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Dizion. 5° Ed. .
COLLOQUIO.
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COLLOQUIO. Definiz: | Sost. masc. Il parlare insieme di due o più persone, e propriamente intorno a cose di qualche momento. |
Dal lat. colloquium. – Esempio: | Liv. Dec. III R. 15, 17: Li quali nascosamente aveano avuti colloquj co' nimici. | Esempio: | Dant. Conv. 389: Dice Tullio.... in persona di Catone vecchio: «A me è ricresciuto e volontà e diletto di stare in colloquio più ch'io non solea». | Esempio: | S. Greg. Omel. 3, 122: I pubblicani e' peccatori vennero al Redentore nostro, e non tanto furono ricevuti a colloquio, ma eziandio a convito. | Esempio: | Belc. F. Pros. 5, 58: Venne nei dì Eulogio, santo Patriarca d'Alessandria. E essendo noi in familiare colloquio, ci narrò, dicendo ec. | Esempio: | Dat. Vit. Pitt. 63: Questo colloquio [tra Socrate e Parrasio], da me largamente volgarizzato, si legge appresso Zenofonte nel libro 3 de' Memorabili. |
Definiz: | § Si disse per Conferenza, Consulta, tenuta intorno a pubbliche faccende, innanzi all'adunanza nella quale doveva farsi il partito. – | Esempio: | Machiav. Pros. stor. pol. 4, 125: Scrive [la Signoria] agli ambasciatori, e riceve lettere; raguna le Pratiche, che loro chiamano Colloquj, de' loro più savj cittadini. | Esempio: | E Machiav. Pros. stor. pol. 4, 129: Di qui nasce che eglino hanno bisogno di fare i Colloquj de' cittadini che non sono nè nei Magistrati nè nei Consigli. |
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