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1) Dizion. 5° Ed. .
IRATO.
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IRATO.
Definiz: Partic. pass. di Irare.
Lat. iratus. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Irato Calcabrina della buffa, Volando dietro gli tenne, invaghito Che quei campasse, per aver la zuffa.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 9: Irato, i gridi a raddoppiar ei torna: Spirti invocati, or non venite ancora? Onde tanto indugiar?
Definiz: § I. In forma d'Add. Commosso ad ira, Adirato. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 167: Ira e consiglio non possono essere insieme; onde lo proverbio dice: Uomo irato è male consigliato.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 21: L'uomo irato.... si gitta, come disperato, ad ogni male.
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 27: Credo che sia, perchè da cacciar viene Irato co' lion, serpenti e draghi, E sopra me dell'ingiurie si paghi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 115: La cagion ch'avesse di dolerse La plebe irata, non sapeano tutti, Nè ch'al Re tanta ingiuria fosse fatta.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 20, 119: Non potè, ancor che Zerbin fosse irato, Tener, vedendo quella vecchia, il riso.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 40, 42: E però ne la guerra che gli mosse Del Pontefice irato un duro sdegno, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 19: Nè perchè irato il veggia, il piè ritira, Ma il fero aspetto intrepida sostiene.
Esempio: E Tass. Rim. 2, 273: La voce del tuo cor si spieghi In sì soavi preghi Che possano addolcire Del mio irato Signor gli sdegni e l'ire.
Esempio: Mont. Iliad. 8, 568: Quanto a Giunon, m'è forza esser con ella Meno irato.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 315: Irato Nell'attonita reggia accorre il volgo.
Definiz: § II. Per similit. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 74: L'augel di Giunone Scandalezzossi alquanto, e disse irato: Oimè, ec.
Definiz: § III. Pure per similit., detto di divinità. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 323: Artassata fu arsa e spianata,... e per miracolo, un brutto nugolo (battendo fuor delle mura il sole) quanto quella teneva scurò; e sì vi balenò, che ben parve gl'irati iddii darlaci a disolare.
Definiz: § IV. Figuratam., detto di cuore, mente, animo, ed altresì di mano, volto, voce, o simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 80: Quando Orrigille udì l'irata voce, A dietro il palafren per fuggir volse.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 62: E 'l re, bench'a pietade L'irato cor difficilmente pieghi, Pur compiacer la volle.
Esempio: E Tass. Gerus. 3, 39: Rinaldo ha nome, e la sua destra irata Temon più d'ogni macchina le mura.
Esempio: E Tass. Gerus. 4, 2: Stolto, ch'a Dio si agguaglia, e in oblio pone Come di Dio la destra irata tuone.
Esempio: E Tass. Rin. 8, 20: Par.... Ch'ella piova furor dal volto irato.
Definiz: § V. E parlandosi di animali, mostri, e simili. –
Esempio: Tass. Gerus. 16, 67: Ecco già sotto i piè mugghiar l'inferno. Quanto gira il palagio, udresti irati Sibili ed urli, e fremiti e latrati.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 13: Il toro infurïato Fremea, muggiva, e si sferzava il fianco, E rivolgea l'irato Corno, quasi sfidasse a mortal guerra Qual bestia più feroce è sulla terra.
Definiz: § VI. Pur figuratam., e poeticam., detto di arme, vale Che serve di strumento ad uomo irato. –
Esempio: Tass. Gerus. 19, 7: Sì che salvo il nemico infra gli amici Tragge dall'arme irate e vincitrici.
Esempio: Menz. Poes. 2, 337: Cercammo, per fuggir l'irata spada, Selv'aspre e forti ed inaccesso scoglio.
Definiz: § VII. E detto di elementi, cielo, mare, per Infuriato, Sconvolto. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 242: Come irato ciel tona, o leon rugge.
Esempio: Poliz. Rim. C. 31: Sopr'una costa alla riva marittima, Ove fuor de' gran massi indarno gemere Si sente il fer Nettunno e irato fremere.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 47: Il terzo giorno con maggior dispetto Gli assale il vento, e il mar più irato freme.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 19, 60: Via più il vedersi intorno irati i mari, Che cento mila spade, era lor duro.
Esempio: Chiabr. Ang. 20: Salir su legni armati E sprezzar le procelle De l'irato oceano.
Definiz: § VIII. Irato ad alcuno, vale Che ha, o porta, ira contro di quello. –
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 369: E aveva in orrore la mia cella...; e irato a me medesimo, e rigido, solo mi mettevo per li diserti.
Esempio: Fosc. Poes. C. 30: Irato a' patrj numi errava muto (l'Alfieri) Ove Arno è più deserto, i campi e il cielo Desïoso mirando.
Esempio: Mont. Iliad. 1, 11: Irato al sire Destò quel dio nel campo un feral morbo, E la gente peria.
Definiz: § IX. In forza di Sost. Persona irata. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 141: Or mira la faccia degl'irati, o di coloro che per alcuna grande voglia, o per paura, sono commossi.
Esempio: Giacomin. Oraz. 61: Sogliono di sè gli amanti dire, che son da sè divisi, di sè obliati, e mille concetti tali. Ma ne l'irato evidentissimamente questo rapimento si scorge.
Esempio: E Giacomin. Nobilt. lett. 87: Alli assetati rappresentano, le virtù apprensive, tutte le acque, all'irato i modi del vendicare, allo intemperante i diletti, ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 126: Se gl'irati e se gl'invidiosi ascoltano la ragione, ma non la seguono, i lascivi nè pur l'ascoltano.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 379: Fa dell'ira pittura? Eccoti innanzi Il furor dell'irato, il labbro gonfio, Le ginocchia tremanti, e mille effetti Che mostran la pazzia di chi s'adira.