Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
GRACCHIA.
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GRACCHIA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Cornacchia; ma è voce di raro uso.
Dal lat. gracula, femm. di graculus. –
Esempio: Varch. Ercol. 67: Uno che non parli, ma cinguetti come le gracchie.
Definiz: § I. Figuratam., detto per ingiuria apersona o di persona, vale Ciarliero fastidioso, Chiacchierone, Cicalone. –
Esempio: Varch. Ercol. 23: Coloro che odiano, non solo giudicano le virtù essere minori di quello che sono nelle cose odiate, ma le reputano vizj, chiamando verbigrazia, uno che sia liberale, prodigo o scialacquatore, e uno ben parlante, gracchia o cicalone.
Esempio: E Varch. Ercol. 67: Dicesi ancora dalle mulacchie gracchiare, cioè cicalare, come le putte, onde vien gracchia, cioè uno che non parli, ma cinguetti come le gracchie.
Esempio: Grazz. Comm. 160: Cinguetta meno, dico, chè tu sei una gracchia.
Definiz: § II. E nel medesimo senso trovasi anche detto Ser Gracchia. –
Esempio: Pulc. L. Son. 24: Or oltre un cavalluccio, Ch'io ti veggio, Ser Gracchia, tuttavia Cavar di sotto un dì la cianfonia.