Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DECANTATO.
Apri Voce completa

pag.74


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DECANTATO.
Definiz: Partic. pass. di Decantare.
Lat. decantatus. –
Esempio: Salvin. Disc. 1, 123: Il piacere tanto da lui decantato.
Definiz: § In forma d'Add. Detto di cosa o persona, vale Di cui si parla da molti con ammirazione, con lodi eccessive; ma usasi più spesso con una certa ironia. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 15: L'uno dei quali [capi], è quella decantata repugnanza che ha la natura all'ammettere il vacuo.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 40: Quelle ghiande tanto decantate, credete voi che fusser ghiande o granelli?
Esempio: Magal. Lett. 64: Oltre all'avergli perduto il rispetto nella tanto decantata lettera, già confessatagli per di sua suggestione.
Esempio: Bottar. Lez. Trem. 25: Niuno evidente riscontro abbiamo di queste tanto decantate vastissime caverne.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 147: Tutte le medicine decantate di qualsivoglia virtù ed efficacia.
Esempio: Panant. Epigr. 92: Una dama che fu Bellezza decantata, Ma che invecchia.