E dicesi pure Quel gruppo di crini, piuttosto corti, che il cavallo ha in cima della testa, fra le orecchia.
Definiz: § V. Trovasi anche riferito ai peli arricciati del capo di animale selvatico o feroce. –
Esempio: Salvin. Odiss. 411: Quello [il cignale] incontro, Dal bosco ben i suoi ciuffi arricciando, Fuoco guatando colle luci, loro Vicino si piantò.
Definiz: § VI. E si disse per la Giuba del leone. –
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 113: Similemente appresso del ciuffo, Dico negli occhi suoi [della costellazione del Leone], ne stan due [stelle], E queste trovo nominate Artuffo.