Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DA,
Apri Voce completa

pag.1


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
DA
Dizion. 3 ° Ed.
DA'
Dizion. 3 ° Ed.
DA
DA,
Definiz: Preposizione che di sua natura serve principalmente a indicare allontanamento, remozione o separazione, così nel proprio come nel figurato.
Corrisponde all'Ab e al De dei Latini, e deriva dal lat. barbaro da per de, voce composta probabilmente delle prep. lat. de e a. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 93: È manifestissimo a chi punto punto osserva la forza della parola da, che segna il termine a quo, corrispondente alla parola a disegnante il termine ad quem, per parlare con gli scolastici.
Definiz: Serve pure ad altri usi, nei quali il Da corrisponde talvolta all'Ad dei Latini, e tal altra all'Apud.
Definiz: Essa preposizione Da, o con articolo o senza, presso gli antichi Grammatici, che tenean dietro ai Latini, era considerata come segno dell'Ablativo. –
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 135: Il numero de' segnacasi è posto variamente. I migliori ne assegnan sei: Di, A, Da, In, Per, Con.
Esempio: E Buomm. Ling. tosc. 137: L'uso de' segnacasi, come s'è detto, è tale che Di serve al genitivo, A al dativo, e Da all'abblativo.
Definiz: § I. Si unisce frequentemente con gli articoli, e se ne formano le preposizioni articolate Dal, Dallo, Dagli, Dalli, Dai e Da', Dalla, Dalle. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Tristi fummo Nell'aer dolce che dal sol s'allegra.
Esempio: Brev. Mar. Pis. 469: In della qual pena ciascuno di loro consuli condennato debbia essere e sia dalli loro modulatori.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 121: L'anima si lava da' peccati nella confessione.
Esempio: Petr. Rim. 2, 177: Giammai.... nocchier [fu] sì presto A volger nave dagli scogli in porto.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 268: Senza partirmi guari dallo effetto che voi.... ragionato avete.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 100: Io sono da tutti stimolato; e dalla sua insolenza, e dai suoi tirato pe' capelli.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 324: Il nocciolo di ciriegia premuto dalle dita, scappa con velocità.
Esempio: Mont. Iliad. 18, 470: Comandò l'almo Pelide, Che dai compagni al fuoco si ponesse Sul tripode un gran vaso.
Esempio: Leopard. Poes. 37: Dall'uno all'altro polo.
Definiz: § II. Da trovasi talora eliso dalla vocale della parola che segue, specialmente se incomincia per A. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Qui vid'io gente più che altrove troppa, E d'una parte e d'altra, con grand'urli Voltando pesi per forza di poppa.
Esempio: E Dant. Parad. 6: D'entro alle leggi trassi il troppo e il vano.
Esempio: Petr. Rim. 1, 139: Così fu' io da' begli ocelli lucenti E d'un dolce saluto insieme aggiunto.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 297: Ambrogiuolo da una parte e d'altra spaventato,... in.... presenzia di Bernabò e di molti altri,.... come stato era il fatto narrò ogni cosa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 135: Di fattezze, qual si pinge Esopo, D'attristar, se vi fosse, il Paradiso.
Esempio: Bern. Orl. 1, 5: Nè forza alcuna al fin può far difesa, Che battuta non sia d'Amore e presa.
Esempio: Car. Eneid. 2, 841: Qui come d'atra e torbida tempesta Spaventate colombe ec.
Definiz: § III. Da trovasi usato, per una certa proprietà di linguaggio, senza l'articolo, benchè in costrutto che lo richiederebbe. –
Esempio: S. Ag. C. D. 4, 95: Avendo fame, venne loro la manna da cielo.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 315: Essendo a lui il calendario caduto da cintola, ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 224: Che venir possa fuoco da cielo, che tutte v'arda.
Definiz: La preposizione DA serve specialmente a significare una gran quantità di relazioni, delle quali noteremo le principali. L'Allontanamento, la Remozione, il Cambiamento: la Separazione, la Distanza, la Differenza: l'Origine, la Provenienza, la Dipendenza, la Successione: la Cagione, la Ragione, il Motivo: la Direzione, il Fine, l'Uso, l'Ufficio: l'Attezza, la Confacenza, la Convenienza, il Valore o Pregio, l'Opportunità: l'Approssimazione, la Durata, il Passaggio, l'Ultimo termine del moto: l'Appartenenza, la Qualità o Segno distintivo: la Posizione o Situazione, il Luogo, o la Parte, il Tempo determinato. Finalmente registreremo le correlazioni fra il Da e altre voci, le locuzioni, e le maniere.