Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
INCERARE.
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INCERARE.
Definiz: Att. Spalmare di cera, Stendere la cera su checchessia.
Dal lat. incerare. –
Esempio: Car. Long. 22: Seguito il caso di poco, eccoti venir la Cloe con le sue pecorelle, la qual portava seco per donare al suo Dafni una sampogna nuova; e perciocchè non era del tutto compita, la veniva per via incerando, intonando e facendo i soliti cenni della sua venuta.
Definiz: § I. Vale anche Chiudere, Turare, con cera.
Definiz: § II. Onde Incerarsi gli orecchi, o Incerare, gli orecchi, vale, figuratam., Chiuderli per non udire checchessia. –
Esempio: Dat. Lez. II, 3, 168: Incerate l'orecchie a i canti lusinghieri delle lascivie, apritegli a quelli della virtù; e fate conoscere che ec.
Definiz: § III. Riferiscesi a filo da cucire, spago, e simili, e vale Renderlo più compatto e resistente, strisciandolo con un pezzetto di cera che tiensi in mano. –
Esempio: Pulc. L. Son. 81: E fa' che spesso pur lo spago inceri.
Definiz: § IV. Neutr. pass. incerarsi Coprirsi, Rivestirsi, di cera. –
Esempio: Magal. Donn. immag. 211: In puro argento, A fuoco lento Stempra cera candidissima, Con la man delicatissima Lo vi tuffa (il velo) onde s'inceri.