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Dizion. 5° Ed. .
MALORA, che anche scrivesi disgiuntamente MAL'ORA, e poeticam$. si tronca in MALOR
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MALORA, che anche scrivesi disgiuntamente MAL'ORA, e poeticam. si tronca in MALOR. Definiz: | Sost. femm. Mal punto, Danno, Perdizione, Rovina, e simili. Ma si adopera soltanto nelle locuzioni In malora, Alla malora, Con la malora, e simili, che valgono Per, o Con, danno, disgrazia, rovina, della persona a cui si riferisce. |
Voce composta dell'adiettivo malo e del sostantivo ora. – Esempio: | Cellin. Vit. 354: Così andò nella sua malora questa bestia. | Esempio: | E Cellin. Vit. 374: Partimmi in nella mia malora, insieme con il signor Ipolito Gonzaga. | Esempio: | Bus. Lett. 64: Era in questo tempo l'esercito spagnuolo a Napoli.... e.... si risolveva il Principe di Oranges di levarlo di quivi e passare in Lombardia...; ma indugiò poi, in nostra malora, all'altr'anno per far da vero. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 146: In mia malora ella s'è accesa Di me, quanto si possa accender donna D'uomo, e fia quella cosa che m'ha a fare Romper il collo. | Esempio: | E Cecch. Comm. ined. 158: Mi partii da Genova Per fuggir la durezza di mio padre Nè prima arrivai qui, che in mia malora M'accesi di costei, che è la stessa durezza. |
Definiz: | § I. E in modo assoluto, vale Per mala sorte, Per disgrazia, Sciaguratamente, e simili. – | Esempio: | E Cecch. Comm. ined. 273: E sì la dà a quel vecchio? A. A quel vecchio, in malora, che n'ha a essere Geloso marcio. |
Definiz: | § II. Usasi pure in forma, o con forza, imprecativa. – | Esempio: | Franc. Son. 51: Oltre in malor, non c'è tanti bordegli? | Esempio: | E Cecch. Comm. ined. 260: Datemi La roba mia.... Il mio diamante. Gh. In malora, to', eccolo. | Esempio: | Tass. Lett. 1, 136: Perchè fra tanto il Turco, il quale esce pur fuora con la sua malora, piglierà Messina, pur che si contenti di tanto. | Esempio: | Segner. Pred. 84: Ancora ardite di sopportar tanta luce quanta qui splende? Alla malora, miseri, alla malora. | Esempio: | Nell. Iac. Mogl. 1, 10: Ma dillo una volta in tanta malora. Tu mi tieni sulla corda con pene di morte. |
Definiz: | § III. Andare in malora, o alla malora, o nella malora o Ire in malora, o alla malora, o nella malora, vale Andare incontro a grossi guaj, Andare in rovina, Perdersi, e simili, riferito così a cose, come a persone. – | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 319: Vincenzio intese a lungo andar come quel legno, In su che gli era (un medico), andò in malora. | Esempio: | Dav. Tac. 2, 74: I fuggiti della battaglia accertarono esser ito in malora ogni cosa. | Esempio: | Buonarr. Tanc. 5, 5: Noi sfondolammo con sì gran fracasso..., Ch'io credett'ire 'n bocca a Satanasso;... Io dissi un tratto: No' andiamo in malora? | Esempio: | Lipp. Malm. 1, 17: Bisogna qui pigliar qualche partito, Se noi non vogliam ir nella malora. | Esempio: | Not. Malm. 1, 30: Andar nella malora. Intendi Andare in prigione per questo debito; è il latino In malam crucem abire. | Esempio: | Casott. A. Celid. 302: Non vi rimane alcun, da' sassi in fuora, Che son freddi gelati anche l'estate, Che non vada in bordello ed in malora. |
Definiz: | § IV. E usato in forme imperative ha forza imprecativa, tanto rivolto a persona, quanto pure a cosa. – | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 66: Or andate in malora, che se voi Mi dessi anco dugento scudi d'oro, Io non metterei piè drento a quell'uscio. | Esempio: | E Cecch. Comm. ined. 67: Or vada alla malora il tutto; vada Agli Otto, e dove le par; che sarà Mai? | Esempio: | Vai Rim. 5: Itene pur altrove, o cantilene, Ite in malora, o chiacchiere e lamenti. | Esempio: | E Salvin. Iliad. 508: Così vadia in malora ed in rovina E da dei e da uomin la discordia. |
Definiz: | § V. Andare per la malora, vale Avviarsi alla rovina, Decadere; ma non è di uso comune. – | Esempio: | Buonarr. Cical. III, 1, 28: Rigorosi, siccome voi sapete, veggon per la loro introduzione (de' barbarismi) andar la lingua per la malora, ed hanno una stizza con queste nuove parole, ec. |
Definiz: | § VI. Lasciare andare alcuno alla malora, ed anche Lasciarlo colla malora, vale Non darsene più cura o pensiero, Staccarne l'animo affatto, Abbandonarlo alla sua cattiva sorte, e simili. – | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 160: Fate A mo' d'un pazzo; oh! lassatela (una fanciulla amata) andare Alla malora. | Esempio: | Adr. M. Lez. II, 4, 84: Però lasciando colla malora i padri ignoranti, avari, e bastandoci d'avere sì grave infermità contagiosa additato, ci atterremo ec. |
Definiz: | § VII. Mandare in malora, o alla malora, alcuno, vale Mandarlo in rovina, in perdizione, e simili. – | Esempio: | Dat. Vit. Pitt. 55: O Parrasio, mandinti in malora gli dii, perocchè in tuo paragone hai fatto divenir Filippo clemente (qui in maniera imprecativa). |
Definiz: | § VIII. E anche semplicemente Augurar male ad alcuno, Imprecare contro di lui, e simili. – | Esempio: | Crusc. Vocab. III: Forca.... Mandare alle forche, e Raccomandare alle forche: locuzioni d'imprecazione, colle quali altrui si licenzia; il medesimo che Mandare alla malora. | Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 33: Le formiche allora Fuggiron tutte entro la lor magione, Mandando quel zelante alla malora. |
Definiz: | § IX. E riferito a cosa, vale Disperdere, Gettar via; anche figuratam. – | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 3, 121: Non attesa mai all'arte con amore nè con diligenza, ma sì bene a mandare in malora le facultà ed altre cose che gli furono lasciate dal padre e dall'avolo. | Esempio: | Segner. Mann. dic. 11, 1: Marcì ne' suoi primi vizj, sicchè alla fine bisognò far di lui pure quello che si suol fare di un vino guasto, bisognò mandarlo in malora (qui per similit.). |
Esempio: | Giacomell. S. Grisost. Sacerd. 175: Le persone di Cristo mandano in malora le cose di Cristo, peggio che non fanno i di lui avversarj e nemici. |
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