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1) Dizion. 5° Ed. .
MUNTO.
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MUNTO.
Definiz: Partic. pass. di Mungere. −
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 5, 29: Quello che non potesse la Sua Eccellenza debbe pensare per la prudenzia sua che molto meno possiamo fare noi stracchi e munti dalla guerra nostra.
Esempio: Red. Esp. nat. 4: Esser necessario lavarle (le pietre) col latte munto di fresco.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 116: Farà il burro subito finito di fare le faccende della mattina, col latte munto del giorno avanti, avvertendo che non lo lasci inforzare.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 522: Il latte, appena munto, è leggermente alcalino.
Definiz: § I. In forma d'Add. Che è stato tratto dalle poppe, detto di latte. −
Esempio: Red. Esp. Insett. 107: Quel greco poeta.... paragona i Greci ed i Troiani.... alle mosche ronzanti intorno alle secchie piene di latte munto.
Definiz: § II. Figuratam. e poeticam., per Tratto fuori, Uscito, o simile. −
Esempio: Dant. Inf. 24: La lena m'era del polmon sì munta Quando fui su, ch'io non potea più oltre.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 619: La lena m'era del polmon sì munta;... dice l'autore che la lena del polmone, cioè il raccoglimento del fiato, era sì venuto meno..., ch'io non potea più oltre.
Definiz: § III. Pur figuratam., per Privato, Privo, Mancante, di ciò che il compimento determina; sia parlandosi di cosa materiale, sia di cosa morale. −
Esempio: Albert. Piag. Boez. 9: I canuti capelli.... sono sparti Per lo mio capo d'ogni calor munto.
Esempio: Sacch. Rim. G. 53: Di senno munti E' giovenetti sono.
Definiz: § IV. Altresì figuratam., detto di persona, di popolo, di città, e simili, vale Esausto, Smunto, Immiserito; spesso con un compimento retto dalla prep. Di. −
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 160: La Camera si trovava munta al tutto di danari.
Esempio: Varch. Stor. 2, 386: D'una città così esausta e munta per sì gran tempo, si cavarono in pochi giorni dalle borse de' cittadini tanti danari, che ec.
Esempio: Adr. G. B. Stor. 98: Stimando, trovandosi Cesare per lo danno ricevuto poco innanzi ad Algieri indebolito e di moneta munto, ed egli d'ogni cosa copioso, poterli venir fatto di conquistare ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 238: Fra l'altre mie miserie È l'importunità di questo ghiotto, Che mi tien sempre munto.
Esempio: Dav. Tac. 1, 64: I soldati suoi meno delle ferite che de' lunghi cammini e delle pesanti armi patire: aver le Gallie munte di cavalli: gran bagagliume, esca al predare, noia a difenderlo.
Definiz: § V. E altresì figuratam., parlandosi di persona, di suo volto, sembianza, e simili, vale Emaciato, Estenuato, Sformato, e simili. −
Esempio: Dant. Purg. 24: Qui non si vieta Di nominar ciascun, da ch'è sì munta Nostra sembianza via per la dieta.