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OMAGGIO.
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OMAGGIO.
Definiz: Sost. masc. L'atto del vassallo che si dichiara uomo del signore, promettendogli di metter fedelmente al suo servigio sè o cose sue.
Dal franc. hommage. ‒
Esempio: Vill. G. 489: Riconoscieno il detto re d'Araona per signore e re dell'isola di Sardigna, e promiserli che ciò che Pisani singulari e il Comune avessono possessione in Sardigna di tenerle da lui e fargline omaggio.
Esempio: Vill. M. 210: Avea trattato accordo col re Luigi, ed erano venuti a concordia che si dovessi dinominare Re di Trinacria, e riconoscere la Cicilia dal re Luigi e fargliene omaggio.
Esempio: Alam. L. Gir. 19, 18: Mille semo e mille poi Cavalier tutti in arme assai graditi, D'altri di men valor che non siam noi Numerar ci si possono infiniti, E perchè servi sono e fanno omaggio, Detta questa è la valle del servaggio.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 530: La parola Uomo, dopo quelle gran piene de' Barbari che affogaron l'Italia, traportata dal suo antico e comune, e come altre molte, a un nuovo e proprio significato ristretta, cominciò a valere propria spezie di servitù, che si disse omaggio, la quale in che cosa o quale atto specialmente o principalmente consistette, non saprei dire.
Esempio: Stat. Cav. S. Stef. I. 74: Non sia lecito a nostri cavalieri per alcun modo, senza licenzia del Gran Maestro, far di sè omaggio, o divenire uomo ligio, o contrarre lega o farsi, come si dice, fratel giurato con persona alcuna.
Definiz: § I. Per similit. ‒
Esempio: Dav. Tac. 1, 28: Ma Germanico quanto più alla somma speranza vicino, tanto più a Tiberio infervorato, gli fece da' vicini Sequani e da' Belgi giurare omaggio.
Definiz: § II. Pure per similit., a significare in senso generico Sottomissione. ‒
Esempio: Niccol. Arnal. 4, 14: Pietoso o vile Fosse costui, che primo a tanto omaggio Scender potea dalla suprema altezza, Periglio or t'è non imitarlo.
Esempio: E Niccol. Arnal. appr.: Il modo, Onde l'omaggio che così ti grava Maestà non le scemi (alla corona), io nella mente Ho già disposto, e tel farò palese.
Definiz: § III. E figuratam. ‒
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 530: Quel che si dice de' malefici, che fanno omaggio al demonio, par che vaglia, darsegli tutto in anima e 'n corpo: e di questo non s'arebbe forse a tener conto; se non che le maniere del parlare si soglion per l'ordinario pigliare dall'uso comune; e questo sarebbe segno che così valesse e si affacesse in que' tempi, ed io altro non posso arrecarne se non che generalmente tanto era a dire allora essere uomo del tale o del quale, quanto suo suddito o suo vassallo.
Definiz: § IV. E nel medesimo senso, parlandosi di creatura rispetto al tuo Creatore. ‒
Esempio: Montecchiell. Teol. Mist. volg.: Questo le dei rendere per tributo ogni dì in segno di suggezione o vero di spirituale omaggio.
Esempio: Bemb. Rim. 133: Da l'alma, ch'a te fa verace omaggio Dopo tanti e sì gravi suoi dispendj, Sgombra l'antiche nebbie, e tal la rendi, Che più dal mondo non riceva oltraggio.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 166: Notate la somma povertà dell'uomo. Imperocchè dove troveremo noi un omaggio proporzionato alla dignità di questo Dio così grande?
Esempio: E Segner. Incred. 222: Ma se è così, fu conseguentemente di espressa necessità che (Dio) manifestasse anche a gli uomini.... con quali riti si dovesse procedere in dargli omaggio.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 636: Ond'io più saldi e più devoti omaggi, Signor, ti rendo, e con più ardenti passi La scorta seguo de' tuoi santi raggi.
Definiz: § V. E per Atto di sottomissione e di fedeltà fatto dal suddito al sovrano. ‒
Esempio: Guicc. Stor. 1, 114: Consiglio e conforto voi (Ferdinando d'Aragona dice ai Napoletani) che mandiate a prendere accordo col re di Francia, e perchè possiate farlo senza macula dell'onor vostro, v'assolvo liberamente dall'omaggio e dal giuramento che pochi dì sono mi faceste.
Esempio: Porz. C. Op. 131: Publicarono, adunque, la pace e ne ferono segni di allegrezza; e a due uomini venuti dal re, che instavano che mandassero a Napoli a far nuova fedeltà ed a giurare l'omaggio, dissero che il Conte di Melito veniva in nome di loro tutti a darlo.
Esempio: Lipp. Malm. 12, 30: Un oratore intanto de' più bravi A Celidora Malmantile invia, Che del castello ad essa dà le chiavi, E rende omaggio colla diceria.
Esempio: Not. Malm. 2, 850: Rende omaggio colla diceria.... Fa un'orazione d'ambasciata, sermone o discorso, col quale rende ubbidienza.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 26, 44: Vi ha tutta l'Etiopia eletto In suo monarca; e le genti devote Vengono per vedervi e farvi omaggio.
Definiz: § VI. E figuratam. ‒
Esempio: Filic. Poes. tosc. 381: Le fan (alla Duchessa di Borgogna) gli omaggi delle genti scorta, E pace seco ed imeneo ti porta.
Definiz: § VII. Pur figuratam., per L'atto del riconoscere, accettare, la superiorità di checchessia. ‒
Esempio: Giobert. Primat. 310: La scienza rende perpetuo omaggio all'efficacia dell'arbitrio, al principato dello spirito sulla materia, e dell'uomo sul mondo.
Definiz: § VIII. E per Il censo del feudo, Tributo. ‒
Esempio: Vill. G. 489: Il castello di Castro riconoscer da lui, dandogliene l'anno libbre dumila di genovini d'omaggio.
Esempio: E Vill. G. 704: Il quale incontanente la rinvestì (la città di Reggio) e diede a quelli da Gonzaga signori di Mantova,... riconoscendola da lui per omaggio, dandogliene ogni anno un falcone pellegrino.
Esempio: Vill. M. 210: Avea trattato accordo col re Luigi, ed erano venuti a concordia che si dovessi dinominare Re di Trinacria, e riconoscere la Cicilia dal re Luigi e fargliene omaggio, e dargliene ogni anno certa somma sopra il censo della Chiesa, per suo omaggio.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 241: Giurò il re Aluigi in questa forma: Io giuro di dare l'omaggio al Re di Bella Marina come à ordinato Bofolino. Quando Elia e Bernardo udirono come el re giurava di dare trebuto, furono molti dolenti.
Definiz: § IX. E per Atto di ossequio, reverenza; ed anche Il segno onde tali sentimenti si manifestano: usato spesso coi verbi Fare omaggio, Prestare omaggio, Rendere omaggio, e simili. ‒
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 18: Ciascun che l'incontrava (l'asino), a sì molesto Fetor chiudeasi il naso, e si fuggia: Intanto ei si credea che per omaggio Ognun largo facesse al suo passaggio.
Esempio: E Fiacch. Fav. 1, 102: All'amico usignuol rendeano omaggio (gli uccelli), Come al più dotto musico selvaggio.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 295: L'omaggio a tua figlia Che in versi tessei, Se parla di lei, Non tace di te.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 447: Il pensiero.... riposa volentieri nel ricordo di pellegrini che sulla tomba del Poverello di Assisi o sulla cuna del suo povero Istituto lasciarono il più ricco degli omaggi, l'opera del loro ingegno, e basti citarne due soli.... Dante Alighieri e Federigo Ozanam.