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1) Dizion. 5° Ed. .
CARME
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CARME.
Definiz: Sost. masc. Componimento poetico, e più particolarmente lirico; Canto; ed al plur. anche per Versi o Parte di poema. Voce, più che altro, propria della poesia.
Dal lat. carmen. –
Esempio: Dant. Purg. 22: Disse il Cantor dei bucolici carmi.
Esempio: E Dant. Parad. 17: Sì che, se luogo m'è tolto più caro, Io non perdessi gli altri per miei carmi.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 507: Io, cioè Dante, non perdesse li altri, cioè luoghi del mondo, per mie' carmi, cioè per mie' versi e per mia poesi.
Esempio: Petr. Rim. 1, 226: Ennio di quel cantò ruvido carme.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 10: Sì che non è per mai trovarsi stanco Di farvi onor nei suoi vivaci carmi.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 5: Emulo di Goffredo, i nostri carmi Intanto ascolta, e t'apparecchia all'armi.
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 39: Or qui, Musa, rinforza in me la voce, E furor pari a quel furor m'inspira, Sì che non sian dell'opre indegni i carmi, Ed esprima il mio canto il suon dell'armi.
Definiz: § I. E per Componimento poetico, accompagnato da una particolare modulazione di voce, detto o recitato cantando. –
Esempio: Tass. Gerus. 7, 7: Seguite.... Che non portano già guerra quest'armi All'opra vostra, a i vostri dolci carmi.
Definiz: § II. Per Vaticinio, Responso; perchè questi erano più comunemente dati in versi. –
Esempio: Car. Eneid. 6, 110: Quel che prima ti chieggio è, che i tuoi carmi S'odan per la tua lingua.
Definiz: § III. Per Parola o Scongiuro magico. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 42: E seppi poi come i demonj industri, Da suffumigi tratti e sacri carmi, Tutto d'acciaio avean cinto il bel loco.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 3, 15: O che natura sia d'alcuni marmi, Che muovin l'ombre a guisa di facelle, O forza pur di suffumigi e carmi, E segni impressi all'osservate stelle ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 7, 147: Il Cavalier dal labbro il vino arretra, E si palesa al Re, che d'ira arrabbia. Contra la moglie corre, e sfodra l'arme, Ed ella verso il ciel s'alza col carme.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 1: Ismen che al suon de' mormorati carmi Sin nella reggia sua Pluton spaventa.
Definiz: § IV. E per Iscrizione, Epigrafe, ed anche per le Parole ond'è composta l'iscrizione. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 57: E volendo vietar che non se n'arme Cavallier paesan nè peregrino, Scrive nel verde ceppo in breve carme: Armatura d'Orlando paladino.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 36, 42: In quel boschetto era di bianchi marmi Fatta di nuovo un'alta sepoltura. Chi dentro giaccia, era con brevi carmi Notato a chi saperlo avesse cura.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 14, 179: Che giunta al fin del suo mortal cammino, Vide la sua nutrice, e i ricchi marmi Notò, che lei coprîr, con questi carmi.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 63: Se non ch'io possa un bel trofeo dell'armi Drizzar nel Cairo, e sottopor tai carmi.
Definiz: § V. Carme trovasi, con maniera ardita e presa dal latino, adoperato a significare Suono, Squillo di strumenti più particolarmente da guerra. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 29: Dicea con chiaro e bellicoso carme Più d'una tromba che scorrea d'intorno.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 30: E canta in più guerriero e chiaro carme Ogni sua tromba, e maggior luce han l'arme.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 9, 63: Ma tosto ecco ch'al cielo i fieri carmi S'alzano e delle trombe e de' tamburi.
Esempio: Metast. Dramm. 6, 239: Gli orridi carmi Di mille trombe, le minacce, i gridi...., lo spavento abbatte I più forti.