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1) Dizion. 5° Ed. .
AUSTERO.
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AUSTERO.
Definiz: Add. Rigido, Severo; detto di persona.
Dal lat. austerus. –
Esempio: Fr. Gid. Espos. Vang. volg.: Io temetti di te, che se' uomo austero.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 203: E non gli diede allora dell'acqua, tanto era austero alla volontà della carne.
Esempio: Cas. Pros. 3, 181: Io parerò forse austero in voce e rozzo a questi signori qua, che sono essi umanissimi.
Esempio: Cocch. Disc. 2, 110: Simili altre graziose maniere.... dimostrano quel valentuomo tutto diverso da quello che comunemente si dipigne, ruvido, austero.
Esempio: Alf. Trag. 1, 5: Di una corte austera Gli usi per me novelli ancor di mente Tratto non mi hanno a pien quel dolce primo Amor del suol natio, che in noi può tanto.
Definiz: § I. Detto di cosa, e più specialmente della vita, dei costumi, e del contegno. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 69: Dorma in cenere e in sacco, acciocchè ricompensi le delizie passate, colle quali offese Iddio, colla asprezza dell'austera vita.
Esempio: Crudel. Rim. 4: Con solenne silenzio e ciglio austero In vago ordine stanno Gli alti sostegni del romano Impero.
Esempio: Metast. Dramm. 8, 16: Agli altri padri inspira Massime meno austere.
Esempio: E Metast. Dramm. 9, 110: Il suo dovrebbe Perciò costume austero Ersilia abbandonar? no, non sia vero.
Definiz: § II. E in forza di Sost. –
Esempio: Segner. Mann. lugl. 29, 2: L'amore appunto è quello che condisce l'austero di tutti gli altri precetti (qui figuratam.).
Definiz: § III. Detto del vitto, vale Grossolano; l'opposto di Delicato. –
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 3, 486: Demade visitando un giorno Focione, trovollo a mensa, e considerato il parco ed austero suo desinare, disse ec.
Definiz: § IV. Detto di dottrina, vale Che versa intorno al nudo vero; il contrario di Amena e Piacevole. –
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 131: Qual capriccio in mezzo all'austere speculazioni, di che trattiamo, vi viene in testa?
Definiz: § V. Aggiunto di sapore, vale Brusco, Alquanto aspro. –
Esempio: Pallad. Agric. 171: Le granella delle melegrane contrite.... con vino austero e brusco.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 4: Che tanto ama 'l maturo che l'austero, E tanto ama 'l vin nuovo che 'l vetusto.
Esempio: Pap. Cons. med. 1, 158: Loderei l'uso moderato d'un vino rosso nostrale..... non dolce, ma piuttosto alquanto austero.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 63: Si aggiunga qualche sostanza vegetabile di sugo austero o astringente, come massimamente è la galla.
Esempio: Paolett. Op. agr. 2, 94: Assume [il vino] il sapore aspro ed austero de' fiocini e de' raspi.
Definiz: § VI. E in forza di Sost. –
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 5, 299: Mutasi ancora l'acerbo dei frutti della palma, e l'austero della melagrana, in dolce.
Esempio: Red. Ditir. A. 18: Noi abbiamo in Toscana un dettato: vino amaro, tienlo caro; il che si intende del vino non dolce, e che pende gentilmente nell'austero.
Definiz: § VII. Detto di colore, vale Che tira allo scuro, Poco lucente; il contrario di Allegro, Vivace. –
Esempio: Baldin. Lez. 25: Contentatevi ch'io vi conceda che gli antichi avessero i colori floridi e gli austeri, i naturali, e quasi tutti gli artificiali.
Esempio: E Baldin. Lez. 31: Le tinte lascive, mediante quella [vernice], acquistavano un certo che d'austero o di scuro (qui in forza di Sost.).