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CORRUSCO e CORUSCO.
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CORRUSCO e CORUSCO.
Definiz: Add. Fiammeggiante, Risplendente: detto propriamente del baleno o della sua luce; e per similit., di cosa che mandi luce viva o rapida come quella del baleno. Voce appartenente al linguaggio poetico.
Dal lat. coruscus. –
Esempio: Dant. Parad. 17: La luce in che rideva il mio tesoro, Ch'io trovai lì, si fe' prima corrusca, Quale a raggio di sole specchio d'oro.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 508: Si fe' prima corusca, cioè prima gittò splendore.
Esempio: Sannazz. Rim. 410: Quest'è l'onor che del ben far s'aspetta: Mostrar per gloria le corusche piaghe, Poichè non lice in ciel cercar vendetta.
Esempio: Car. Eneid. 8, 601: In quella guisa Che di corusca nube esce repente Una lucida lista, e lampeggiando E serpendo il ciel tutto empie di foco.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 2, 13, 225: Essa aria è illustrata poi dal color corrusco e splendente della luce, e de' raggi del sole.
Esempio: Marchett. Lucrez. 369: E dentro a quelle concave fornaci [i venti] Ruotan la fiamma lor, finchè coruschi, L'atra nube squarciata, indi risplendono.
Esempio: E Marchett. Lucrez. 374: Quasi maturo il fulmine Squarcia l'opaca nube, e di corusco Splendor l'aere illustrando il lampo striscia.
Esempio: Fosc. Poes. 182: Corrusche D'armi ferree vedea larve guerriere Cercar la pugna.
Esempio: Mont. Iliad. 6, 682: Come destriero,... Tale di Priamo il figlio dalla rocca Di Pergamo scendea, tutto nell'armi Esultante e corrusco come sole.
Definiz: § Figuratam. trovasi detto di volto, per Rifulgente, Splendido, di bellezza. –
Esempio: Beniv. Eglogh. 85: Le chiome che fur già candide e bionde, Le braccia, el petto, el suo volto corrusco, Rigida pelle e fresca scorze asconde.