1)
Dizion. 5° Ed. .
GRACCHIA.
Apri Voce completa
pag.450
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
GRACCHIA. Definiz: | Sost. femm. Lo stesso che Cornacchia; ma è voce di raro uso. |
Dal lat. gracula, femm. di graculus. – Esempio: | Varch. Ercol. 67: Uno che non parli, ma cinguetti come le gracchie. |
Definiz: | § I. Figuratam., detto per ingiuria apersona o di persona, vale Ciarliero fastidioso, Chiacchierone, Cicalone. – | Esempio: | Varch. Ercol. 23: Coloro che odiano, non solo giudicano le virtù essere minori di quello che sono nelle cose odiate, ma le reputano vizj, chiamando verbigrazia, uno che sia liberale, prodigo o scialacquatore, e uno ben parlante, gracchia o cicalone. | Esempio: | E Varch. Ercol. 67: Dicesi ancora dalle mulacchie gracchiare, cioè cicalare, come le putte, onde vien gracchia, cioè uno che non parli, ma cinguetti come le gracchie. | Esempio: | Grazz. Comm. 160: Cinguetta meno, dico, chè tu sei una gracchia. |
Definiz: | § II. E nel medesimo senso trovasi anche detto Ser Gracchia. – | Esempio: | Pulc. L. Son. 24: Or oltre un cavalluccio, Ch'io ti veggio, Ser Gracchia, tuttavia Cavar di sotto un dì la cianfonia. |
|