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Dizion. 5° Ed. .
FAVELLIO, coll'accento sulla penultima.
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pag.687
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FAVELLIO, coll'accento sulla penultima. Definiz: | Sost. masc. Il favellare di molti, e per lo più di cose vane; Cicalio. – |
Esempio: | Pallad. Agric. 46: Non sia presso a luogo, là ove sia favellio di persone. | Esempio: | Pindem. Poes. 312: Tollerar m'era forza il favellio Di cento sciocchi, che volean d'ingegno Far pompa. |
Definiz: | § I. E per Quel favellare degli uditori tra loro, dopo che alcuno ha parlato, per segno di approvazione. – |
Esempio: | Macingh. Strozz. Lett. 609: E faccendosi per tutti gli altri uditori uno basso favellio, doppo le dicerie, quasi uno tacito consentimento, ec. |
Definiz: | § II. E per Il frequente e continuato favellare. – |
Esempio: | Fr. Giord. Pred. 8: Questo è altressì ne' mali pensieri della mente, che sono favellii del demonio (qui figuratam.). |
Esempio: | Salvin. Iliad. 383: Dal petto sciolse il bel trapunto.... Ove è l'Amore, il Genio, il Favellio, La Consolazion colla Carezza, Che ruba il senno a i savj ancor più grandi. |
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