Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
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Dizion. 5 ° Ed.
EDITO.
Definiz: Voce tolta di peso dal latino, e usata, conforme alla sua origine, con forza di Partic. pass. Dato in luce, Divulgato, per mezzo delle stampe, Messo a stampa: ma, secondo proprietà latina, si usò anche per Fatto pubblico, Proferito, Esposto.
Dal lat. editus, partic. di edere. ‒
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 871 var.: Qui finisce lo canto XXXIII de la terza cantica de la Comedia di Dante Allighieri, e la sua lettura edita e compiuta per me Francesco di Bartolo da Buti cittadino di Pisa, lo dì ec.
Esempio: Maff. Anfit. 52: Ne' frammenti di Dione editi dal gran Fulvio Orsino.... leggonsi più prodigj, ec.
Definiz: § E in forma d'Add. Stampato, Impresso, Pubblicato. ‒
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 2, 491: Dell'epoche de' monumenti etruschi scrisse il sig. Heine.... Egli però ha confessato la difficoltà di giudicarne da' rami editi.