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Dizion. 5° Ed. .
OGGIDÌ, che anche si scrive disgiuntamente OGGI DÌ.
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OGGIDÌ, che anche si scrive disgiuntamente OGGI DÌ. Definiz: | Avverb. Lo stesso che Oggigiorno. ‒ |
Esempio: | Bocc. Decam. 1, 214: Là dove a que' tempi soleva essere il lor mestiere (degli uomini di corte), e consumarsi la lor fatica in trattar paci..., o trattar matrimonj, parentadi ed amistà..., oggidì rapportar male dall'uno all'altro, in seminare zizzania, ec. | Esempio: | Pitt. B. Cron. 10: In Santo Ambruogio si vede oggidì uno lampanaro (lampadario) grande e bello dinanzi a l'altare maggiore. | Esempio: | Firenz. Pros. 1, 322: Dunque quale sarà quello oggidì che ragionevolmente si voglia comparare a costoro? | Esempio: | E Firenz. Pros. 2, 213: Alla maggior parte di loro oggidì più pare da fare stima d'avere un bel nano per casa, che un uomo litterato. | Esempio: | Cas. Pros. 3, 317: Oggidì si deono più liberalmente usare i detti titoli e le altre significazioni d'onore a titoli somiglianti. | Esempio: | Bart. D. Suon. 129: Sovviemmi ora di non pochi sostenitori dell'opinione oggidì assai corrente, che il suono non sia ec. | Esempio: | Leopard. Pros. 1, 251: Tu medesimo non vorrai dire che questa civiltà sia compiuta, in modo che oggidì gli uomini di Parigi o di Filadelfia abbiano generalmente tutta la perfezione che può convenire alla loro specie. | Esempio: | Panant. Paret. 44: Non segue a' paretaj come a' teatri, Ove il gusto è oggidì tanto corrotto. | Esempio: | Capp. Scritt. 1, 378: La penuria spingeva i contadini alle aggressioni; fatte più rare oggidì, dacchè il lavoro della terra è alquanto meglio remunerato. |
Definiz: | § D'oggidì, usato in forza d'aggiunto, vale Odierno, Che è del tempo nostro, e simili. ‒ | Esempio: | Castigl. Corteg. V. Ded. 3: Ad alcuni che mi biasimano perch'io non ho imitato il Boccaccio, nè mi sono obbligato alla consuetudine del parlar toscano d'oggidì, non restarò di dire che ec. |
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