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1) Dizion. 5° Ed. .
DESIO e anche DISIO.
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Dizion. 5 ° Ed.
DESIO e anche DISIO.
Definiz: Sost. masc. Lo stesso che Desiderio; ma è voce più propria della poesia che della prosa, specialmente nella seconda forma.
O da desiro e disiro, o dal basso lat. desirium per desiderium, fognata la r. –
Esempio: Dant. Parad. 33: Ed io, ch'al fine di tutti i disii M'appropinquava, sì com'io doveva, L'ardor del desiderio in me finii.
Esempio: E Dant. Conv. 230: Così quella ballatetta considerò questa donna secondo l'apparenza, discordante dal vero per infermità dell'anima che di troppo disio era passionata.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 22: Ma sol per satisfare a questo mio, C'ho d'onorarla e di lodar, disio.
Esempio: Nard. Amic. 2, 2: Gran disio mi preme Udir due bestie un po' parlare insieme.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 59: Nè l'esiglio infelice unqua poteo L'amoroso desio sveller dal core, Nè favilla ammorzar di tanto ardore.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 262: Sembra nondimeno che Temistocle.... si lasciasse prendere da ardente desio di gloria.
Esempio: Dat. Editt. Cr. 22: Ricordiamo la venerazione dovuta alle leggi antiche, e i pericoli che sovrastano a chi da esse per disio di novità si diparte.
Esempio: Alf. Trag. 2, 250: Desio di gloria, e natural vaghezza Tragge a quel lido il giovinetto.
Definiz: § I. Figuratam., per Ciò che uno desidera, Ciò che l'animo desiderando appetisce. –
Esempio: Dant. Purg. 24: Ma per fare esser ben la voglia acuta, Tien alto lor disio, e nol nasconde.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. 1, 26: Vennero gli Affrican ch'eran sì bravi; Seguitar me, e fenno il mio desio.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 183: Avvisandosi che.... gli potesse venir fatto di mettere ad effetto il suo disio.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 582: Tien alto il lor disio; cioè, tiene alta la cosa desiderata.
Definiz: § II. E in senso particolare, per Persona amata e desiderata. –
Esempio: Dant. Rim. 118: Dite: Madonna, la venuta nostra È per raccomandare un che si duole, Dicendo: ov'è il desio degli occhi miei?
Esempio: Bocc. Teseid. 2, 22: Teseo adunque, come fu smontato Di mare in terra, in sul carro salio,... E sopra quello appresso il suo disio Ippolita gli stette da l'un lato.
Esempio: E Bocc. Filoc. 1, 120: Dicendo fra sè medesima: là è il mio disio, e il mio bene.
Esempio: Urban. 40: Io ho pur ora il mio disio con meco. Or chi mi vieta ec.
Esempio: Pass. G. Cr. 46: Che hai tu fatto, dolce mio disio?
Esempio: Sannazz. Arcad. 48: Ed io per tanto spazio di cielo, per tanta longinquità di terra, per tanti seni di mare dal mio desio dilungato, in continuo dolore e lacrime mi consumo.
Esempio: Guar. Past. fid. 1, 1: Quell'augellin che canta Sì dolcemente,... S'avesse umano spirto, Direbbe ardo d'amore, ardo d'amore; Ma ben arde nel core, E parla in sua favella, Sì che l'intende il suo dolce desio (qui per similit.).
Definiz: § III. Per Istinto, Natural talento. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Quali colombe dal disio chiamate, Con l'ali aperte e ferme, al dolce nido Volan per l'aer ec.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. 5, 26: E pria che Tolomeo fosse lor duce (di certi Selvaggi), La maggior parte, per quel ch'i' udio, Non conosceano foco nè sua luce, E come bestie seguiano il disio.
Definiz: § IV. Per Diletto, Piacere ambito, Vaghezza. –
Esempio: Bocc. Rim. 133: Tre cerbi piccolini Che, nelle reti entrati, con disio Per te gli presi.
Esempio: Poliz. Rim. C. 10: Celesti versi con disio cantava.
Definiz: § V. Andare a disio, trovasi per Andare a diporto. –
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 270: Venuta la mattina, Bosolino montò a cavallo per andare a disio.
Definiz: § VI. Essere altrui in desio di far checchessia, vale Averne quegli il desiderio, Desiderarlo. –
Esempio: Dant. Parad. 5: Per te vederai, come da questi M'era in disio d'udir lor condizioni, Sì come agli occhi mi fur manifesti.
Definiz: § VII. Essere un desio, dicesi familiarmente di cosa o persona, a significare eccellenza delle qualità sue, segnatamente morali; e dicesi pure di azione, a significare sommo grado o perfezione di essa. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 435: Vi so dire che si ricorda di me, che è un desio.
Esempio: Grazz. Comm. 97: Io me n'andrò a casa mia, che sarà un disio, non mi trovando un canchero di un quattrino.