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1) Dizion. 5° Ed. .
FRAGA.
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Dizion. 5 ° Ed.
FRAGA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Fragola; ma è voce la quale oggi non userebbesi che in poesia.
Dal lat. fraga, neutro plurale. –
Esempio: Bemb. Lett. 1, 267: Mando a V. S. il primo frutto che quest'anno nella mia villetta è stato colto, alquante fraghe.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 22: Mangiavan corne e more e fraghe e ghiande.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1076: Le fraghe poi, oltre all'essere molto aggradevoli la state nei cibi, conferiscono a gli stomachi colerichi e spengono la sete.
Esempio: Marchett. Lucrez. 326: Cibo spesso porgean nelle foreste Le ghiandifere querce, e le mature Rubiconde corbezzole, o l'agresti Poma, o le noci, o l'odorose fraghe.
Esempio: Salvin. Eglog. 3, 24: Voi che cogliete fiori, e le nascenti Per terra fraghe, fanciulli, fuggite.
Definiz: § Per similit. e poeticam., Fraghe del labbro, trovasi usato a significare Labbro di color porporino. –
Esempio: Parin. Poes. 70: Gli s'aggiran dintorno i vezzi e i giochi, E come ambrosia le lusinghe scorrongli Dalle fraghe del labbro.