Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CORAME.
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CORAME.
Definiz: Sost. masc. Term. dell'Arte antica. Cuoio lavorato o stampato, e spesso fregiato d'oro, per addobbo di camere, sale, sedie, o simili; Paramento di cuoio.
Dall'antiquato corame per coiame. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 174: Dorasi ancora in un'altra maniera, che si chiama a mordente: il che si adopera ad ogni sorte di cose; pietre, legni, tele, metalli d'ogni spezie, drappi e corami; e non si brunisce.
Esempio: Lorin. Fortif. 286: Per compita sicurtà si prevaleranno d'una mezza spalliera di quelli corami d'oro che si usano per paramenti.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 92: La boria, della spesa non tien cura; Corami, drappi, arazzi, a i muri spiega.
Esempio: Tass. Dial. 1, 350: La sala era fornita di corami, e d'ogn'altro ornamento che ad abitazion di gentiluomo fosse convenevole.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 159: Ho fatta fornire la mia camera estiva di corami e di trabacca orrevole.
Esempio: Buomm. Verg. 26: Coprendo le mura.... con panni di seta o d'arazzi, o di corami, o con portiere.