Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FILO.
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FILO.
Definiz: Sost. masc., che nel plur. fa anche Fila di gen. femm. Tiglio del lino, della canapa e di altre piante tessili, ovvero lana, seta, cotone, ridotto, mediante particolari operazioni, lungo, cilindrico, sottile, e che, unito in due o più capi, serve a cucire, tessere, e ad altri lavori, od usi.
Dal lat. filum. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 219: Ella li diede una pallottola di pece e un gomitolo di filo; col quale filo, legato all'entrata del laberinto, Teseo entrò.
Esempio: Bocc. Amet. 96: Minerva.... insegnò le raccolte lane tirare in ritondo filo, e di quello comporre tele più utili a' vestimenti che le salvatiche pelli.
Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 131: Il loro filo (delle sete crude).... sia sottile e ritondo e coroso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 90: Tosto che 'l castellan di Damïata Certificossi ch'era morto Orrile, La colomba lasciò, ch'avea legata Sotto l'ala la lettera col filo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 34, 88: Nel primo chiostro una femina cana Fila a un aspo traea da tutti quelli, Come veggiàn l'estate la villana Traer dai bachi le bagnate spoglie.
Esempio: Bandell. Novell. 2, 87: Sono venuta a prender il filo che filato avete.
Esempio: Varch. Boez. 9: Aveva le sue vestimenta di fila sottilissime, e con maravigliose artifizio, e d'una materia indissolubile conteste.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 51: Poi scorge, in lei guardando, estrania cosa, Chè dal collo ad un filo avvinta pende Rinchiusa carta e sotto un'ala ascosa.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 12: Ma nella corda l'istesso atto dell'attorcerla, stringe le fila scambievolmente tra di loro in maniera che tirando poi con gran forza la fune, i suoi filamenti si spezzano.
Esempio: Red. Cons. 1, 65: Sasso grossissimo ritenuto da sottilissimo filo.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 239: Aviam determinato essere la tela un intessimento di fila. Ora e' bisogna che vo' sappiate che questo intessimento si fa con disporre per lo lungo due ordini di filamenti che si chiama l'ordito, e attraverso di questi due ci si conduce un altro filo, che si chiama il ripieno.
Definiz: § I. Riceve varj aggiunti che ne determinano la specie, indicando la materia onde si trae, come di canapa filo di canapa, di cotone filo di cotone, di seta filo di seta, di refe filo di refe, ec. –
Esempio: Cellin. Pros. 148: È grosso quanto un fil di refe da cucire.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 11: Ma una corda composta di fili di canapa non più lunghi di due o tre braccia l'uno, come potrà ridursi alla lunghezza di cento, restando tanto gagliarda?
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 3, 12: Ma ditemi, signor Simplicio, non potreste voi di un sol filo di canapa tener l'una dell'estremità talmente stretta fra le dita, che io tirando dall'altra, prima che liberarlo dalla vostra mano, lo rompessi? Certo sì: quando dunque i fili della canapa fusser non solo, ec.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 146: Gugliate o fili di sottilissimo refe.
Esempio: Targ. Vaiuol. 30: Se avessimo avuto del filo di bambagia o di lino inzuppato, ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 39: Ecco i bei colli, ecco la piaggia agreste, Donde si tiran le paglie sottili, Che in lieve trecce vagamente inteste Sembran di seta rilucenti fili.
Definiz: § II. Figuratam. e in locuz. figur. –
Esempio: Bern. Orl. 41, 3: Omero, il quale è 'l re degli scrittori, Dice che le parole han tutte l'ale; E però, quando alcuna uscita è fuori, Per trarla in dietro il fil tirar non vale.
Esempio: Segner. Pred. 4: Però che manca? manca che strappisi solamente quel filo che vi tien come pendenti sopra la bocca di un baratro si profondo.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 508: Si trovò con un sottilissimo e invisibile filo, attaccato a quelle troppe e troppo gran cose.
Esempio: Capp. Longob. 161: Durò quattro anni il pontificato suo, nel quale si veggono avvolte gran fila come in piccola matassa.
Esempio: E Capp. Longob. 193: Veniva [il gius canonico] a intessersi nelle fila stesse di quel diritto feudale che gli imperatori professavano.
Definiz: § III. Pure figuratam., e in locuz. figur., riferito comecchessia alla materia onde si compone un'opera letteraria, scrittura e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 249: Ma però che mi manca a fornir l'opra Alquanto delle fila benedette Ch'avanzaro a quel mio diletto padre, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 30: Ma perchè varie fila a varie tele Uopo mi son, che tutte ordire intendo, Lascio Rinaldo e l'agitata prua, E torno a dir di Bradamante sua.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 213: Anzi (disse) voi gittarete nuove fila, sopra le quali meglio potrò andar tessendo il mio ragionamento.
Definiz: § IV. Fila, dicesi a Una certa quantità di fili sfilati un per uno da pezzi per lo più di panno lino vecchio, che uniti in faldelle si adoprano per medicare piaghe o ferite. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 536: S'inventarono però alcune medicine grossolane, che per fortuna riuscirono buone a mitigare il dolore, e le coperte de' cavalli fornirono di fila e di fasce.
Esempio: Algh. Litot. 56: Di tutte queste fasce e pezze, che servono per medicare, se ne faccia un buon assortimento, ed insieme con de' fardelli di fila si pongano ordinatamente sopra una tavola vicino alla stanza dov'è il letto.
Esempio: Targ. Vaiuol. 30: Dopo inseritone un pezzetto (del filo) nell'incisione, potevano coprirla con una faldella di fila.
Esempio: E Targ. Valdin. 1, 69: Sarebbe come chi avesse maggior paura delle docciature d'acqua pura, e delle faldelle di fila bagnate con essa acqua, che di una piaga corrotta, ec.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 219: Non avendoli recato vantaggio i compensi ovvj in simili malattie, li fu proposta la doccia della Terma Leopoldina per un'ora, mattina e sera, e negl'intervalli, l'apposizione delle semplici fila.
Definiz: § V. Fili chiamatisi Quelle sottili cordicelle, più spesso di spago, che servono a tirar gli zimbelli al paretaio, o a far agire i burattini, od altri fantocci. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 7: Per via di minutissimo figure, Che varj fili sosteneano e varj Fili moveano all'opre, Tirati ed allentati or molto, or poco, Con più fretta o minore, in quella guisa Che 'l tessitor tra 'l pettine i suoi stende.
Esempio: Magal. Lett. scient. 28: Non credo già io, ch'e' seguitassero a maravigliarsi, poichè e' seppero essere stati sollevati (certi Amorini) da alcuni fili artifiziosamente coperti.
Esempio: Panant. Paret. 56: Non v'è bisogno d'affannose prove; Sol da un picciolo fil tutto dipende, Con un semplice fil tutto si muove.
Definiz: § VI. Filo usasi assolutam. per Filo, o Tela, di lino. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 296: Fia bello di filo [il panno] come le camice logore.
Esempio: Land. Diar. 6: Menai la donna in domenica sera, in ca' detto Domenico. Ebbi di donora:... 24 fazzoletti in filo da mano, 6 sciugatoj in filo.
Definiz: § VII. Filo, per similit., chiamasi Qualsivoglia cosa che sia ridotta a guisa di filo; onde Filo di ferro, di rame, d'ottone, d'acciaio, d'argento, d'oro, e simili, e genericamente Filo metallico, dicesi di Ferro, Rame, Ottone ec., ridotto sottile e lungo come filo, mediante la filiera. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 385: Si faccia a modo d'una casa ch'abbia il tetto e le pareti di fil di rame, spessamente reticolato, dove si mettano fagiani, pernici.
Esempio: Dant. Purg. 13: A tutte un fil di ferro il ciglio fora E cuce, sì come a sparvier selvaggio Si fa, però che queto non dimora.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 232: Nel giardino entrarono due giovinette d'età forse di quindici anni l'una, bionde come fila d'oro e co' capelli tutti innanellati.
Esempio: Pucc. A. Canz. 7: Di fila d'oro paiono i capelli.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 56: Avea la rete già fatta Vulcano Di sottil fil d'acciar.
Esempio: Car. Eneid. 7, 975: Per fregiar più nobili armature [vedesi] Tirar lane d'acciar, fila d'argento.
Esempio: Cellin. Pros. 141: Nel commettere le gambe, le braccia e la testa al corpo, furno necessitati a legarla con fili di argento.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 183: In alcune traverse dove vanno i ferri si mette fili di rame impiombati, acciocchè possino reggere e legare l'opra.
Esempio: Galil. Op. astronom. 5, 375: Per fuggire l'offesa della ruggine, sarà bene che la corda sia un filo d'oro tirato per sottilissima trafila.
Esempio: Stratt. Port. 38: Fil di rame e fil d'ottone, il cento a peso lire sette e soldi dieci.... Fil di ferro, il cento a peso lire nove.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 109, 1: È composto questo strumento di due cristalli o vetri legati in un filo d'ottone, argento o altro metallo.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 20: Lo stesso avviene d'un gravicembalo. Pezzuoli di legno diventan tasti, pennuzze si fanno lingue, fili di ferro o d'ottone acquistano voce.
Esempio: Volt. Op. 1, 2, 8: Uno [dei miglioramenti].... consiste nel cambiare e forma e materia ai pendolini,... sostituendo ai fili metallici sottilissimi due nude paglie lunghe circa due pollici.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 228: Nulla vale a impedirli (i pipistrelli), se non il chiudere le finestre (non opportuna cosa), o armarle d'ammagliato di fil di ferro o d'una rete.
Definiz: § VIII. E in senso particolare, chiamasi Quello, per lo più di rame, che serve a condurre la elettricità; onde Filo di salute, si chiamò Quel filo metallico che negli ordigni elettrici serve a disperdere la elettricità atmosferica nella terra o nell'acqua. –
Esempio: Volt. Op. 1, 1, 201: Mi figuro.... di veder voi impugnata una boccetta, portarla a toccar coll'uncino il campanello o filo proveniente dall'asta metallica, e con essa isolato, mentre coll'altra mano toccate l'altro campanello o filo deferente continuo, che va a seppellirsi in terra, e che noi chiamiamo filo di salute.
Esempio: E Volt. Op. 2, 136: Vuol preferirsi il conduttore frankliniano.... in riguardo soltanto della sicurezza in cui pone l'osservatore, qualor vi si abbia provveduto a dovere con quel grosso filo di ferro, che filo di salute si chiama.
Esempio: E Volt. Op. 2, 137: Non disapprovo.... che in tal caso per le osservazioni dell'elettricità atmosferica si ricorra ad un conduttore frankliniano ben munito, piuttosto che al mio, non munito del filo scaricatore.
Esempio: Pindem. Poes. 47: Come fulmine va sul fil che il mena.
Definiz: § IX. Pure in particolare detto d'oro filo d'oro e d'argento filo d'argento, vale Quello che, ridotto in strette e sottilissime lame, si avvolge e si torce sul fil di seta.
Definiz: § X. Fila d'oro, figuratam. e poeticam., sono chiamati i Capelli che per la biondezza somiglino ad oro. –
Esempio: Ar. Rim. 1, 305: Qualvolta io penso a quelle fila d'oro (Ch'al dì mille vi penso e mille volte), Più per error, dall'altro bel tesoro, Che per bisogno e buon giudicio tolte, Di sdegno e d'ira avvampo, ec.
Definiz: § XI. Per Sottilissimo cilindro in cui sieno ridotte altre materie, come vetro, ec. –
Esempio: Red. Lett. 2, 162: Nella medesima scatola saranno ancora altri fili di vetro e diritti e torti e inanellati.
Esempio: E Red. Lett. 2, 163: Si fabbricarono in prima i fili, e poscia le gocciole, quali crede ec.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 74: Si leghi.... intorno alla bocca C del collo C B la vescica E F, la quale abbia fermato nella legatura del fondo F un sottilissimo fil di vetro, ec.
Definiz: § XII. Figuratam. e poeticam. Fila, parlandosi di strumenti musicali, vale Corde. –
Esempio: Parin. Poes. 14: Non meno di costui facile al letto Del mio signor t'accosta,... tu che mostri altrui Come vibrar con maestrevol arco Sul cavo legno armonïose fila.
Definiz: § XIII. Per Quella sostanza viscida che i ragni e alcuni insetti, come i bachi da seta, mandano fuori dalla bocca in forma di lungo e sottilissimo filo, e ne fanno la tela o il bozzolo. –
Esempio: Bocc. Amet. 96: E' piccioli aragni facenti più preziose fila, usi di consumarsi in esse, cominciarono ad essere rubati da cupide mani.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 2, 116: Rugiada.... attaccata a quei fili di ragni che si traversano tra le stoppie e pruni.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 192: Costui (un brucolino) lega con fila di seta cavate dalla sua bocca tutte l'estremità di quelle dentate esterne foglie, chiamate da alcuni alabastri.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 163: Appiccato in un subito con la loro colla un tal filo da quella banda, presso a quello ne attaccano un altro.
Esempio: E Ginann. Malatt. Gran. appr.: E questi primi fili loro servono di piano per altri fabbricarvene sopra.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 182: Giova che le scope siano in dovuta quantità, affin di porgere ai bachi un gran numero di appigli ove attaccare il filo.
Esempio: E Lambr. Bach. Set. 189: Metteteli altrove (i bachi) o in mannelli coperti di fogli, o anco in cestini ripieni di robiccia leggera e solla, ove siano come costretti ad attaccare il filo.
Definiz: § XIV. Fili si chiamano Quella specie di ragnateli che, massime in autunno, veggonsi talvolta per l'aria. –
Esempio: Soder. Agric. 18: Quando si vedranno per le strade e per i campi certi fili sottilissimi e spessi, a guisa di tele d'aragni, e tremuli per il vento, sarà segno di pioggia tempestosa.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 340: Quest'autore ricorre non alle corde ma alle fila de' ragnateli del cielo, come apertamente vedrete nell'andare esaminando questi due punti pur ora accennativi.
Definiz: § XV. Filo, detto di piante, vale Ciascuna delle sottili particelle filamentose che ne formano il tessuto. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 159: Si conosce che è fatto (il lino messo in macero) quando le sue membrane o fili s'allargano assai.
Definiz: § XVI. Ed altresì applicasi a Ciascuna delle particelle sottilissime, onde si compongono i tessuti del corpo dell'animale. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 85: Che se a sorte rispondessero, potersi dire che abbiano mutato naso benissimo, mercè che col tanto stuzzicare e ristuzzicare quelle fila e quelle papille nervose, delle quali è tutta come trapuntata e fiocchettata la tunica del sensorio, queste s'affilano, come fa il rasoio sulla ruota; rispondo, ec.
Definiz: § XVII. Per similit., parlandosi di cacio, o d'altra cosa grassa o viscosa, chiamasi Quella sottilissima e lunga particella di essi, che distaccandosi dal tutto si distende a guisa di filo.
Definiz: § XVIII. Per Stelo, Gambo, ed altresì Barbolina, di erbe, o di piante sottili; onde Un fil d'erba, in proposizioni negative, usasi per una certa enfasi a denotare povertà di vegetazione, sterilità, ec. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. 35: Un filo di paglia vale qualche cosa: che se non valesse nulla, il fastello della paglia non varrebbe nulla, che val tre e quattro soldi.
Esempio: E Fr. Giord. Pred. S. appr.: Se queste fila della paglia non avessero fine, varrebbe più che tutti i tesori di questo mondo.
Esempio: Bern. Orl. 6, 33: E par, ch'egli abbia in mano un fil di paglia.
Esempio: Soder. Coltiv. 68: E questo è un segreto bellissimo per far creare la barba all'uva, e barba così fatta, che sien fili lunghi, quasi da potersi con un pettine pettinare.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 222: Il riuscimento fu secondo l'espettazione del non vi nascer filo d'erba.
Esempio: Segner. Mann. marz. 26, 2: Ogni terra in genere, per fertile ch'ella sia, non può da sè produr nè pure un fil d'erba senza il benefizio dell'acqua.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 357: Molta parte della campagna è sterile, che non vi nasce neppure un filo d'erba.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 132: La loro attività (delle radici del frumento) si vede anche meglio nella primavera, in cui le fila crescono con maggior vigore, e mostran d'esser bene accestite.
Definiz: § XIX. E per Ciascuno dei culmi secchi della paglia da cappelli. –
Esempio: Lastr. Agric. 3, 11: Imbiancata che sia [la paglia da cappelli],... si sceglie, cioè si riduce a fili eguali, fini, grossi, mezzani, ogni sorte da per sè.
Definiz: § XX. Filo di checchessia, e più, spesso Un filo, di checchessia, usasi per Minima particella, Piccolissima quantità, di esso, Un nonnulla, Un minimo che. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 96: Andandosi affibbiando per l'orto, ebbe vedute queste tre bestie selvagge, e oltre a ciò che non aveano lasciato filo di buona opera, avendo ogni cosa e roso e guasto.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 2, 134: Or pensate, quanto vi bisogni risplendere di virtù, e virtù specchiata, purissima, senza filo di ombra, di fumo.
Definiz: § XXI. E in modo particolare, Un fil di voce, dicesi per Voce debolissima; e Un fil di salute, di giudizio, e simili, dicesi per Pochissima salute, e Pochissimo giudizio; ed usasi più spesso col verbo Avere Non avere un fil di salute o doi giudizio, ed in proposizioni negative. –
Esempio: Parin. Poes. 209: E manda per gran foce Di bocca un fil di voce.
Definiz: § XXII. Pure in modo particolare, Un fil di paglia, in proposizioni negative e figuratam., vale Un nulla, Un minimo che, Niente. –
Esempio: Bern. Orl. 52, 52: Io non gli stimo tutti un fil di paglia, Circoncisi, marran, popol immondo.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 1, 61: E quando entraro nel Saminiatase, Non toccaron nemmeno un fil di paglia.
Definiz: § XXIII. Filo di aria, vale Sottilissima colonna di essa. –
Esempio: Bart. D. Tens. 12: Ma qui ella [l'aria] accorrerebbe indarno, atteso la compressa e impenetrabil materia ch'è il vetro non bucherato di pori, non traforato con ispiragli, per cui possa entrar filo d'aria.
Esempio: E Bart. D. Tens. 26: Che se (come altri vuole) v'entra quel filo d'aria, non veggo per qual cagione s'abbia a dire ch'egli non pesi tanto che basti a premere, ec.
Definiz: § XXIV. Filo d'acqua, dicesi in particolare Quella quantità, o volume, o vena, d'acqua che uscendo da qualsivoglia luogo o recipiente, cade o s'inalza, mantenendosi sempre presso che eguale. –
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 363: Dove il filo dell'acqua cadente è più sottile, egli è per sua natura più veloce, che dove esso è grosso.
Esempio: Bart. D. Giapp. 5, 26: Era quivi apparecchiata una gran mestola di legno, alla quale.... aprivano un foro, fattole giù nel fondo, tal che ne scolava un grosso filo d'acqua, col quale andavano ricercando ogni parte della vita de' servi di Dio ignudi, ec.
Esempio: E Bart. D. Tens. 25: Prendasi uno strettissimo cannellin di cristallo da amendue i capi aperto, e immergasi coll'un d'essi nell'acqua; ella vi salirà dentro fino a cinque dita d'altezza,... anzi fino a diciotto, in un altro sì angustissimo, che a passare per esso un filo d'acqua, conveniva ch'egli si assottigliasse quanto un capello.
Esempio: Salvin. Iliad. 583: Come quando uomo fontanier, da fonte D'acqua bruna, conduce il fil dell'acqua Per le piante e per gli orti.
Esempio: Pap. Nat. Cald. 19: Chi ciò negasse, potrebbe altresì.... negare che il filo dell'acqua, che si vede scappare dallo zampillo d'una fonte, non sia sempre nuova e nuova acqua.
Definiz: § XXV. E in locuz. figur. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 25, 1, 9: Di quel meschin filo d'acqua che sono in me stesso, diverrò un mare in Dio.
Definiz: § XXVI. Filo dell'acqua, vale la Corrente dell'acqua, e più particolarmente Quella parte della corrente in cui l'acqua ha maggior velocità. –
Esempio: Stor. Nerbon. volg. 129: Sanza romore, e per lo diritto mezzo del filo dell'acqua, entrarono tra tutta l'armata di Tibaldo.
Esempio: Capp. G. Comment. Pis. 261: E già piantate molte bombarde grossissime su pel fil dell'acqua, non ardirono d'entrare nella foce.
Esempio: Vinc. Nat. Pes. acq. 1, 106: Si provò che il filo dell'acqua de' fiumi era un concorso di moti riflessi dell'acqua percossa nelle sue rive, e lì si multiplicava, e s'inalzava, e concavava sotto del suo fondo.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 225: Era portato dal fil dell'acqua rapido sì, che lo tirava quasi in fondo.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 4, 329: Facendo che fusse prima ricevuto l'impeto dell'acque da travoni fitti nel fondo del letto, e tranquillato in questa maniera il fil dell'acqua con questo legame, ebbe ec.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 19: Per lo che [l'acque] divise e deviate si portino dal lor vero filo per ben mille maniere.
Esempio: Guglielmin. Nat. Fium. 57: Dove il fondo è più basso, ivi maggiore è la velocità [del fiume]; dove più alto, ivi minore; e questa parte più veloce si chiama filo o filone, e da alcuni spirito del fiume, e da altri testa o via dell'acqua.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 39: Mentre seguiam dell'onda il dritto filo E si costeggian le fiorite rive, Come già Caritone ed Ippofilo, Io ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 335: La barca, parte rompendo, parte secondando il filo dell'acqua, doveva fare un tragitto diagonale.
Definiz: § XXVII. E detto di luce, o fuoco, vale Sottilissimo raggio. –
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 505: Se in un solido masso di pietra viva si facesse uno screpolo, un sottil pelo, che ne uscirebbe, dove nel sasso fingiamo che fosse rinchiuso il mare o nascoso il sole? Di quello uno schizzo d'acqua, di questo un filo di luce.
Esempio: E Bart. D. Inghilt. 1, 123: Ne provò delle sotterranee.... (delle carceri), e senza uno spiraglio a prendervi un fil di luce.
Esempio: Magal. Lett. scient. 33: È l'aria quella che sempremai piombandosi sopra la massa del fuoco, te lo fila in raggi finissimi, e lo diffonde, che perciò potria chiamarsi l'aria la trafila del fuoco, conciossiacosachè d'una rozza massa ne produce fila finissime, e lo macina in polvere minutissima, che è poi la luce.
Definiz: § XXVIII. Filo chiamasi anche il Taglio d'ogni arme o strumento destinato a tagliare, radere, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 49: Rabicano,... sì destro ed agil era, Che nel margine estremo trovò strada; E sarebbe ito anco su 'n fil di spada.
Esempio: Alam. L. Gir. 20, 103: E se voi no 'l volete, Ritornatevi indietro ad altra strada; Che questa si guadagna con fatica, Con la punta di lancia, e fil di spada.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 2, 287: Se io dicessi: la costola del coltello non taglia; e uno, contraddicendomi, tagliasse col filo, e dicesse: Ecco che tu hai il torto, perchè la costola taglia, ec.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 15: Piglia egli (l'arrotino).... il ferro poco tagliante per affilarlo, e.... d'ottuso e grosso filo, e poco buono a tagliar ch'egli era, il rende acuto e sottile in breve tempo, e affilato e tagliente.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 326: Al secondo piano si custodivano l'armi della persona del Re, disposte con buon ordine attorno alle mura; dove gli archi, le frecce,... dove le spade, e gli spadoni a due mani di legni rari, col suo filo di pietra focaia, e con le guardie riccamente guarnite.
Definiz: § XXIX. Figuratam. e in locuz. figur. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 24, 2, 3: Una falce d'inconsumabil diamante, che miete e atterra,... nè già mai le si rintuzza il filo.
Esempio: Magal. Lett. scient. 37: Coll'anima istessa a corpo a corpo combattono, e colle loro armi, avvegnachè senza filo e spuntate, le commessure invisibili.... tutte ad una ad una ritrovano.
Esempio: E Magal. Lett. fam. 1, 7: Mi assicuro esser tolto.... ad ogni invidia o malignità il ferro da troncare questo nodo, e che ogni lama vi abbia perduto il filo, fuorchè quella che è in mano alla morte.
Definiz: § XXX. Per estensione applicasi anche a qualsivoglia cosa tagliente od acuminata. –
Esempio: Segner. Incred. 73: Alcuni [quadrupedi] dovevano sostentarsi di carni uccise: e questi troverete armati alla mischia.... L'unghie adunche ed acute a tenerlo saldo (il nemico), ma riposte nelle guaine delle zampe medesime, perchè non perdano il filo nel camminare, e non si rintuzzino.
Definiz: § XXXI. Falso filo, si disse in particolare Un colpo di spada, che oggi dicesi Finta di filo. –
Esempio: Ciriff. Calv. 33: Cominciò a fare far largo con tondi e manrovesci e punte, e mandritti, e fendenti, e stramazzoni e falsi fili. Tristo a colui che innanzi gli si parava.
Definiz: § XXXII. Filo morto si chiama Quella sbavatura dell'acciaio, che resta nel taglio del rasoio quand'è arrotato.
Definiz: § XXXIII. Filo dicesi a Quella sottil cordicella usata, specialmente dagli agricoltori, per regolare la dirittura delle fosse, riscontrare o regolare il livello d'un piano, e simili, raccomandandone i capi a un cavicchio, o piolo. Onde la maniera Stendere il filo o Tirare il filo, per Metterlo in tirare così che segni bene la dirittura. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 108: Come i nuovi fossati si fanno è manifesto, perocchè da ciascuna parte dell'ampiezza si stende un filo o ver funicella, e segnasi.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 27: Spianato che sarà [il terreno], si facciano con la punta della pala o vanga, aguzze le buche, per ordine, tirando il filo, lontane una da l'altra un braccio e mezo al manco.
Definiz: § XXXIV. Filo, e Filo da battere, e anche, come si disse, Filo della sinopia, chiamasi Quella sottil cordicella che, tinta o intrisa di nero o di rosso, è usata dai pittori, dai riquadratori di stanze, dai segatori di legname o di marmi, per segnar linee rette in muro, tavole, tele, marmi ec. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 44: Cogli bene ogni tuo' misura, battendo prima alcun filo, pigliando i mezzi degli spazj. Poi batterne alcuno e coglierne i piani. E a questo che batti per lo mezzo, a cogliere il piano, vuole essere uno piombino da piè del filo.
Esempio: E Cennin. Tratt. Pitt. appr: Dalla man zanca metti il filo da battere, che dia proprio in su tuttadue le crocette.
Esempio: E Cennin. Tratt. Pitt. 45: Poi batti le tuo' fila dell'ordine e misura lo prima fatto allo 'ntonaco di sotto.
Definiz: § XXXV. Onde applicasi anche al Taglio stesso che i segatori fanno sull'asse, seguendo la linea segnata dal filo battuto; e più spesso nella maniera Dare un filo, che vale Segare per lo lungo un tronco a fine che stagioni più presto. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 251: Non saprei a che rassomigliarmelo, che a quella tinta, della quale i segatori segnano sulle travi i fili, che vogliono dar loro colla sega, che parmi la chiamino Sinopia.
Definiz: § XXXVI. Per Linea, Tratto, che determina un dato spazio o superficie; ed altresì Tratto che forma l'estrema parte di checchessia; anche per similit. –
Esempio: Dant. Parad. 10: Sì, che ritenga il fil che fa la zona.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 319: Il fil, cioè lo filo dello splendore; che fa la zona, cioè lo quale splendore fa lo cerchio e lo cinto intorno.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 67: E col coltellino va' tagliando la detta calcina su per lo filo del sesto, e rimarrà rilevata.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 421: Osservai.... l'arrivo e la partita del sole dal solstizio estivo, mentre che una sera nel suo tramontare si addossò ad una rupe,... lasciando di sè scoperto un sottil filo verso tramontana, la cui larghezza non era la centesima parte del suo diametro.
Esempio: Bart. D. Ital. 1, 32: Mal si farebbe, se dallo speditamente correre che si può in piana terra, si argomentasse il potere altrettanto sul filo dell'orlo d'un altissimo dirupato, senza ec.
Definiz: § XXXVII. Riferito a volto, vale Profilo. –
Esempio: Bart. D. Vit. Borg. 3, 75: Fronte ampia, occhi grandi, bocca piccola, naso aquilino, e che traeva nel lungo, come ancor tutto il filo del volto.
Definiz: § XXXVIII. Filo a piombo, chiamasi Quella cordicella che ad uno dei capi ha un peso di piombo o di altro, della quale i muratori ed altri artefici si servono per conoscere la linea perpendicolare ed aggiustare le diritture. –
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 55: E poichè non vi ha forse stromento di cui il cannocchiale, il filo a piombo, il livello e il Vernier, o insieme o separatamente, non facciano parte, da essi vuolsi cominciare.
Esempio: E Piazz. Lez. astron. 1, 57: Il filo a piombo è sempre perpendicolare alla superficie dell'acqua stagnante e in istato di riposo.
Definiz: § XXXIX. Filo dicesi per la Dirittura perpendicolare di un muro, d'un edifizio, e simili. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 155: Quando per fortuna il globo terrestre si movesse in giro, e in conseguenza portasse seco la torre ancora, e che ad ogni modo si vedesse la pietra nel cadere venir radendo il filo della torre, qual bisognerebbe che fusse il suo movimento?
Definiz: § XL. E per semplicemente Dirittura, Linea diritta. –
Esempio: Bart. C. Misur. Dist. 114 t.: Le linee CB e DB sono ad una dirittura, ed in un filo, cioè diventate una linea sola.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 552: Io non sono su questo filo, viene a dire in questa via, in questa linea. La prima lezione che danno i maestri di ballo è marcher sur la ligne, di camminare a diritto sur uno stesso filo, verso una stessa parte.
Definiz: § XLI. E figuratam. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 2: Questa è la via ritta, che non piega a destra nè a sinistra, ma pur per lo filo, non piegando nè in qua nè in là.
Esempio: Rucell. Or. Disc. 212: Nelle quali [cose caduche] se noi ci fermiamo senza più oltre a quello [sommo Bene] inalzarci, come ad ultimo fine e oggetto de' nostri amori, amore non si dirizza per lo suo filo, ma in qua e in là vagando dietro a un'apparenza di bene falsificata e corrotta, quel ch'e' cerca non mai conseguisce.
Definiz: § XLII. Pur figuratam., per Norma, Traccia. –
Esempio: Deput. Decam. 33: Nel che son de' capricci di certi sinistri correttori che detton fuora tutto quel libro pieno di novità, fondate sopra lor conietture e verisimili, o vero in sul filo delle regole latine.
Definiz: § XLIII. Per Superficie, Livello, detto di acque, terreno, o simili. –
Esempio: Magg. Fortif. 108 t.: Ma quando maggior sforzo de' nemici è per venire a dosso, allora conviene fortificare il cerchio de gli alloggiamenti con una fossa larghissima, facendola piedi 12 larga e cupa sotto il filo, come si dice, piedi nove.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 72: Il medesimo (un Barbio) voltato supino, enfiandosi in tutto il corpo, ne venne in sul fil dell'acqua.
Definiz: § XLIV. E per Direzione, ed altresì Verso, Parte. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 280: Alla quale (alla pianta recisa del salcio) farà gran pro se si ponga per quel medesimo filo, per lo quale ell'era stata prima sul tronco.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 170: S'io metterò sopra quella tavola due frecce in tempo che spiri vento gagliardo, una posata per il filo del vento, e l'altra intraversata, il vento porterà via speditamente questa, lascerà star l'altra.
Definiz: § XLV. Detto di legno, o simili, vale l'Andamento delle sue fibre, Vena. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 1, 184: Ne truovin subitamente la vena, che da sè stessa aprendosi, sempre li conduca più inanzi; come suole avvenire ne' legni, che presi secondo il lor filo, si fendono in pochi colpi da un capo all'altro.
Definiz: § XLVI. Filo, vale anche Ordine continuato, Serie di checchessia, ed altresì Filare; ma oggi in questo senso non è comune. –
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 37: Gli porrei (i frutti) di mia mano a ordine e a filo, per avere più piacere in guardarli e vederli.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 33: I buoni architettori non messono mai continuamente in un filo più che sette o vero nove scaglioni.
Esempio: Soder. Coltiv. 21: S'ha ad avvertire, che ne' paesi di sito che v'è gran calata,... ove s'hanno a por viti, ad ogni ordine che d'essi si ponga in filo, e ancora a vigna, fare un muro a secco, ec.
Esempio: E Soder. Cult. Ort. 99: Nati [i cetriuoli], si diradano, lasciandone per dirittura un filo lontani quanto si è detto.
Esempio: E Soder. Cult. Ort. 107: Possonsi seminare [i fagiuoli] subito segato il grano,... sulle medesime terre, e fra l'un filo di panico e miglio, cioè in quello spazio che è dall'uno all'altro.
Esempio: Pop. Disc. Ragn. 606: Per potere poi porre la ragnaia a filo a filo e fargli le sue strade diritte.
Esempio: Viv. Form. Ciel. 18: Sopra questa coperta poi, con ismalto o con muro a mano, di lavoro cotto, ben collegato a filo per filo fra lor paralelli, fanno da' fianchi in su alzar unitamente la fabbrica attorno attorno sopra quell'armadura.
Definiz: § XLVII. Filo, detto figuratam. di negozj, affari, vale Il modo di procedere di essi, Andamento, Corso; ed altresì l'Ordine, col quale procedono. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 164: Fatto ragunare il Consiglio, favellò diffusamente in acconcio de' fatti suoi, mostrando in quanto pericolo si trovasse.... la città,... e che bisognava che colui il quale in quel luogo succedere gli doveva fusse uomo il quale, avendo il filo delle faccende, e potesse e sapesse e volesse difenderla, perchè ec.
Esempio: Bus. Lett. 138: E parlò in Consiglio, che bisognava eleggere a quel grado uno che fussi pratico, fedele, ed avessi il filo delle faccende e simili cose, accennando sè stesso, ec.
Esempio: Salvin. Annot. Bocc. Comm. 349: Egli (Lucano) è più istorico che poeta, poichè racconta le cose con quel medesimo filo che accaddero, e non comincia dal mezzo come i poeti.
Definiz: § XLVIII. E applicato a scrittura che si stia componendo. –
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 53: Quando una cosa ha preso il suo filo e modo di procedere, sebbene si può poi ritoccare e rimigliorare, mi par però che sempre vi si scorga dentro un certo che della prima forma e maniera.
Definiz: § XLIX. Detto di tempo, vita, o simili, vale Corso. –
Esempio: Borgh. R. Rip. 254: Quest'opera non fu da lui interamente compiuta, perciocchè morte gliele interroppe, troncando il filo della sua vita in sull'età di 26 anni.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 1, 8, 239: Egli è manifesto che lo 'nfinito ha per necessario attributo d'essere immobile, e senza filo, o divisione di tempo veruno.
Definiz: § L. E per Sequela, Seguito ordinato, e simili, detto di cose morali e intellettuali. –
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 449: Indi dai dati e dalle circostanze convien dedurre un filo di conseguenze nascenti passo passo l'una dall'altra, sinattantochè si arrivi a qualche verità altronde conosciuta, ec.
Definiz: § LI. Filo di checchessia, vale anche Continuazione, Proseguimento, di esso; onde Rappiccare il filo d'una cosa, o a una cosa, Riprendere il filo d'una cosa, o a una cosa, Rattaccare, il filo d'una cosa, o a una cosa, vale Riprenderla a fare, dopo che era stata interrotta, Ricominciarla, Riprenderne la continuazione. –
Esempio: Cellin. Vit. 135: Desideroso di rattaccare il filo della servitù mia.
Esempio: E Cellin. Vit. 457: Li dua gentili uomini arebbono voluto rappiccare il filo alle cerimonie.
Esempio: Red. Lett. 1, 282: Credo che presto si darà occasione a V. S. illustrissima di rattaccare il filo delle lettere.
Esempio: E Red. Lett. 2, 117: Circa le mie opere,... hanno per qualche tempo dormito.... Io spero contuttociò di poter una volta rimettervi la mano, e riprenderne il filo.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 171: Quando il tempo fu ristabilito, e mi fui rimesso in stato di viaggiare, ripresi il filo del cammino.
Definiz: § LII. Detto di discorso, ragionamento, narrazione, e simili, vale la Successione ordinata delle idee o de' fatti, Il procedimento del discorso o della narrazione. Onde Rappiccare il filo del discorso o Rattaccare il filo del discorso, o simile, vale Riprenderne la continuazione al punto in cui era stato interrotto, o dal quale c'eravamo allontanati per digressione; e Rompere il filo del discorso, e anche semplicemente il filo, vale Interromperlo. –
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 107 t.: Per la qual cosa, ripigliando il lasciato filo, diciamo che ec.
Esempio: Varch. Stor. 1, 178: Queste cose ci son parute necessarie a doversi dire in questo luogo, affine che.... a noi non faccia di mestiero rompere ad ogni poco il filo della storia.
Esempio: Cellin. Vit. 464: Ma per essere una occasione che mi sforza tanta notabile, imperò io rappiccherò il filo per un poco, tornando alquanto addietro.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 119: Le diversioni di ieri che ci torsero dal dritto filo de' nostri principali discorsi, furon tante,... ch'io non so se potrò.... rimettermi su la traccia.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 6, 2, 117: Non mi rompete, di grazia, il filo di cui, scompigliandosi con le digressioni, non si troverebbe più il bandolo.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 114: Ripigliando il filo del nostro discorso [dico che], ingegnosa invenzione fu parimente quella di Saurone e Batraco architetti.
Esempio: Segner. Sentim. Oraz. 7: Mi si rappresentava per insuperabile mortificazione questa sola, di scordarmi bruttamente del filo in qualche predica.
Esempio: Red. Esp. Insett. 44: Ma per non uscir del filo, vi torno di nuovo a scrivere, che infiniti sono gli autori, ec.
Esempio: Salvin. Opp. Annot. 203: Negli ordinarj racconti non si serva sempre quel filo accurato ed esatto, che la finezza dell'arte richiederebbe.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 2, 22: Ma per tornare al filo del ragionamento, quasi lo stesso ec.
Esempio: Fag. Comm. 5, 77: In quello sopraggiunse il fratello, e mi roppe il filo.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 198: Prima che mi rompesser le signore.... il filo del discorso.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 460: Anche i più duri di testa, i più ignoranti, andavan dietro al filo del discorso.
Definiz: § LIII. Per Pratica, Maneggio, d'un affare, negozio. Onde la maniera Tenere appiccato il filo di checchessia, che vale Intermettere il trattato d'un negozio, ma non romperne del tutto la pratica; e Rappiccare il filo di checchessia, Rattaccare e simili, il filo di checchessia, che vale Ripigliare il trattato, la pratica di ciò che era stato interrotto; ed altresì Rompere il filo di checchessia, Troncare, il filo di checchessia, che vale Impedirlo, Farlo cessare, Interromperlo. –
Esempio: Cecch. Dot. 3, 1: Pur i' gli ho detto, che tenga Questo filo appiccato.
Esempio: E Cecch. Mogl. 1, 1: E' sare' fatto, se a questi dì.... Io non facevo far certo po' d'opera Con Pandolfo, che e' roppe il filo a fatto.
Esempio: E Cecch. Mogl. 2: Ben sapete che 'l vecchio ha rappiccato Il filo con Pandolfo, e vuol che oggi I' soscriva la scritta?
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 5, 175: Non appariva atto di maraviglia l'aver rotto il filo della congiura, e fatto giustiziare i congiurati.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 4, 102: Ma il duca di Parma, come ne fu consapevole, troncò subito il filo a questa trattazione.
Definiz: § LIV. Filo si usò per Filigrana, nelle maniere Lavorar di filo, Lavoro di filo in grana, o semplicemente di filo, e simili. –
Esempio: Cellin. Pros. 19: Il modo del lavorare di filo:... l'arte è molto bella, e quando ch'è ben fatta e bene intesa, l'apparisce tanto piacevole all'occhio dell'uomo, quanto altr'arte che si facci infra le oreficerie.
Esempio: E Cellin. Pros. 20: Il lavorare di filo, il quale si sa per i più, si è il fare puntali e fibbie a cinture, sì come io dissi in prima, ec.
Esempio: E Cellin. Pros. 22: È gran differenza dal modo del far correre lo smalto, al modo di saldare i lavori di filo.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 114, 2: È sorta un'altra bella invenzion di lavoro, che chiamano di filo in grana, col quale si fanno.... ornamenti di spere e di cassette, che paiono quelli scorniciamenti lavorati a punta d'ago, con animali e fiori ec.
Esempio: E Baldin. Decenn. 5, 408: Viveva in questi tempi il Rosselli insieme con Margherita sua sorella, congiunta in matrimonio a Gio. Batista di Francesco Boschi, orefice assai stimato nel suo mestiero di lavorar di filo.
Esempio: E Baldin. Decenn. 6, 427: Professore d'orificeria in quella sorta di lavoro che dicono di filo, nella quale fa ne' suoi tempi assai reputato.
Definiz: § LV. Filo, si usò anche per Paura. –
Esempio: Car. Lett. var. 39: Io conosco che mi volete mettere un poco di filo; ma io non voglio risponder altro, se non che accetto il ricordo per buono, e vi dico che ec.
Definiz: § LVI. Filo d'Arianna dicesi, con similitudine tolta alla nota favola, di Ciò che guidi ed aiuti ad uscire di pericolo o d'impaccio; ed usasi più spesso nelle maniere Volerci il filo d'Arianna, Esserci bisogno del filo di Arianna.
Definiz: § LVII. E con relazione alla detta favola, Filo usasi in locuzioni figurate, per Ciò che serve di regola e di norma, sia nelle opere, negli atti, sia nel discorso, e simili. –
Esempio: Panant. Paret. 57: Potrai vederti d'ogni rischio cinto, Inutili parran l'arte e l'ingegno, Ma un filo tira fuor del laberinto.
Esempio: Giust. Vers. 74: Quest'ardito desio, vago, indistinto, È una parte di te, di te migliore, Che sdegnando dei sensi il laberinto, Anela un filo a uscir di breve errore.
Esempio: Giobert. Buon. 110: Ricercare in che modo da quel prisco Buddismo siano nate altre religioni e civiltà nelle varie parti del mondo, seguendo con cautela il filo sottilissimo e spesso ingannevole delle analogie ed etimologie, è cosa aliena dal mio proposito.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 119: Sappiate tutti ch'io ho già in mano un filo per aiutarvi.
Esempio: Lambr. Elog. 11: Certamente a porgerne il filo che ci conduca nel labirinto dei minuti e avvolti particolari, a darci speditezza e fermezza di giudicare,... giova mirabilmente aver bene compreso.
Esempio: E Lambr. Dial. Istr. 10: Non credo.... utile questo modo di aggirarsi lungamente per le minute cose, avanti di avere in mano un filo che ci conduca.
Definiz: § LVIII. Filo di pane, e anche assolutam. Filo, si usò a significare Tre pani appiccati insieme per lo lungo; ma oggi vale semplicemente Un pane di forma bislunga, che più comunemente dicesi Filone. –
Esempio: Buomm. Cical. 27: Piglisi un fil di pane con un pezzo di porco per camangiare, ec.
Esempio: Bard. P. Avinav. 2, 34: Trae della madia un fil di pan buffetto.
Esempio: Dat. Lepid. 72: Essi, postisi a mangiare, scuffiarono un filo di pane, e si bevvero un fiasco per uomo.
Esempio: Not. Malm. 1, 261: Come, per esempio, a un fornaio, che abbia fatto il pane cattivo, o di minor peso del dovuto, faranno legare a' piedi un filo di pane, e così gli daranno la corda.
Definiz: § LIX. Filo di perle, di coralli, e simili, ed anche assolutam., Filo, chiamasi Una serie di perle, coralli, e simili infilati per uso di vezzo o collana.
Definiz: § LX. Filo delle reni, Fil della schiena o, come anche trovasi, Filo assolutam., vale Spina dorsale, detto così dell'uomo come dell'animale bruto; ma talora prendesi per la Dirittura onde la stessa spina si distende. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 154: Eransigli ritte in sul fil della schiena certe setolacce, che non parevan altro che spiedi.
Esempio: Cellin. Pros. Oref$. 159: Tu debbi alcuno di questi ossi pigliarti piacere di ritrarre, perchè è molto bello; ed ha un gran buco, dove passa il filo delle rene, o schiena, che la diciamo.
Esempio: Sassett. Lett. 273: Sono [i buoi di Coccino] differenti da' nostri nelle corna, ch'egli hanno simili alle capre, e volte al filo della schiena, e non aperte come i nostri.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 25: Ora, mentre coll'accetta in aria vuol dare un colpo, eccoti uno di quei manuali disavvedutamente postosi tra il braccio di Malachia ed il trave, ricevè sul filo proprio della schiena tutta quella percossa.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 150: La spina si chiama tutto quello concatenamento d'ossa che, incominciando dalla prima vertebra della cervice, se ne viene giù per lo filo della schiena sino all'osso coccige, ovvero codrione.
Esempio: Red. Lett. 3, 210: Sono infermo di un catarro cadutomi nel fondo del filo delle reni, che mi fa stare intero intero, senza potermi piegare.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 3, 144: Quello che noi chiamiamo il fil delle rene, non è altro che quella dirittura, nella quale son collocate le punte di questi processi spinosi delle vertebre; e gli anatomici non chiaman fil delle rene questa tal dirittura, ma bensì spina del dorso o della schiena.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 9, 76: Perchè ci caverebbe di pan bianco Quell'animal, s'ottenesse l'intento; Ci metterebbe al fil la cigna, ed anco Il basto al dosso peggio che a giumento.
Definiz: § LXI. Fil di ruota, è Term. marinaresco, e vale Il mezzo preciso della poppa; onde Avere il vento in fil di ruota, Venire, il vento in fil di ruota, significa Avere, o Spirare, il vento propizio, per linea retta, in poppa. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 1, 98: E poi [trovammo] nell'arcipelago là drento Sempre insino al calcese l'artimone Con fresco mare, e in fil di ruota il vento.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 3, 628: Ch'al porto di Marsilia a salvamento Tutti eran suti, che la bella armata Ha sempre avuto in fil di ruota il vento.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 124: Intende parimente che il vento mi venga a fil di ruota, cioè, che egli soffia per diametro da poppa verso proda.
Definiz: § LXII. Filo di Scozia, dicesi Un filo di cotone ridotto per via di opportuna lavorazione all'unitezza e lucentezza quasi di un filo di seta: e chiamasi così perchè in principio era lavorato solo nella Scozia.
Definiz: § LXIII. A filo, e anche come si disse A fil della sinopia, posto avverbialm., vale A piombo, Perpendicolarmente. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 13: Vi sorge in mezzo un sasso che la cima D'un bel muro d'acciar tutta si fascia.... Da quattro canti era tagliato, e tale Che parea dritto a fil de la sinopia.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 81: Tira la muraglia a filo con l'archipenzolo e con il piombo, ec.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 90: Nelle mura tutte le pietre ed i filari si compongono ed ammassano insieme dirittamente a filo, secondo la squadra e l'archipenzolo.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 182, 2: Dove nelle mura tutte le pietre e i filari si compongono dirittamente a filo con la squadra e archipenzolo, nelle volte i filari si tirano con linea torta.
Definiz: § LXIV. Figuratam. A filo e a dirittura, o A filo diritto, vale Logicamente, Deducendo rigorosamente la conseguenza dalle premesse. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 69: È manifesto che tal velocità a qualche altra minore può aver la medesima proporzione che la corpulenza dell'acqua a quella dell'aria, e che questa sarà la velocità di due soli gradi; tal che veramente a filo e a dirittura, conforme all'assunto d'Aristotele, si dovrebbe concludere ec.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 16: Non può negarsi che la conseguenza proceda a filo diritto dalle promesse.
Definiz: § LXV. A filo, o A un filo, vale In dirittura, In diritta linea. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 101: Alla città di Nubia il camin tenne Tra Dobada e Coalle in aria a filo.
Esempio: E Ar. Cinq. Cant. 1, 105: Fe' dar le vele al vento, e venne a filo Ad imboccar sotto Alessandria il Nilo.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 195: Tiri dritto il sentier, che 'l dorso a punto Parta tutto al giardin; poi dal traverso Venga uno altro a ferir sì messo al filo, Che sian pari i canton, le facce eguali.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 161: Io farei di ciascuna lunetta [della camera] tre parti per longitudine, e lassando l'estremo a filo con l'altezza de' peducci, sfonderei quella di mezzo ec.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 287: La strada dentro alla città, oltre a che e' bisogna che ella sia ben lastricata e pulita grandemente, diventerà molto bella, se vi saranno i portici fatti per tutto ad un modo, e casamenti di qua e di là tutti tirati ad un filo, e non alti più l'uno che l'altro.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 20: Non va [la gran muraglia della Cina] tutta distesa a filo in su la piana, ma gran parte su e giù per balzi e creste di monti.
Esempio: Segner. Mann. sett. 28, 2: I solchi vogliono essere tirati tutti a filo.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 125: Verso Monticelli è un campetto, il cui termine laterale.... cammina a filo col muro d'un podere.
Definiz: § LXVI. A filo, vale Esattamente, Appunto. –
Esempio: Rucell. G. Ap. 217: Allor con artificio e 'ndustria fanno Loro edificj e celle, e con lor cera Tiran certi anguletti equali a filo, Lineando sei faccie.
Definiz: § LXVII. A filo, e anche A filo a segno, detto di nave, naviganti, e simili, e riferito a vento, vale A seconda del vento, Nella direzione di esso. –
Esempio: Pulc. Luc. Driad. 53: Già nella nave i ferri àve sarpati E per mettermi a vento a filo a segno Si son del porto alquanto sprolungati.
Esempio: Cesar. Fatt. Ap. 2, 180: Levate le ancore e allentati i legami de' timoni,... si abbandonarono alla mercè del vento e del mare: anche spiegata la minor vela,... a filo del vento traevano verso quel lido.
Definiz: § LXVIII. A filo, riferito a colpo, o simile, vale Per taglio. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 83: Chè 'l ferro crudo In man d'Orlando al venir giù voltosse. Tirare i colpi a filo ognor non lece; Ma pur di sella stramazzar lo fece.
Definiz: § LXIX. A filo a filo, coi verbi Cadere a filo a filo, Venire a filo a filo, Uscire a filo a filo, detto di liquidi, e anche di umori e di sangue, vale Non a gocciole, ma in copia, e continuatamente.
Definiz: § LXX. Di filo, coi verbi Andare di filo, Correre di filo e simili, vale Direttamente, Difilato, Senza metter tempo in mezzo. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 47: Andarono di filo allo palazzo, e trovaron sì come lo re Meliadus era già tornato.
Esempio: Stor. Pistol. 309: Quelli del Duca n'andarono di filo alla porta e tagliaronla, ed entraronvene dentro da trecento cinquanta.
Esempio: Varch. Stor. 2, 441: Egli se n'andò di filo alla chiesa della Nunziata de' Servi, e quindi al suo palazzo de' Medici, dove fu da tutti i primi vicitato.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 549: Egli.... andò di filo alla carcere dell'eunuco.
Esempio: E Bart. D. Vit. Kost$. 2, 103: E senza più, venne di filo alla chiesa.
Esempio: Segner. Crist. Instr. 2, 14: Vi cuopre gli occhi, affinchè, non mirando voi il precipizio, vi ci andiate a gettar di filo da voi.
Esempio: E Segner. Incred. 25: Vedete come il tutto cospira a volervi di filo condurre a Dio, che è la prima Cagione altissima, condannando ad un'ora la scioccheria di chi vuole anzi procedere in infinito, ec.
Esempio: Salvin. Iliad. 102: Disse: udillo l'araldo, ed ubbidillo. Andò di filo al popol degli Achei.
Definiz: § LXXI. Di filo, vale pure Senza interruzione. –
Esempio: Giust. Vers. 185: E così, tra volere e non volere, Fu.... continuato Per tanti e tanti e tanti anni di filo, Questo tenero amor nato di chilo.
Definiz: § LXXII. Di filo, detto d'arme, o di strumento destinato a tagliare, usato a modo di aggiunto, vale Affilato; ed altresì Affilato recentemente. –
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 175: Schermiva con le spade di filo.
Definiz: § LXXIII. Fil filo, posto avverbialmente, e riferito a liquidi, vale, Non interrottamente, non a goccie, ma venendo giù quasi facendo un filo. –
Esempio: Cecch. Esalt$. 1, 4: E s'io non fo venir la lagrimetta Fil filo all'occhio, con ogni bicchiere, Ditemi ch'io non m'intenda del vino (qui per similit.).
Definiz: § LXXIV. E figuratam. si usò per Del continuo, Continuamente, Spesso spesso. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 388: La quale [varietà de' tempi] chi non osserverà con diligenza, sarà fil filo forzato di inciampare.
Esempio: E Borgh. Lett. IV, 4, 169: Fa un grande schiamazzo di certi suoi commentarj della lingua toscana, o volgare, e fil filo gli allega.
Esempio: Crusc. Vocab. I: Fil filo, avverb., vale Spesso spesso.
Esempio: Buomm. Cical. 22: Sino i fattorini de' sarti, de' barbieri e de' linaioli,... e di quegli altri, che vanno per la maggiore, lo portavano (il popone) fil filo al grecaiuolo e all'oste.
Definiz: § LXXV. Pur figuratam., detto di fatto o cosa che si racconti, vale Ordinatamente, Puntualmente. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 73: Il che mi vien ridetto dalla balia Fil filo.
Definiz: § LXXVI. Fil filo, vale Minutamente, Con minuzia, più che altro nella maniera Vederla fil filo, detto di negozj, faccende, e simili, che vale Esaminare, Trattare, sottilmente, accuratamente, Guardare ogni minuzia. –
Esempio: Varch. Ercol. 98: Bisticciarla con alcuno, e star seco sul bisticcio, è volere stare a tu per tu, vederla fil filo, o pur quanto la canna.
Esempio: E Varch. Suoc. 2, 3: Come non mi piacciono quei padri, che vogliono vederla sottilmente fil filo coi figliuoli, e tenerli sempre a stecchetto, così non mi piacciono ancora quegli, che lasciano loro troppo tosto e troppo larga la briglia in sul collo.
Esempio: Salv. Infarin. sec. 180: Ma chi volesse anche vederla più fil filo, eziandio nel Goffredo, ec.
Definiz: § LXXVII. Filo per filo, riferito a discorso, narrazione, racconto, vale Ordinatamente, Puntualmente, ed altresì Minutamente. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 56: La putta, che aveva osservato ciò che vi si era fatto il dì, filo per filo, e segno per segno, gnene raccontava.
Esempio: E Firenz. Pros. 2, 93: Nè restava una di loro di domandare Psiche punto per punto, filo per filo.
Definiz: § LXXVIII. Per filo, vale Puntualmente, Esattamente, A puntino. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 3, 572: E così fece per tutto bandire,... Che ciascun mostri sua possa e ardire; Chè vuol veder le mura tutte in terra. Tutti per filo il volsono ubidire, E 'l campo intorno ec.
Definiz: § LXXIX. Per filo, si usò a significare Per forza, incutendo altrui paura. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 134: Cominciò a persuadere, che assicurando il cammino per qualche dì,... attendessero a ricercar di nuovi compagni, e.... che quelli, che non volessero, e' gliele facessero far per filo.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 237: E perchè non son uomo da esser fatto fare per filo, per risposta poche parole e brava risoluzione.
Esempio: E Car. Lett. fam. 2, 332: Vorrebbe che per filo io restassi di domandargli il mio.
Esempio: Dav. Tac. 1, 20: Chiariva bene essersi avuto per filo quello, che colle buone non si sarebbe ottenuto.
Definiz: § LXXX. Per dritto filo, e anche Per filo e a dirittura, posto avverbialm., vale In linea diritta, Direttamente. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 4, 174: [il sole] a Favonio avea ancor percosso il volto Per dritto fil, ch'egli era in sul levare.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 49: La Luna.... non può coprire il disco solare all'occhio nostro, se non quanto tempo ella dura a stare nel cono visuale, tra la punta di esso cono, ove è la nostra vista, e la base che si termina al sole, nella medesima linea per filo e a dirittura frapposta.
Definiz: § LXXXI. E altresì per Difilato. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 276: Tosto alla terra l'animo converse [Mercurio], E non si curò più d'andare in giro; Ma per fil dritto a terra se ne venne, Battendo a più poter l'aurate penne.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 4, 93: Ed esce in una sala, Dove non fece già d'andar disegno Per dritto filo.
Definiz: § LXXXII. Per filo e per segno, posto avverbialm., vale Esattamente, Precisamente. –
Esempio: Salvin. Georg. 2, 142: E alla posta degli arbori per filo E per segno rispondano le vie.
Definiz: § LXXXIII. Per filo e per segno, che anche trovasi Per filo e segno, e semplicemente Per filo, posto avverbialm., e riferito a discorso, racconto, e simili, vale Ordinatamente, Minutamente, Appuntino. –
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 82: Se alcuno dicesse: Che necessità è di spriemere per filo tutte le dette cose, e non dirle in genere? brevemente lo dirò.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 383: Hammi conto ogni cosa per filo e per segno.
Esempio: Grazz. Pros. 56: E da capo fattosi, ogni cosa per filo e per segno raccontò.
Esempio: Cecch. Ass. 3, 1: Parvi che costì sia tutto il parentado per filo e per segno?
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 409: Oh come voi venite con le buone, Comanda ogni ragione, Che per filo e per segno io ve la conti.
Esempio: E Monigl. Cical. III, 1, 228: Cappizzi Betta, quell'omacciotto me l'ha sonata per filo e per segno!
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 8, 20: Tutto dirà per filo e segno il fatto.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 137: Scrivetemi ogni cosa per filo e per segno, come voi scrivereste per appagarne il desiderio d'altro personaggio che io non sono.
Esempio: Salvin. Odiss. 166: Se a me sì fatte cose Per filo narrerai acconciamente, Io stesso a tutti gli uomini dironne.
Esempio: Nell. Iac. Serv. 2, 6: Vi racconterò tutto in casa per filo e per segno.
Esempio: Fag. Comm. 1, 274: La vi si dice per filo e per segno; se poi, ec.
Esempio: E Fag. Comm. 3, 205: Non mi mandate in pace prima ch'i' vi chiegga la limosina; bigna (bisogna) sentir tutta la cosa per filo e per segno.
Esempio: E Fag. Rim. 1, 156: Eccovi detto per filo e per segno, Il modo d'insegnarmi a un messaggiero.
Esempio: Tocc. Lett. 24: Il nipote gli raccontò tutta da capo per filo e per segno com'era ita la faccenda.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 275: Il maestro non gli risponde mai per filo e per segno.
Definiz: § LXXXIV. Per ordine e per filo, vale lo stesso che Per filo e per segno. –
Esempio: Forteguerr. Terenz. 183: Vanne.... Ad Egion,... E gli narra per ordine e per filo La cosa.
Definiz: § LXXXV. Per un filo che, trovasi a significare Punto punto che, Nulla nulla che. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 205: E c'è appoggiato (a un muro) dieci vôlte, che sono dieci stanze: per un filo che detto muro andassi giù da lui (cioè da sè), tutte queste vòlte li andrebbono drieto.
Definiz: § LXXXVI. Sul filo, parlandosi di fieni, col verbo Seccarsi sul filo, vale Mentre è in piedi sul prato, cioè prima della segatura; e coi verbi Comprare sul filo e Vendere sul filo, vale Prima che sia falciato.
Definiz: § LXXXVII. Andare a filo, vale Andare secondo il segno che si fa col filo tinto nelle tavole, panconi, travi, a oggetto di segarle diritte.
Definiz: § LXXXVIII. Figuratam. Andare dirittamente senza pendere nè di qua nè di là.
Definiz: § LXXXIX. Andare al fil della sinopia o pel fil della sinopia, detto di persona, vale figuratam. Fare checchessia con gran considerazione e riguardo. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Non basta che 'l giusto vada nell'opere sue pel fil della sinopia.
Esempio: Pulc. Luc. Driad. 9 t.: Giove contra 'l dover Semele volse (volle) Per amore, e rapì la bella Europia (Europa); E Nesso Deianira ad Ercol tolse: Sempre non vassi al fil della sanopia.
Definiz: § XC. E Andar pel fil della sinopia, detto di affare, negozio, o simili, vale Procedere, Riuscire, secondo che deve. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 214: Calavrione a contanti la briga Comperò dunque, che non gli toccava; Ecco che la giustizia lo gastiga. L'Arpalista trovò quel che cercava; Pel fil della sinopia, e per la riga, A questa volta questa cosa andava.
Definiz: § XCI. Andare per filo e per segno, vale Procedere dirittamente, Operare con dirittura. –
Esempio: Panant. Paret. 57: Bisogna andare per filo e per segno.
Definiz: § XCII. Andare a filo, al filo, o per filo, di spada, ed anche della spada, Mandare a filo, al filo, o per filo, di spada, ed anche della spada, Mettere a filo, al filo, o per filo, di spada, ed anche della spada, Tagliare, e simili, a filo, al filo, o per filo, di spada, ed anche della spada, dicesi quando da un esercito nemico, presa a forza una città, un luogo, una fortezza, ne son uccisi, e propriamente a colpi di spada, gli abitanti o la guarnigione. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 92: Mettendo a sacco, e fuoco, ed a romore I padiglioni, e tutti questi cani A filo di spada.
Esempio: E Giambull. B. Ciriff. Calv. 3, 268: La terra fu in un momento presa Per me, e messo ognuno al fil di spada.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Furono tutti quanti messi a fil di spada.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 162: Ottanta mila corpi numerorse, Che fur quel dì messi per fil di spade.
Esempio: Bern. Orl. 7, 46: Il giorno aspettan con molta paura, E che quella infelice terra vada A sangue, a sacco, a fuoco, a fil di spada.
Esempio: Bemb. Stor. 66 t.: Se aspettassero la forza, tutti n'anderebbono per filo di spada.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 44 t.: Non accettavano priego alcuno, nè avevano misericordia di qualità, di sesso, di età, ma tutto mettevano a filo di spada.
Esempio: Caran. Polien. Strat. 14: Con grande agevolezza mandò a filo di spada gli Argivi.
Esempio: Nard. Stor. 1, 35: Prese adunque per forza l'esercito franzese in Romagna il Castello di Bubbano del territorio d'Imola, e avendolo mandato a sacco, e gli abitatori e' soldati tutti a filo di spada, s'appressò ad Imola e Faenza, onde il duca di Calavria fu costretto a ritirarsi verso Furlì.
Esempio: Dav. Tac. 1, 50: La gente andò a fil di spada quanto ne volle l'ira e il giorno.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 276: Fu dato il segno a' soldati saliti con le scale su le mura di mandar tutti a fil di spada.
Esempio: Capp. Longob. 70: Gli abitanti di Pavia erano messi per filo di spade, ec.
Definiz: § XCIII. Andare in filo, Venire, in filo, vale Andare, Venire, l'uno dopo l'altro. –
Esempio: Dant. Purg. 24: Come gli augei che vernan lungo il Nilo Alcuna volta di lor fanno schiera, Poi volan più in fretta e vanno in filo.
Esempio: Vill. F. 144: La zuffa, dopo l'assalto de' Sanesi, non ebbe molto contasto, perchè quelli della Compagna (la Compagnia del Cappelletto), venendo sanza sospetto, come per terre d'amici, venieno in filo e sparti; il perchè di leggieri furono sconfitti e preda de' nimici.
Definiz: § XCIV. Andare in filo, o per filo, detto del cucire o tagliare tela, od altro tessuto, vale Cucire o Tagliare secondo quel filo del tessuto dal quale si comincia. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 244: Che fate voi delle vostre tele?... ve ne valete a pezzi e a pezzi, quando per filo, e quando a schiancìo, o quando a ritaglj piccoli, e quando a pezzetti più grandi, e questi pezzi o tagliati per filo o a schiancìo, voi gli attaccate, ec.
Definiz: § XCV. Andare in filo, o per filo, detto figuratam. di persona, vale Fare il proprio dovere, Condursi siccome si deve; onde Fare andare alcuno per filo, vale Costringerlo ad operare come deve, Farlo rigar diritto; ed altresì Fargli fare a modo proprio. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 587: S'io riscontro Quel poltron di Sparecchia, i' lo vo' fare Andar in filo.
Esempio: E Cecch. Incant. 2, 5: Ch'i' stare' fresco (so dire), s'una sucida Mi avesse a fare andar per filo.
Definiz: § XCVI. Avere il filo rosso, vale Esser privilegiato sopra gli altri, Esser distinto e diverso dagli altri; per lo più in senso ironico: ed oggi comunemente dicesi Avere il fiocco o il cencino rosso. –
Esempio: Lam. Dial. 51: Il signor Lami sarà contentissimo che uno lo reputi pazzo, mentre gli altri non lo sieno di meno: perchè egli non pretende d'avere il fil rosso in questo mondo.
Definiz: § XCVII. Avere in mano le fila di un affare, o simili, si usa figuratam. per Conoscere l'andamento di esso, ed altresì per Maneggiarlo, Condurlo, e dicesi segnatamente di congiure, trattati segreti e simili.
Definiz: § XCVIII. Battere il filo. –
V. Battere, § XXVIII.
Definiz: § XCIX. Camminare sopra un fil di rasoio, dicesi figuratam. per Avere a trattar cosa nella quale sia necessario proceder colla massima cautela e circospezione per non correr rischio o danno.
Definiz: § C. Cucire a filo scempio, è maniera che si usò a significare Procedere negli affari con semplicità e sincerità e non con doppiezza. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 215: Basta dunque tra loro (tra i Cortigiani) il bel parere; E però, Castiglione, al vostro esempio Il Cortigian parrebbe un lucerniere; Già che più non si cuce a filo scempio, Come quando formaste un Cortigiano In una corte poco men ch'un tempio.
Definiz: § CI. Dare il filo, o anche Dar filo, riferito ad armi, ferri, o simili, vale Affilare. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 186: Poi, con una frassinella, ch'è una pietra da dare filo ai ferri, e con rena da bicchieri si sfrega, e con acqua ec.
Esempio: Chiabr. Rim. 3, 111: T'affanni A dar più filo a le saette acute? (qui in locuz. figur.).
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 6, 2: Quella pietra che usiamo per dare il filo a' rasoj e altri coltelli di finissimo taglio.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 64, 1: Sorta di pietra [la frassinella] che serve per dare il filo a' ferri co' quali si lavorano i metalli.
Definiz: § CII. Dare filo ad alcuno, vale Indurlo accortamente a fare qualche discorso, specialmente sopra cosa che ci prema; con figura tolta dal dare all'aquilone il filo, perchè salga via via più in alto.
Definiz: § CIII. Entrare in filo di far checchessia, vale Mettersi in procinto di farlo, Accingervisi. –
Esempio: Mei G. Lett. IV, 2, 147: L'aver veduto in margine nel principio del ragionare che Vostra Reverenza muove del nome di Firenze, scritto num. XV, mi fa dubitare che la cosa voglia piegare a questo cammino di entrare in filo di far be' quamquam.
Definiz: § CIV. Esser come i rasoj, sempre in filo; è maniera usata familiarmente a significare Esser sempre disposti a mangiare.
Definiz: § CV. Essere attaccato a un filo, Stare, attaccato a un filo, Attenersi, e simili, a un filo, detto di vita, di sorte, di speranza, vale figuratam. Essere cotanto incerto, o così poco e tenue, da doversi aspettare che cessi da un momento all'altro. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 45: Si è debile il filo a cui s'attene La gravosa mia vita.
Esempio: Panant. Paret. 57: Appesi a un filo stanno I nostri giorni.
Definiz: § CVI. Esser in sul filo di checchessia, vale Averne pratica, Esservi addentro. –
Esempio: Dat. Lepid. 139: Disse che di ragione doveva poi rimunerare i suoi servidori, e farli cardinali, e particolarmente il suo fratello, il quale veramente era in sul filo di cose ecclesiastiche.
Definiz: § CVII. E vale altresì Essere entrato in quell'ordine di idee, di ricerche, di considerazioni, di ragguagli, esperienze, che è significato dal compimento. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 194: Vedete se vi rimane altra curiosità nell'istoria naturale, perchè ora, ch'io son in su questo filo, vedrò di fare il possibile per soddisfarvi.
Definiz: § CVIII. Essere ridotto un filo, Esser un filo, dicesi comunemente e iperbolicam. di persona o magrissima, o divenuta tale per malattia, patimento o altra cagione.
Definiz: § CIX. Far le fila, dicesi per similit. di liquore, e più propriamente di vino, quando è corrotto, onde le sue parti si separano, ed esce dal recipiente senza gorgogliare e colando lentamente a somiglianza dell'olio; Filare. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 189: Un vino dunque così poco fermentato, non essendosi ben concentrati e combinati i suoi principj, è suggetto a perdere colore, odore, sapore; ed essendone scarso, è soggetto ancora a fare le fila, come appunto è seguito a molti de' vini più sottili e più bassi.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 272: Per far del vino che abbia qualità, bisogna che l'uva sia matura, ma non troppo, altrimenti la fermentazione non si risolverebbe che incompletamente, nel mosto, e il vino sarebbe soggetto a addensarsi e a far le fila.
Definiz: § CX. Far le fila, dicesi pure del cacio quando è fresco e molto grasso, o di altra materia viscosa, le cui parti nel distaccarsi formano come dei fili.
Definiz: § CXI. Guidare chicchessia con un filo o con un fil di seta, vale Poterlo dirigere e guidare con grande facilità per la mitezza e docilità dell'animo suo.
Definiz: § CXII. Mettere a filo, o in filo, altrui per far checchessia, vale Fargli venir voglia di fare quella tal cosa. –
Esempio: Lipp. Malm. 2, 63: Così, perchè più a filo tu mi metta, Voglio far io, e poi darti la stretta.
Esempio: Not. Malm. 1, 205: Mettere a filo. Far venire gran voglia; traslato dal coltello ed altri ferri taglienti, i quali, quando sono bene arruotati (che si dice Messi in filo o Affilati), tagliano meglio.
Definiz: § CXIII. Mettere alcuno in buon filo, vale Metterlo sulla dritta via, sulla buona strada. –
Esempio: Dant. Parad. 24: Come il verace stilo Ne scrisse, padre, del tuo caro frate, Che mise Roma teco nel buon filo.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 578: Mi dice Giovanni Bonsi, ch'egli è riposato, e da metterlo en buon filo.
Definiz: § CXIV. Mettere uno in sul filo di chicchessia, vale Fargliene seguir l'esempio; e Mettere, o Mettersi, alcuno sul filo d'una data cosa, vale Fargliene prendere, o Prenderne, la regola, il costume, il tenore. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 495: Si duole acerbamente che i suoi Pagani non si sappiano governare.... come i Cristiani.... sapevan fare, e che si lascino tanto vincere da loro nel ben fare; e si sforza, quanto e' sa e può, di mettergli in sul filo de' nostri; i quali ec.
Esempio: Buonarr. Tanc. 3, 7: O Tancia, appunto mi grillava 'l cuore, Sendomi avvisto di parerti bello: E m'era messo già su 'l fil d'amore, Pensando un tratto di darti l'anello.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 552: E m'era messo già su 'l fil d'amore; sulla dirittura, sul camino, sul tenore, che viene a dire, tesa, mira, indirizzamento.
Esempio: E Salvin. Annot. Tanc. appr.: Mettersi sur un filo, cioè pigliare un tenore di vita.
Definiz: § CXV. Mettersi un vento a filo, vale Cominciare il vento a soffiare, a spirare, favorevolmente. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 1, 102: Noi vedemmo le Smirne antiche, il Nilo, E l'isola ove fu già il Labirinto: Tal volta un vento si metteva a filo, E insino a Tenedò n'ebbe sospinto.
Definiz: § CXVI. Mettersi col fil delle reni a una cosa, o a fare una cosa, vale Mettercisi con tutto l'impegno, con tutte le forze sia del corpo, sia dell'animo.
Definiz: § CXVII. Partirsi sul fare il nodo al filo, Ritirarsi, e simili, sul fare il nodo al filo, vale Partirsi, Ritirarsi, sul punto stesso in cui un dato negozio era per conchiudersi; che comunemente dicesi Lasciar sul più bello. –
Esempio: Cecch. Dot. 1, 3: Se 'l vecchio Sa che voi siate partito in su 'l fare Il nodo al filo, e' si ritira in dietro.
Definiz: § CXVIII. Pigliare uno di filo o Prendere uno di filo, vale Costringerlo a far checchessia, senza dargli tempo a replicare o riflettere; che più comunemente si dice Serrarlo fra l'uscio e 'l muro Serrare qualcuno fra l'uscio e 'l muro. –
Esempio: Fag. Comm. 5, 345: Adagio, non voglio esser preso di filo, perdicoli.
Definiz: § CXIX. Prendere il filo di checchessia, vale Prendere il verso, Trovar la maniera appropriata e più acconcia di fare checchessia.
Definiz: § CXX. Prendere una cosa pel suo filo, vale figuratam. Trattarla in quel modo che sia più conforme natura di essa, e quindi di più sicura riuscita; più comunemente, Pigliarla pel suo verso Pigliare qualcosa per il suo verso. –
Esempio: Panant. Paret. 57: Giungono a lieto fin tutte le imprese, Se son le cose pel lor filo prese.
Definiz: § CXXI. Rompere il collo in un fil di paglia, e Inciampare in un fil di paglia. –
V. Collo, § XXXVIII, e Inciampare.
Definiz: § CXXII. Rompere la Parca o le Parche, il filo di alcuno o della vita di lui, Troncare la Parca o le Parche, il filo di alcuno o della vita di lui, Inaspare, e simili, la Parca o le Parche, il filo di alcuno o della vita di lui, sono maniere poetiche che, secondo la mitologia, valgono Morire. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 56: Morir non puote alcuna Fata mai, Fin che 'l Sol gira, o il ciel non muta stilo. Se ciò non fosse, era il dolore assai Per muover Cloto ad inasparle il filo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 15, 66: Per veder se può far rompere il filo Alla Parca di lui, sì che non viva, Astolfo viene a ritrovare Orrilo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 35, 21: E son chiamati cortigian gentili, Perchè sanno imitar l'asino e 'l ciacco; De' lor Signor tratto che n'abbia i fili La giusta Parca, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 43, 185: Non durò lunga età, che di sua vita Da la Parca le fur le fila rotte.
Esempio: Gell. Poes. 462: Non chiedete, pastori, a' santi numi Altro per quel, che lunga e lieta vita, E che la Parca il fil non tronchi in fasce.
Definiz: § CXXIII. Rompersi il fil delle reni nel far checchessia, dicesi iperbolicam. per Durare gran fatica nel far checchessia.
Definiz: § CXXIV. Star ritto coi fili, dicesi di persona debole molto, per infermità o vecchiezza. Maniera iperbolica, presa per similit. dai burattini che si tengon ritti coi fili.
Definiz: § CXXV. Onde per similit. dicesi Star ritto coi fili, di persona ridotta in misero stato, in trista condizione economica.
Definiz: § CXXVI. Stare sul filo di una cosa, vale Continuarla, Proseguirla. –
Esempio: Magal. Com. Inf. 51: Sta sul filo della similitudine presa da chi dorme; onde chiama sonno quello che in realtà era smarrimento di spiriti.
Definiz: § CXXVII. Tenere in filo alcuno, vale Fare che alcuno non esca dai termini della convenienza, del rispetto, dell'obbedienza; ed altresì Tenerlo in soggezione, o, come dicesi comunemente, Tenerlo in briglia, in corda Tenere qualcuno in briglia, in corda. –
Esempio: Car. Lett. Farn. 2, 141: Una città, quale è Siena, di tanto momento per sè, e di tanta conseguenza all'altre imprese, potente ed opportuna a tenere il Duca di Fiorenza in filo, il Papa in officio, e l'Imperatore con tutti li suoi stati di qua in travaglio.
Definiz: § CXXVIII. Tirare uno co' fili, dicesi quando a persona inetta e impacciata occorre suggerirgli ogni movimento e parola, perchè operi o dica come si conviene; con figura presa dai burattini, che per farli agire si tirano per via di fili.
Definiz: § CXXIX. Trarre il fil della camicia ad uno, trovasi per Indurlo al nostro desiderio. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 78: Tu m'hai con la piacevolezza tua tratto il filo della camiscia.
Definiz: § CXXX. Lo farebbe cadere un fil di paglia, detto di persona, vale figuratam. che Ogni piccola cosa può esserle cagione di grave danno. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 1, 17: Chiusi nel fasto dello piume loro, Ciechi traendo 'l piede, un fil di paglia Può farli anche cadere.
Definiz: § CXXXI. A tela ordita Dio manda il filo; maniera usata a significare, che non devesi indugiare a incominciar le imprese, poichè quando sono bene incominciate la Provvidenza non manca di aiutarle.
Definiz: § CXXXII. Il filo si rompe dal lato più debole. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 204: Dice il proverbio castigliano: il filo si rompe dal lato più debole. Sempre quando si viene in concorrenza o in comparazione di chi è più potente o più rispettato, succumbe il più debole.