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Dizion. 5° Ed. .
INTERIEZIONE.
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INTERIEZIONE. Definiz: | Sost. femm. Term. grammaticale. Particella o Parola indeclinabile che s'interpone nel discorso, e che esprime qualche vivo affetto dell'animo; ed è una delle parti dell'orazione. |
Dal lat. interjectio. – Esempio: | Strat. Mor. S. Greg. 2, 25: Racha in lingua ebrea è una voce la quale chiamano e' grammatici interiezione, la quale dimostra l'animo dell'uomo irato; ma non caccia però a pieno fuori la parola dell'ira conceputa dentro. | Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 427: Ai è interiezione, secondo li grammatici, la quale significa dolore. | Esempio: | E But. Comm. Dant. 2, 132: Ahi; questa voce è una parte d'orazione che in grammatica si chiama interiezione esclamativa, e significa ira e corruccio. | Esempio: | Don. Music. scen. 34: Questi omei o interiezioni dolenti fanno bonissimo effetto proferite in sincopa. | Esempio: | E Don. Music. scen. 82: Voglio ancora notare questo, che essendo le interiezioni particolarmente espressive di affetto, molto meglio in esse che nell'altre parole si potrà variare la melodia con note più lunghe e corde accidentali, senza tema di contravvenire in questo alla regola d'imitare il senso e non le parole separate. | Esempio: | Salvin. Annot. Buomm. 97: Interposti o tramezzi. È meglio dire il termine proprio latino gramaticale Interiezioni. |
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