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COVACCIOLO.
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COVACCIOLO.
Definiz: Sost. masc. Luogo dove ripara e sta l'animale; ma propriamente dicesi degli animali men grandi.
Forma allungata di covaccio. –
Esempio: Bocc. Laber. 228: Sì fanno il covacciolo sentir del leone, che nelle Chiane di mezza state con molta meno noia dimorerebbe ogni schifo.
Esempio: Esop. Fav. M. 51: L'abitazione dell'alto albore, e dilettevole volamento, e conversazione dell'aria, non abbia tanto a vile il mio covacciolo ec. (parla la volpe).
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 126 t.: Esso sarà covacciolo de' dragoni, e pastura degli struzoli.
Esempio: Red. Osserv. Vip. 69: La voce cubile usata da Marziale, non solo si può intendere del covacciolo o luogo dove dorme e s'acquatta la vipera, ma ancora ec.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 15: E santo Francesco rimase solo: e non essendovi nessuna abitazione, nella quale si potesse riducere, entrò in una siepe molto folta, la quale molti pruni e arboscielli aveano acconcio a modo d'uno covacciolo, ovvero d'una capannetta (così i codici più antichi; male le stampe, covacciuolo.)
Definiz: § II. Pur figuratam. e scherzevolmente, Letto; ma non si direbbe che o di Letto povero o mal tenuto, oppure parlandosi di persona infingarda che vi stia più del dovere, quasi animale che covi. Ed altresì talora Stanza da letto. –
Esempio: Cecch. Incant. 4, 4: L'essere stata trovata al covacciolo Dal marito con voi.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 390: Il Trafredi.... levatosi da tavola senza far motto, grullo grullo, e senz'altra cena, se ne andò a cercare del suo covacciolo per dormire quella notte.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 76: Uhimè! quanto ha stentato Stamani a farsi dì! mi sono auta A strugger dalla pena Di sbucar dal covacciolo, e vedere Che rovina c'è stata.