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1) Dizion. 5° Ed. .
DISFERRARE.
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DISFERRARE.
Definiz: Att. Cavare, Liberare, dai ferri o catene; Sferrare. ‒
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 2, 259: Di poi la bella dama disferrollo De' piedi e de le mani.
Esempio: Car. Eneid. 2, 249: E di sua bocca Comanda il Re che si disferri e sciolga.
Definiz: § I. Riferito a porta, vale Liberarla dai serrami, Schiuderla rimovendone i serrami. ‒
Esempio: Car. Eneid. 7, 936: Quando.... si determina e s'approva Che si guerreggi, il Consolo egli stesso.... Solennemente le disferra (le porte del tempio di Giano) e l'apre.
Definiz: § II. Si usò anche per Trarre altrui il ferro dalla ferita; ed altresì Liberare la ferita dal ferro: usato anche in locuz. figur. ‒
Esempio: Rim. Ant. F. Urbic. Buonag. 1, 514: Feruto sono, e chi è di me ferente Guardi che non m'ancida al disferrare; Ch'eo ho veduto perir molta gente Non nel ferire, ma nel ferro trare.
Esempio: E Rim. Ant. F. Urbic. Buonag. appr.: Non disferrate mia mortal feruta.
Esempio: Liv. Dec. 1, 152: Così tosto com'egli fu portato alle tende e disferrato, l'anima gli si partì del corpo.
Esempio: Stor. Nerbon. volg. 5: Allora Guglielmo lo disferrò del troncone ch'avea nel petto.
Esempio: Tav. Rit. 1, 17: Allora Lancilotto si trae avanti, ed ebbelo disferrato; e 'l cavaliere tantosto come fu disferrato, sì cadde morto.
Definiz: § III. Neutr. pass. disferrarsi Trarsi il ferro dalla ferita. ‒
Esempio: Virg. Eneid. 85: Pallante subitamente si disferrò, e disferrato che fu, l'anima con lo sangue insieme se n'andò.